La storia si apre su una scena del passato. Siamo nel 1943 e un bambino, perdendo a una partita a scacchi contro un nazista, vede uccidere la sua famiglia e gli viene amputato il dito indice della mano destra.
Salto temporale fino ai giorni nostri.
Elias Ein è un signore di cinquant’anni, ebreo, che decide di lasciare Vienna e trasferirsi a Braunau, dove acquista una vecchia villa.
Subito dopo aver terminato il trasloco, durante un giro ricognitivo della casa, scopre una botola nascosta sotto il letto nella camera azzurra. Spinto dalla curiosità decide di aprirla e vedere cosa nasconde. Una volta sceso non crede ai suoi occhi, davanti a lui ci sono svariati scaffali colmi di libri, tutti rilegati. Elias inizia a guardarli e scopre che contengono i dati biografici di gente del passato, ma non solo.
Elias finisce così il primo sopralluogo. Durante un giro in paese fa conoscenza di Sof, proprietario di un negozio di antiquariato con cui lega subito e inizia a giocare a scacchi alla sera nella sua nuova casa.
Sarà proprio questa amicizia che lo porterà a studiare meglio i volumi e a scoprire che contengono un grande segreto che gli permetterà di cambiare la storia… forse.
Il romanzo è davvero scritto molto bene, con uno stile semplice e avvincente che porta il lettore a dimenticarsi di alcune cose che non vanno, ritrovandosi trasportato nella storia, non solo di Elias, ma anche del resto dell’umanità, rivivendo avvenimenti molto importanti che hanno cambiato il mondo nella realtà.
Come accennato, ci sono alcune cose che non vanno, ma essenzialmente si possono riunire tutte in una: il libro sembra una rivisitazione del libro La biblioteca dei morti di Glenn Cooper, libro a cui il lettore pensa subito anche solo guardando la copertina che effettivamente differisce per pochissimi dettagli.
Molto interessante però il messaggio che Samak inserisce nelle ultime pagine del libro, che portano il lettore a riflettere e a prendere coscienza di quanto le nostre scelte possano incidere anche sulla vita degli altri.
Un romanzo che merita di essere letto perché se pur a primo acchito possa sembrare un plagio, a una lettura approfondita possiamo scoprire quanto sia diverso, profondo e quanto possa insegnarci.
Grégory Samak nasce nel 1972 ed è un dirigente televisivo francese. Si diploma nel 1995 alla Sorbona e nel 1998 diventa capo del personale per la televisione digitale terrestre. Nel 2005 viene nominato Direttore Generale della TN1 e partecipa all’acquisizione di TMC e la sua carriera continua la sua ascesa. Nel 2014, dopo un’auto-publishing, il suo romanzo The secret viene notato da Susanna Leo che decide di pubblicarlo.
Source: libro inviato dall’editore, ringraziamo Barbara dell’ufficio stampa Editrice Nord.
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Tag: Grégory Samak, Il libro del destino, Micol Borzatta, Nord
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