Scopriamo “Blue Sky e il risveglio della Magia Pura” con gli autori

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Metello è buono, buffo e anche un po’ impacciato, ma tanto timido. Per tutte queste ragioni il bulletto Marcus non esita prenderlo come bersaglio di scherzi. Stanco di soliti attacchi, Metello va al parco dove sta bene e in pace, ma lì accadrà qualcosa che lo cambierà per sempre. A raccontarci come è nato “Blue Sky e il risveglio della Magia Pura” (Dailoghi) ci hanno pensato Joe e Grace Commoner.

Come è nata la storia di Blue Sky e il risveglio della Magia Pura È nata quasi per caso: dopo l’uscita del primo libro nel lontano 2005 (“Blue Sky e l’ingannevole Mondo dell’Apparenza”), Joe aveva tanti appunti per la trama di un possibile sequel, ma per mancanza di tempo aveva abbandonato l’idea. Dopo molti anni, Joe ha incontrato Grace e, mentre parlava con lei del sequel che avrebbe voluto realizzare, ha risposto: “E che ci vuole? Ti aiuto io!”. Da lì è nata la storia.

Quali sono i modelli o le fonti che vi hanno ispirato? Principalmente ci siamo lasciati ispirare da “Le cronache di Narnia” per le creature parlanti e per la giovane età dei protagonisti e dallo stile bizzarro e stravagante di “Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie”.

Il protagonista si chiama Metello come il protagonista del romanzo di Vasco Pratolini, è un caso o scelta voluta? È un caso. Mentre Joe scriveva il primo libro, cercava un nome per un personaggio buffo e impacciato, che poi sarebbe diventato Metello, e parlandone in famiglia la moglie raccontò che da ragazza a scuola aveva un compagno di classe con quel nome e che veniva spesso preso in giro per la sua goffaggine. Viste le somiglianze con l’idea del personaggio principale ha deciso quindi di dargli il suo nome.

Il protagonista è vittima di bullismo, come mai la scelta di un tema così delicato e attuale? Tutti i personaggi che entrano nel Mondo dell’Apparenza imparano a superare le loro insicurezze e scoprono come guardare il mondo reale con occhi diversi, affrontando ogni giorno le loro sfide personali con resilienza. Per questo libro abbiamo scelto il bullismo perché è un tema sempre molto attuale nelle scuole e abbiamo pensato che sarebbe stato bello poter aiutare i bambini e i ragazzi a comprendere come affrontarlo con consapevolezza; pensiamo che potrebbe essere una buona idea far leggere il nostro libro nelle scuole e poi usarlo come punto di partenza per condividere le nostre esperienze personali con i ragazzi e farli sentire meno soli.

Cosa rappresenta per Metello il parco dove si rifugia? Il parco è un luogo familiare a tutti noi: ci ricorda la nostra infanzia e sicuramente a molti di noi vengono in mente tanti momenti di divertimento passati insieme ai nostri amici e alla nostra famiglia. Anche per Metello il parco ha un significato molto forte però in quel capitolo della storia ha più la funzione di rifugio sicuro, un’oasi conosciuta solo a lui dove può scaricare la tensione accumulata a scuola e schiarirsi le idee.

Apparenza è il mondo dove, magicamente, finisce Metello e qui gli sarà dato un grande compito. Il suo percorso può essere visto come quello classico vissuto dall’eroe? Possiamo dire che l’avventura di Metello rientra nell’idea classica del “viaggio dell’eroe”, però in essa c’è anche un secondo significato: quello nel Mondo dell’Apparenza, oltre a un viaggio fisico, è soprattutto un viaggio alla ricerca di se stessi, nel quale impariamo a conoscere e comprendere le nostre emozioni.

È possibile vedere in questo romanzo fantasy anche un romanzo di formazione? Certamente. Il romanzo ha una “forma mentis” di tipo logico-matematico; infatti, cerchiamo di insegnare ai lettori una metodologia generale con cui affrontare tutti gli ostacoli della vita (e il bullismo in particolare). Sarebbe bello se i ragazzi potessero metterla in pratica e affrontare con maggiore consapevolezza tutto ciò che sta loro attorno.

Ci saranno nuove avventure per Metello? L’idea alla base della “serie nel Mondo dell’Apparenza” è che ogni libro fosse una storia a se stante con un protagonista diverso ogni volta. Questo significa che magari per Metello non ci saranno nuove avventure, ma certamente ce ne saranno per altri personaggi: nel primo libro la protagonista è stata Miriam, nel secondo Metello, nel terzo chi lo sa?

In realtà questo libro ha anche uno scopo solidale, ci racconti quale è? Volevamo scrivere una storia che aiutasse i ragazzi a far crescere la fiducia in loro stessi, ma anche scrivere un libro che allo stesso tempo aiutasse i ragazzi meno fortunati della Tanzania, dove Joe ha trascorso due brevi, ma intense esperienze, che hanno segnato in modo indelebile la sua vita.

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Una Risposta to “Scopriamo “Blue Sky e il risveglio della Magia Pura” con gli autori”

  1. eliva Says:

    💕💕💕💕💕💕

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