:: Newsletter sì, no, forse

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Ci sto riflettendo da mesi: perchè non aprire una newsletter di Liberi?

Ma prima di rispondere a questa domanda, vediamo nei dettagli e in breve cos’è una newsletter:

Newsletter

Insomma è un notiziario o bollettino da inviare a cadenza fissa o saltuaria a coloro che si inscrivono dandoti il proprio indirizzo email. E’ un’ ottima strategia Web Marketing per le aziende che hanno prodotti da vendere, ma funziona allo stesso modo per un blog che al massimo vuole tenere aggiornati i propri lettori sulle pubblicazioni effettuate, e in soldoni aumentare le visite?

Ho pochi dati disponibili al riguardo, anche se c’è da considerare che una cosa che va bene per un blog non è detto che vada bene per un altro. Insomma è una questione molto relativa, che dipende prevalentemente dal tipo di lettori che ti seguono. Tecnicamente, anche se in maniera molto indiretta (tramite parternship) anche noi vendiamo libri, ma non è detto che i lettori vengano su Liberi per effettuare un acquisto. Cercano per la maggior parte informazioni. Notizie, recensioni, raffronti, indicazioni dalle più varie, da un aiuto per scrivere una tesina scolastica, a: ma è davvero bello l’ultimo libro edito da XY autore famoso?

E dunque ha senso una newsletter? E soprattutto, cosa vorrebbero vederci scritto?

  • Un riepilogo dei post usciti nella precedente settimana?
  • Le anticipazioni su cosa uscirà la settimana successiva?
  • Un ibrido tra le due formule (un po’ storico, un po’ anticipazioni)?

La forma più abusata è senz’altro il riepilogo. Tanti link, con magari due righe di spiegazione molto sintetiche, su cosa si è pubblicato. Magari da far uscire la domenica, quando i lettori, liberi da impegni di lavoro, hanno più tempo di vedere cosa si sono persi.

Ma anche il prossimamente ha un suo perchè. Certo il blog deve avere un serio programma editoriale e un calendario almeno a una, due settimane. Cioè deve programmare gli articoli in largo anticipo. Se no in effetti non si ha poi niente da scrivere. Ma funziona questa formula, o è unicamente dispersiva? Torneranno i lettori a cercare quei post di cui avete ventilato la pubbliazione? E soprattutto leggeranno davvero la mail?

Io mi iscrivo a molte newsletter, ma poi lo ammetto, non le leggo. Faranno così anche i miei lettori, con tutta la fatica che comporta scriverle?

C’è poi la formula ibrida, quella che a me pare più interessante. Un po’ di link agli articoli passati, e un bel finale prossimamente con qualche ghiotta anticipazione. Ma anche qui, la leggeranno? Si iscriveranno? Ha senso? Cosa ci guadagna il blog?

Lascio a voi nei commenti dire la vostra.

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10 Risposte to “:: Newsletter sì, no, forse”

  1. Francesca Ottobre Says:

    Ho letto con interesse il tuo post perché ammetto anche io di aver pensato di creare una newsletter per il mio blog, magari a cadenza mensile per fare un recap di ciò che ho scritto. Però mi hai tolto le parole da bocca nel senso che anche io sono iscritta a molte newsletter e confesso che alcune le cestino prima di leggerle. Insomma, il gioco vale la candela?

    • Giulia Says:

      Esatto, perchè poi scrivere newsletter che abbiano un senso, originali, interessanti, curate è anche una fatica mica da ridere, oltre all’ impegno a cadenza fissa. Se poi non le legge nessuno? E’ questo che mi frena.

  2. I Ritrovati, i Tradotti e gli Scoperti Says:

    Da lettore, io non mi iscrivo mai alle newsletter, anche perché grazie all’elenco di lettura di blogger sono aggiornato in tempo reale sull’attività dei blog che seguo.

    Immagino che esistano strumenti simili per wordpress e per le altre piattaforme.

  3. gianni Says:

    Bel quesito. Credo che una newsletter vada bene per una casa editrice, per un blog .. non saprei e certo è un bell’impegno.
    Domande interessanti

    • Giulia Says:

      Vero? Al limite va bene per un autore, che magari segnala i suoi libri in uscita ai suoi lettori. Praticamente io segnalo tutti i miei nuovi post sulla pagina Facebook, su Twitter, su Pinterest, su Google+, pure su Linkedin. Se facessi una newsletter dovrei metterci anche contenuti esclusivi, racconti inediti, microinterviste che non appaiono sul blog, mini recensioni, giveaway, etc… diventerebbe una sorta di blog parallelo dedicato a un numero limitato di lettori. Ha senso fare una cosa così?

      • gianni Says:

        Be’ dipende anche dal tempo che hai per dedicarti alla newsletter. Fare una cosa che non sia di qualità peggiora la considerazione di tutto il resto

        • Giulia Says:

          Sì, infatti, per fare una cosa fatta male, meglio non farla. E il tempo è un fattore da non sottovalutare. Scrivere una buona newsletter sicuramente richiede tempo, energia, forse è indicata per i grandi siti come Sololibri, forse una delle poche che scorro, almeno con lo sguardo. Raramente clicco sui loro link. Comq è abbastanza fatta bene, anche se propone per la maggior parte un recap. Carinissima quella di Matte da leggere, più per la vignetta, anche lì non clicco molto. O quella di Jane Friedman, o del New York Review Books, anche se è praticamente tutta pubblicità.

          • gianni Says:

            Ah, ottime info le tue, poi vado a ricercarle. Io seguo La barba di diogene, che contiene molti racconti oltre che news

  4. Giulia Says:

    Noto però un fatto spiacevole, in alcune newsletter proprio non mi sono iscritta. Non che sia difficile togliersi, ma insomma, è una piccola perdita di tempo.

    Blogger che avete una newsletter per il vostro blog, come vi trovate?

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