:: Un’intervista con Stefano Di Marino a cura di Giulietta Iannone

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LDS: Bentornato Stefano sulle pagine di Liberi di Scrivere e grazie per questa nuova intervista. Allora la tua prolificità non viene smentita è appena uscito il Professionista di giugno, un volume con ben due episodi: Campi di morte e Fiesta di piombo. Ce ne vuoi parlare?

SDM: Campi di morte è forse una delle avventure più amate del Professionista. Fu pubblicata per la prima volta nel 2009. È una avventura di spionaggio ma anche di guerra. Le missioni di combattimento in Africa (qui siamo nel Congo in un territorio devastato dalla guerriglia e da una epidemia micidiale) sono sempre le preferite da chi ama l’avventura a forti tinte. Ma c’è anche molto spionaggio avventuroso, azione e investigazione quindi. Ci sono anche alcuni tra i personaggi più amati della serie, sia trai “buoni “ che tra i “cattivi”: Antonia Lake, una donna davvero fuori dal comune e Raven che molti ricorderanno da “L’Ombra del corvo”. Una storia che ha anche riferimenti magici, nel senso dell’atmosfera perché  è una vicenda realistica, un collegamento con la magia africana e la leggenda del bandito Cobra verde. Magia, sempre sullo sfondo perché l’azione è realistica, anche per “Fiesta di piombo” che si svolge nell’immaginaria isola di San Pedro. Qui il Professionista avrà molte sorprese, la principale sarà l’incontro con un vecchio amore. Uccide più il cuore delle pallottole, a volte.

LDS: Se il Professionista è la tua serie storica, vedo che è stata bene accolta anche la tua nuova serie dedicata a Max Costello, alias Mezzanotte; quando leggeremo su Segretissimo il prossimo episodio? E puoi farci qualche anticipazione?

SDM: La serie Killer Élite, che è stata concepita per essere molto diversa da quella del Professionista, tornerà a novembre con il romanzo “Bersaglio di notte” che ho già consegnato. Sto scrivendo in questi giorni il terso episodio. È una serie con meno episodi, più legata a suggestioni come i romanzi di Peréz Reverte e i vecchi film noir con Alain Delon.

LDS: Oltre ai romanzi ci saranno anche racconti?

SDM: Come sempre quando posso cerco di affiancare ai romanzi lunghi anche dei racconti. A luglio per esempio insieme al Professionista intitolato “Pisola in vendita” ci sarà un racconto di Killer Élite.

LDS: E di Bas Salieri puoi dirci qualcosa, leggeremo presto anche qualcosa di suo?

SDM: Ho già scritto un quarto Bas ambientato tutto a Bologna che ho proposto al direttore dei Gialli. Spero che lo leggerete presto.

LDS: Sei il re incontrastato dell’action thriller italiano, i tuoi volumi sono i bestseller di Segretissimo si può dire. Quale è il tuo segreto? Come hai fatto negli anni a fidelizzare i tuoi lettori, c’è qualche ingrediente magico che metti nei tuoi romanzi?

SDM: Io credo che sia perché mi diverto molto a scrivere queste storie. Certo le preparo, cerco sempre uno spunto nuovo, ma credo che il pubblico mi segua perché sa che come lui ho bene in mente cosa voglio leggere… Poi cerco di essere sempre presente e mantenere il contatto con i lettori.

LDS: Forse non tutti sanno ma sei anche uno stimato traduttore. Ti hanno proposto qualche traduzione interessante negli ultimi tempi?

SDM: L’anno scorso ho ritradotto alcuni Gerard de Villiers della serie SAS che amo moltissimo. Al momento non sto traducendo nulla ma spero presto di potermi cimentare ancora con questa forma di narrativa, per interposta persona…

LDS: Quanto ha inciso l’immaginario cinematografico nella tua narrativa? In cosa ritieni i tuoi romanzi siano debitori ai grandi classici dell’azione e dell’avventura? Quali sono per te i capisaldi del genere?

SDM: Sin da ragazzino, scrivendo ho sempre fatto il “mio” cinema, con la fantasia. In effetti ho un strettissimo legame con il cinema di genere. Come sai per Odoya ho curato volumi su tutti i generi principali cinematografici. Devo indicare tre film capitali per la mia fantasia? Il Mucchio selvaggio, Operazione Tuono, Apocalypse Now.

LDS: Guardando all’estero in Francia, negli Stati Uniti, in Gran Bretagna, quali sono i titoli e gli autori da tenere d’occhio per gli amanti dell’action thriller e dell’avventura?

SDM: In Francia a mio parere si trovano i titoli migliori nel campo del thriller: Grangé, Thillez, Minier e Chattam sono gli autori guida nel genere thriller che a volte sconfina nell’horror. Per l’action internazionale invece consiglio Barry Eisler e Mark Greaney che dopo aver fatto ‘da spalla’ a Clancy per anni, sta avendo un buon successo con la sua serie Gray Man.

LDS: E in Italia, c’è qualche autore da tenere d’occhio, anche esordiente?

SDM: A parte il mio collega e amico Andrea Carlo Cappi, consiglierei Pasquale Ruju e naturalmente Massimo Carlotto ed Enrico Pandiani.

LDS: Grazie davvero di questa chiacchierata, come ultima domanda ti chiederei di anticiparci un po’ i tuoi progetti futuri.

SDM: In questo momento sto affrontando un periodo un po’ difficile a causa della salute dei miei genitori che mi tengono molto occupato. Per fortuna ho il programma per Segretissimo e Odoya già fissato. Sono abbastanza avanti con i lavori. A luglio dovrebbe uscire un altro volume sulla storia del West intitolato “Comanche, vivere e morire nel West”.

Milano, giugno 2021

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