:: Lo strano caso dell’orso ucciso nel bosco, Franco Matteucci (Newton Compton, 2016) a cura di Elena Romanello

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La prima vittima sulle montagne di Valdiluce è un’orsa, sorta di simbolo e mascotte della zona, orrendamente uccisa e non per caso, ma che riesce a lasciare sulla scena del crimine un segno che può incriminare il suo assassino. Poi, altri delitti vengono commessi ai danni di esseri umani o tentati, come un avvelenamento di massa sventato per caso in un rifugio da poco inaugurato.
C’è quindi da fare per l’ispettore Marzio Santoni, non al suo primo caso in quella ridente vallata dove pensava di avere una vita piuttosto noiosa, ma forse alle prese con un lavoro molto pericoloso, con tante implicazioni che arriveranno a toccarlo anche di persona prima della conclusione della vicenda.
Il genere giallo in tutte le sue sfumature ha il dono non comune di essere sempre piuttosto convincente, e anche la serie dell’ispettore Santoni di Matteucci non scappa a questa regola, con titoli tra l’altro godibili anche singolarmente e non organizzati, come usa sempre di più anche nel genere, da Larsson in poi, sotto forma di ciclo.
I gialli nascono come ambiente loro naturale nelle città, ma in realtà possono funzionare anche altrove, come nelle incantevoli montagne dell’immaginaria Valdiluce, un po’ Dolomiti, un po’ Alpi piemontesi, perfetto scenario per commettere delitti aiutati anche dalla conformazione del luogo, che permette gesti che altrove sarebbero impensabili.
Interessante anche il discorso animalista, con la morte dell’orsa all’inizio, di sinistra attualità pensando al caso di Daniza, uccisa per giochi di interessi più grandi di ogni altra considerazione, per ricordare che comunque spesso la crudeltà sugli animali è tirocinio di quella sugli esseri umani. Ma nelle pagine de Lo strano caso dell’orso ucciso nel bosco ci sono tanti riferimenti all’attualità, speculazione edilizia, degrado ambientale, consumo del territorio, presenza umana invasiva, per cui in una qualunque località montana delle nostre Alpi si potrà trovare qualcosa della storia raccontata nel libro.
Lo strano caso dell’orso ucciso nel bosco è ovviamente un libro per tutti gli amanti del giallo, thriller e noir che dir si voglia e testimonia la grande versatilità e presenza anche degli autori di casa nostra. Detto questo, è anche un libro con altri livelli di lettura, una storia di attualità, come capita nei gialli migliori, da consigliare a chi si interessa di certe tematiche e come punto di partenza per discussioni e approfondimenti.

Franco Matteucci è autore e regista televisivo e vive e lavora a Roma. Insegna Tecniche di produzione televisiva e cinematografica presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Ha scritto i romanzi La neve rossa (premio Crotone opera prima), Il visionario (finalista al premio Strega, premio Cesare Pavese e premio Scanno), Festa al blu di Prussia (premio Procida Isola di Arturo – Elsa Morante), Il profumo della neve (finalista al premio Strega), Lo show della farfalla (finalista al Premio Viareggio – Rèpaci). È autore di una serie di gialli di grande successo che hanno per protagonista l’ispettore Marzio Santoni: Il suicidio perfetto, La mossa del cartomante, Tre cadaveri sotto la neve, Lo strano caso dell’orso ucciso nel bosco. I suoi libri sono stati tradotti in diversi Paesi.

Source: libro inviato dall’editore, ringraziamo Antonella dell’ Ufficio Stampa Newton Compton.

Disclosure: questo post contiene affiliate link di Libreriauniversitaria.

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