Liu Feng ci porta nell’antica Cina quando un incontro insapettato cambierà la vita di una giovane contadina per cui la pietà filiale è una delle principali virtù.
La prima pioggia di primavera cadeva lieve dal cielo sul campo di proprietà della famiglia Feng.
La ragazza sotto al cappello di paglia osservava le nuvole perlacee che si addensavano all’orizzonte e intenta al suo lavoro non si accorse dei cavalieri al galoppo che si dirigevano verso di lei.
Erano soldati della guarnigione imperiale di stanza a poche lì dal suo villaggio.
Quasi la travolsero facendola finire a terra.
Si sollevò lentamente e li fissò reggendo il loro sguardo.
“Ci sono locande in questa zona?” chiese un cavaliere per nulla deciso a chiedere scusa.
La ragazza scosse la testa e li fissò con aria di sfida.
“Allora portaci al tuo villaggio, indicaci la strada” disse il secondo cavaliere più incerto sullo strano atteggiamento della giovane contadina.
“Non siete i benvenuti qui” disse in un sussurro e i due soldati si guardarono perplessi.
Uno dei due scese da cavallo e affrontò la giovane.
“Non ti conviene fare tanto la spiritosa, siamo in missione e abbiamo bisogno di ristoro” disse e le si avvicinò.
La ragazza non indietreggiò di un passo e resse il suo sguardo.
Il soldato fu colpito dalla sua straordinaria bellezza e dalla sua dignità e determinazione.
Non sembrava affatto una rozza contadina e anche se i suoi abiti erano semplici e poco ornati la sua voce melodiosa sembrava educata al canto.
“Non sono solito ripetermi” disse il soldato e tentò di toccare la giovane che fece un passo indietro e girandosi di lato lo disarmò bloccandolo con una mossa fluida e armoniosa.
L’altro soldato ancora a cavallo non riusciva a credere ai suoi occhi.
“Non siete i benvenuti qui” ripeté la ragazza con lo stesso tono di voce senza alcuno sforzo.
Anche il secondo soldato scese con un balzo da cavallo e fu abilmente disarmato e bloccato anch’esso.
La ragazza conosceva un’arte segreta che univa alle arti marziali, la fluidità della danza.
Ogni suo gesto era lento e veloce e sembrava non provocarle alcuno sforzo.
“Non ve lo ripeterò ancora, andatevene” disse raccogliendo le loro spade e consegnandogliele.
I due soldati sbigottiti risalirono a cavallo e si allontanarono quasi spaventati.

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