:: Diabolik dietro la maschera. Indagine sul Re del Terrore, Angelo Dalla Vecchia (Graphe.it 2022) A cura di Viviana Filippini

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Ha 60 anni e non li dimostra. Fisico asciutto, occhi azzurri, e quella tutina nera che lo rende unico e inimitabile assieme alle sue avventurose peripezie che sono state una delle mie prime letture da bambina. A chi mi sto riferendo? A Diabolik. Poliglotta, genio del travestimento e del combattimento, protagonista di fumetti, film e del saggio “Diabolik dietro la maschera. Indagine sul re del terrore” di Aldo Dalla Vecchia, edito da Graphe.it. Il volume di Dalla Vecchia è intrigante, perché non solo racconta la genesi di Diabolik e del suo mondo, ma narra al lettore tante curiosità sui protagonisti della storia e anche sulle sue creatrici. Basti pensare che era il novembre del 1962 quando Angela Giussani (autrice e sceneggiatrice) fece vedere la luce al personaggio di Diabolik grazie alla casa editrice Astorina. Qualche tempo dopo, accanto a Angela (che fu la prima donna in Italia ad avere il brevetto di volo) arrivò anche la sorella minore Luciana. Da 60 anni Diabolik ci fa compagnia ed emoziona, ma nel libro di Dalla Vecchia si scoprono tante altre cose interessanti. Per esempio ci si addentra nel passato di Eva Kant e si scopre in modo accurato come è nata quella relazione d’amore che nessuno e niente è riuscito fino ad ora a scalfire e che dura  da più di mezzo secolo (pensate che Eva chiama Diabolik solo ed esclusivamente “Caro”). Interessante è che l’autore non si soffermi solo sul Genio del Crimine, perché Dalla Vecchia ci porta alla scoperta delle radici storiche del passato di Diabolik che vede un po’ i suoi avi nel feuilleton francese con protagonisti Lupin e Rocambole. Altro aspetto curioso è il fatto che il lettore si addentra nelle esistenze de personaggi, come in quella di Ginko, con i suoi tormenti, dubbi e perplessità e sentimenti della sua vita privata, sì perché come Diabolik, pure nell’esistenza dell’ispettore che non riesce mai a catturare il suo nemico, c’è spazio per l’amore. Molto altro ci sta in questo saggio, tanto è vero che nelle sue pagine che scorrono veloci veloci, l’autore indaga e racconta la macchina di Diabolik che è un segno, uno status symbol, suo ed esclusivo, come unico è il mondo di Clerville dove i personaggi vivono e si muovono. Diabolik ha avuto, ha ancora, un immenso fascino nei confronti dei lettori che aspettano con trepidazione (lo scrivo perché sono una di loro) l’uscita del nuovo albo e in questo 2022, gli albi usciti fino ad ora dalle origini, sono 909. Una sfilza di altre avvincenti notizie su Diabolik sono le curiosità riportate in appendice, in ordine alfabetico, che vanno a rendere ancora più completa la personalità e la figura die Diabolik nato dal fumetto, ma diventato protagonista di libri, film (l’ultimo è “Diabolik – Ginko all’attacco! diretto da Manetti Bros, con un nuovo Diabolik interpretato da Giovanni Gianiotti, noto per aver vestito i panni del dottor Andrew De Luca in “Grey’s Anatomy”) e anche parodie ironiche, video musicali e pure gadget. Questi sono indici del fascino che l’uomo dagli occhi di ghiaccio, nato dalla geniale fantasia della sorelle Giussani ha avuto, e ha ancora, dopo più di mezzo secolo, sulla cultura di massa. Poi, ammettiamolo che, in fondo in fondo, a molti dei lettori di Diabolik e non solo, piacerebbe trovarsi almeno una volta nella vita, coinvolti in qualche mirabolante avventura con lui e Eva Kant.

Aldo Dalla Vecchia (Vicenza, 1968) è autore televisivo e giornalista da 35 anni. Abita a Milano con le gatte Carmelina e Assunta e la cagnolina Alma. Le sue passioni: le canzoni di Mina, giocare a burraco, Simenon, la filodiffusione, il gelato alla pera, le focaccine dell’Esselunga. Vorrebbe passare la vita a scrivere libri e basta, ma non è ancora possibile. In tivù ha firmato TargetVerissimoIl bivioCristina Parodi LiveThe ChefIn Forma. Ha collaborato tra gli altri con Corriere della SeraEpocaA e Mistero, di cui è il coordinatore editoriale da sette anni. Ha al suo attivo diciannove libri. Il primo è il romanzo Rosa Malcontenta (Sei Editrice, 2013), il più recente è In nome di Maria. L’era defilippica della tivù (Graphe.it edizioni, 2021). I suoi volumi hanno vinto numerosi premi.

Source: richiesto dal recensore. Grazie all’Ufficio stampa 1A

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