Primo romanzo per Silvia Corsi, scrittrice torinese. Un’indagine per Gioia, che da Parma si sposta a Torino. Un passato di sofferenza e solitudine, che le cambia il carattere. Una dote meravigliosa la sua, di memorizzare dettagli, colori, suoni, odori, numeri e volti, con grande naturalezza. Il suo ingresso in polizia, dopo aver fatto tutt’altro e aver combattuto il sistema con ogni mezzo. L’amicizia con Berto, il Capo, che la considera una figlia della sua professione e la morte di Pietro, figlio di Berto. Equilibri sottili, nell’esigenza di barricarsi dietro una freddezza che non esiste. Lacrime trattenute a fatica. Paura di innamorarsi e il terrore di trovarsi a gestire una vicenda troppo pericolosa.
Torino è protagonista di questo libro, tanto quanto i personaggi che lo animano. Il passato e il presente confusi nei viali e lungo la Dora. I quartieri che hanno segnato un’epoca florida e i locali dove si vive di sballo. Il contatto fra culture diverse, che spesso le vede scontrarsi.
Gioia è impegnata a rivedere le sue priorità, combattuta fra sentimento e lavoro. Spigolosa e fragile, attenta ma imprevedibile. Un’indagine che si apre a diverse soluzioni. Quale sarà quella giusta?
Scrittura precisa, pulita. Intervallata da passaggi personali, intimi pensieri svelati al lettore, che si sente molto coinvolto. Frasi che esaltano la territorialità della storia, grazie alle espressioni tipiche del dialetto torinese. Trama ben costruita, ritmo sostenuto. Ve lo consiglio.
Source: libro inviato dall’editore al recensore, ringraziamo l’autrice e l’Ufficio Stampa Stampa Alternativa.
Disclosure: questo post contiene affiliate link di Libreriauniversitaria.
Tag: Federica Belleri, Fieno falciato, Silvia Corsi, Stampa Alternativa
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