

Chiara Lossani autrice di libri per bambini e giovani lettori è in libreria con “Salvador Dalì, la spiaggia azzurra” edito da Arka. Nell’albo illustrato l’autrice racconta il grande genio artistico del pittore spagnolo e quel modo di rappresentare il mondo usando immagini fuori dai normali canoni arstistici. A portare il lettore bambino a spasso nel mondo di forme e colori di Dalì, una sua creatura: Babù, un ocelotto, un felino selvatico che l’artista teneva come compagnia (come quello della foto sopra con Dalì). Il libro è accompagnato dalle illustrazioni accurate in ogni dettaglio, realizzate da Michael Bardeggia. Abbiamo incontratro Chiara per farci raccontare un po’ di cose sul libro.
Come è nata l’idea del libro dedicato a Dalì? L’editore Arka mi ha chiesto di scrivere il testo per un albo illustrato e all’inizio confesso che ero un po’ spaventata. Dalì è un grande pittore ma non facile per i bambini, con immagini di forte impatto emotivo e con molti collegamenti alla cultura e all’arte che potevano essere di ardua comprensione per loro. Devo dire però che, mano a mano che approfondivo la sua biografia e lo studio delle sue opere, ne sono stata così attratta che ho cominciato a intravedere una possibile via. Ho apprezzato la sua abilità artistica, così come mi ha conquistato il suo personaggio, volutamente esibizionista e stravagante. Le trovate per diffondere la sua immagine, il modo in cui si presentava in pubblico, mi hanno divertito e ho cercato di raccontarle abbinandole alla sua natura, al carattere, alla sua psicologia.
Perché la scelta di Babù, un protagonista dei suoi dipinti per guidare il lettore? Era molto importante trovare il modo per raccontare ai bambini questo grande pittore, e ho capito subito che gli animali potevano essere la strada. Dalì era stravagante anche nella scelta dell’animale da compagnia: è stato visto uscire di casa con al guinzaglio un formichiere, e sono molte le fotografie che lo ritraggono con un ocelot, cioè un leopardo nano: Babou, appunto, che nella storia chiamo Babù per semplificarlo. Ci dicono le sue biografie che Babou stava sempre con lui e con Gala, e dunque per me era il personaggio giusto per fare da tramite con i bambini e raccontare la sua vita e le sue opere. I bambini infatti lo amano molto e mi fanno tante domande su di lui.
Che valenza ha avuto secondo te il modo di fare arte di Dalì? Come dico nel libro, Dalì ebbe la capacità di dipingere in modo personale tutto ciò che costituisce l’invisibile fuori e dentro di noi, l’immaginario, il sogno, la fantasia, un mondo che i bambini conoscono bene e in cui sono immersi, anche se purtroppo oggi vengono inibiti nel rappresentarlo. Questo libro potrebbe essere l’occasione per liberarle la loro fantasia, per nutrirla.
I personaggi dei quadri dicono che “Dalì ci ha dipinti male”, perchè si sento sbagliati? Quanto non comprendono l’artista? Nella storia che ho immaginato, gli animali si ribellano perchè Dalì non ha rispettato le regole della natura, li ha dipinti come non sono (elefanti che volano, tigri che nascono dalla bocca di un pesce, cavalli che diventano pietra…). E Babù spiega loro che sono animali speciali, animali della fantasia e quindi appartengono ugualmente alla natura, perchè anche la mente fantastica è natura. E dunque devono essere orgogliosi di questo, perchè sono stati scelti per un compito importante: dipingere la fantasia.
Come avete lavorato con Michael Bardeggia per la creazione delle immagini? Michael ed io lavoriamo con molta sintonia, costruiamo insieme i nostri libri, confrontandoci continuamente. In questo libro abbiamo lavorato molto sul richiamo ai quadri, che infatti invitiamo i lettori a scoprire. nelle pagine.
In una società dove tutto è tecnologico e va veloce, dove non mancano instabilità e paure, il tuo libro può essere visto come un inno alla fantasia? “Salvador Dalì, la spiaggia azzurra” è assolutamente un inno alla fantasia, al mondo del sogno e dell’invisibile. La spiaggia azzurra dove si ritrovano Babù e gli altri animali è la spiaggia dell’immaginazione, dove tutto è possibile e dove l’unica regola è quella che non ci sono regole. Quando incontro i bambini chiedo loro di disegnare le loro paure, di portare sulla carta i loro sogni, e dico loro che per Dalì, che da bambino aveva tante paure, era un modo per stare bene.
Se dovessi scegliere una colonna sonora da abbinare al tuo libro, cosa sceglieresti? Il Carnevale degli animali di Saint-Saens mi pare perfetto, e sarebbe bello leggere il nostro libro facendo ascoltare ai bambini come sottofondo questa musica magica e suadente, che sa accompagnare la fantasia.
Tag: Arka, arte, Chiara Lossani, fantasia, libri per bambini, Michael Bardeggia
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