Questo volume è il primo libro in lingua italiana che narra la vita e le eccezionali esperienze mistiche di un ex poliziotto comunista sloveno, convertito al cattolicesimo, consacrato sacerdote all’età di 66 anni. Il vissuto del servo di Dio France Spelic è strettamente legato a Medjugorje, dove nel 1988 e 1989 egli ebbe le prime apparizioni della Madonna, che poi continuarono sul colle Kurescek in Slovenia (circa 15 km a sud di Lubiana) ove la Santa Vergine continuò ad apparirgli dal 1990 al 1999, comunicandogli messaggi e conferendogli grazie eccezionali, quali le stigmate, il carisma di leggere le anime dei penitenti, le guarigioni miracolose per sua intercessione. Anche dopo la sua morte, avvenuta il 10 aprile 2012, schiere di credenti hanno continuato ad affluire a Kurescek, “luogo di grazie speciali” (Maria, 6 giugno 1992). Ma andiamo con ordine, scopriamo chi fu nel mondo questo miracolato, questa insolita e straordinaria figura, ancora sconosciuta in Italia, che lo scrittore sloveno Alojz Rebula definì “uno di quegli esempi in cui il Regista divino con i Suoi interventi dispone tutto con misteriosa discrezione, che da Dio nascosto si rende visibile”. France Spelic nacque nel 1927 in una famiglia molto povera. La sua conversione iniziò nel 1954 quando, presso una vicina di casa, notò un libro con la sezione cava rossa, e lì avvertì improvvisamente un desiderio insopprimibile di leggerlo, senza sapere che quel libro era la Sacra Bibbia. Fu questo uno dei tanti momenti in cui Dio interferì in modo forte nella sua vita. Una volta, alla domanda di cosa consigliare all’uomo moderno cristiano, padre Spelic rispose:
“ Niente di diverso da quello che dice Maria: vivere il Vangelo e il messaggio che Dio vi manda attraverso di Lei: restare fedeli alle promesse che avete fatto a Dio nel santo battesimo, nel matrimonio, nel sacerdozio e nei voti religiosi, la preghiera quotidiana”.
Un insegnamento che dovremmo applicare con umiltà, quella dimostrata durante tutto il tregitto terreno da padre Spelic:
“Nel Vangelo secondo Giovanni, lessi: “Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia la vita eterna”( Gv. 3,16). Nella parola CHIUNQUE ho subito visto me stesso”.
I suoi principi cristiani vennero corroborati da una fede invincibile, conquistata giorno dopo giorno, e poi sostenuta dalla forza delle visioni divine, anche e soprattutto nei momenti di forte agonia e vulnerabilità umana: Ecco uno dei messaggi della Madonna a padre Spelic:
“Imparate a considerare come un valore ogni tipo di dolore. Soltanto il dolore valorizzato lo potete offrire per la riparazione e per le altre intenzioni. Il dolore non valorizzato è, invece, un dolore doppio” .
Padre Spelic rinunciò all’amore coniugale, ad una posizione sociale rispettabile, all’amicizia, si addossò una croce lottando contro il Nemico che proveniva da ogni anfratto antropico e infernale, e alla fine vinse, soggiogò la paura dell’ignoto e si affidò totalmente alla comunione con il Signore, portando sulla propria pelle il segno di un destino che egli scelse perché predestinato.
Luigi Walter Veroi è nato nel 1953 a Oderzo (TV), dove risiede. Laureato in giurisprudenza, è avvocato del Foro di Treviso dal 1982, in particolare nel settore internazionale. Giudice onorario dal 1992 al 1997, è stato membro del Comitato consultivo degli Imprenditori Italiani in Slovenia presso l’Ambasciata d’Italia in Lubiana. E’ presidente dell’unione locale della Diocesi di Vittorio Veneto dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani (UGCI).
Source: libro inviato dall’Editore. Ringraziamo Miriam dell’Ufficio stampa “Edizioni Segno”.
Tag: Daniela Distefano, Edizioni Segno, France Spelic e le apparizioni della Madonna a Kurescek in Slovenia, Luigi Walter Veroi, Religione spiritualità
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