Liberi di scrivere aderisce alla campagna dell’Associazione Italiana Editori (AIE) e librai (ALI Confcommercio) per invitare i lettori ad andare in libreria il prima possibile, senza attendere le code di Natale.
I libri sono beni essenziali e le librerie restano aperte anche nelle zone rosse.
«Nella situazione di incertezza che ci circonda invitiamo gli italiani a non aspettare l’ultimo momento. Novembre è il nuovo dicembre, per usare lo slogan di una felice campagna dei librai americani, ripresa anche nel Regno Unito e in Olanda – sottolineano insieme il presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE), Ricardo Franco Levi e quello dell’Associazione Librai Italiani (ALI), Paolo Ambrosini -.
L’invito non deve farvi abbassare la guardia, sempre è raccomandato l’uso delle mascherine, del distanziamento e del gel igenizzante. Dove è possibile informarsi se le librerie fanno servizio a domicilio consegnandovi a casa i libri ordinati. Se anche ognuno di noi comprasse anche un solo libro nella libreria più vicina a casa sua, consentiremo a queste attività di sopravvivere e continuare a svolgere il loro ruolo essenziale per la comunità dei lettori.
I libri sono una medicina per l’anima altrettanto importante delle medicine per il corpo.
Se volete poi continuare a comprare i vostri libri sugli store online come Libreria Universitaria o Amazon nessuno ve lo vieta, ma perchè la filiera non si interrompa sono vitali anche i piccoli librai innestati nel territorio.
Io ho già in mente il libro che comprerò e anche la libreria dove farlo. Arriviamo preparati al Natale, sempre secondo le nostre possibilità, regaliamo libri quest’anno, con circa 20,00 Euro trasmettiamo il nostro affetto e la nostra amicizia e nello stesso tempo non graviamo troppo sul salvadanaio.
Tag: Covid 19, Novembre è il nuovo dicembre, Qui Radio Londra
8 novembre 2020 alle 20:13 |
Io in libreria cerco di andarci tutti i mesi. Questo mese ho comprato La monaca di Simonetta Agnello Hornby e La figlia del capitano di Pushkin, certo son piccole cose, ma cerco sempre di comprare qualcosa che mi arricchisce a culturalmente.
9 novembre 2020 alle 8:18 |
“La figlia del capitano” di Pushkin è bellissimo, certo compriamo libri recenti o anche classici, sia stranieri che italiani, ci sono libri capaci davvero di cambiarci la vita.