Jole e Johnny sono cugini. Hanno un’agenzia di investigazioni low cost a Bologna. Lui scrive romanzi rosa, lei li firma. Johnny è omosessuale, preso dalla filosofia Zen. Jole è in sovrappeso, fuma e non si piace per niente.
Jole ha una talpa all’interno della questura e un’amicizia burrascosa con il commissario Pedroni, uomo spigoloso ed egoista, che non esita ad usarla per avere informazioni da lei, per poi mollarla senza modo al suo lavoro di investigatrice. Jole è vulnerabile, si arrabbia spesso e ritiene il commissario un personaggio da abbandonare il prima possibile. Riuscirà davvero a fare a meno di lui?
A clienti piuttosto ordinari, se ne affianca uno con una richiesta singolare: un’indagine “non ufficiale” su una potente e antica famiglia, i Castelli della Torre. La loro storia è davvero complicata e il castello nel quale vivono, il Castellaccio vicino a Bologna, è simile a un feudo. Un vero e proprio maniero che domina tutto, tramandato da padre in figlio.
Da una parte Jole ci porta in bicicletta a zonzo per i quartieri bolognesi che conosce molto bene, ci fa sentire a casa e permette al lettore di meravigliarsi delle bellezze della sua città. Dall’altra ci fa conoscere il potere del denaro e i segreti inconfessabili dei conti Castelli della Torre. Una casata composta da uomini ricchi e troppo sicuri di sé e da donne che sembrano tristi e malinconiche. Ovunque, nel castello, si respira nobiltà, dignità e senso del dovere. È così?
Dal fascismo ai desaparesidos, da Londra a Roma, la crudeltà non ha confine. Chi decide e chi subisce. Chi organizza con freddezza e chi soffre di un dolore muto, che stratifica nel tempo. Chi fugge e chi desidera soltanto acquisire un titolo. Cosa è giusto sapere di questa famiglia? È sempre corretto cercare la verità e riesumare il passato?
Cosa nascondono le mura di Castellaccio? Omicidi o tragici incidenti?
I Castelli della Torre hanno un nome da preservare. Chi paga per tutti? Chi è stato ingannato?
Il diciassettesimo conte mi ha ricordato i gialli di Agatha Christie e di P.D. James. La sfida è stata affidare l’indagine a Jole, una donna che non ha stima di sé, teme la sfiducia da parte degli altri e si sente spesso a disagio. Sfida accolta e ben riuscita. L’improbabile e l’inaspettato formano un mix ideale, che cattura l’interesse del lettore. Un giallo che mi ha particolarmente colpito per la trama, il ritmo e la scelta dei personaggi, anche quelli minori. Consigliato.
Patrizia Marzocchi insegna Lettere nella scuola media. Ha pubblicato numerosi romanzi per ragazzi per Mursia e Salani. I più recenti sono La staffetta delle valli e Ricordare Mauthausen (Gruppo editoriale Raffaello). Ha pubblicato anche romanzi gialli, tra cui Le coincidenze necessarie (Kowalski).
Source: libro inviato dall’ editore al recensore, ringraziamo l’Ufficio Stampa Centoautori.
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