“Il cane doveva aver già raggiunto il ciuco poiché non giungeva alcun guaito e la macchina era una grossa palla di fuoco da cui nemmeno Houdini sarebbe uscito vivo”.
Una situazione fenomenale quella descritta nella frase sopra, ed è solo un piccolo assaggio delle stravaganti avventure narrate nel nuovo romanzo di Alessio Mussinelli, Nemmeno Houdini, uscito per Fazi editore. In questo suo secondo lavoro letterario, lo scrittore porta il lettore dentro al mondo della provincia bergamasca alla fine degli anni Trenta. Per la precisione, la trama narrativa si sviluppa nel paesello di Sarnico, sulle rive del Lago d’Iseo, nel 1938 (andateci a visitarlo se vi capita, hanno una biblioteca museo stupenda e non solo). Nemmeno Houdini è un romanzo corale, dove i protagonisti sono tanti, perché ognuno dei personaggi presenti contribuisce, con il proprio vissuto, a vivacizzare la monotonia della vita quotidiana. Tanto per farvi un esempio sulla scena irrompe la signora Moranti, un’anziana vedova con la fissa di far breccia nel cuore di Gabriele D’Annunzio (e non sa che il Vate è morto da tempo) e di trovare un domestico che la assista in ogni cosa. Il dipendente però deve avere caratteristiche precise per soddisfare le esigenze della signora: deve essere bello, aitante, giovane e muscoloso. Il ruolo perfetto per Esperanto Barnelli, lo scansafatiche di turno che riuscirà a conquistare la fiducia dalla vedova e a farsi mantenere da lei. Il Barnelli un po’ alla volta farà compiere alla Moranti spese pazze che le svuoteranno il portafoglio, ma le porteranno a casa una motocicletta, una macchina di lusso (e lui non ha la patente) e pure il contratto di una super villa sul lago di Garda. Che dire poi del Bruttezza, all’anagrafe Metello Patelli, aspirante organista di paese che dovrà fare i conti con il nuovo parroco, don Fulvio Mertinelli, religioso che non ama per niente la musica. Questi sono solo alcuni dei personaggi usciti dalla penna di Mussinelli, in realtà, tra le pagine compaiono tanti altri simpatici protagonisti (Archemio il ragazzo emaciato che irromperà nella vita della vedova Moranti, l’orchestrina dei “Singhiai” – i Cinghiali- che girerà nelle osterie di paese, vescovi e pure psudopreti dall’identità nascosta) che con il loro agire, la loro voglia di fare e di vivere daranno vita ad intrecci davvero vivaci e curiosi. Le situazioni narrative di Nemmeno Houdini sono così avvincenti che il lettore è spinto ad immergersi nelle lettura per scoprire come andrà a finire la storia e quale sarà il destino di questo microcosmo umano. Nel suo nuovo libro Mussinelli mescola con maestria situazioni comiche, drammatiche e grottesche che evidenziano la miriade infinita di sfumature che la vita umana può assumere nel suo corso in divenire. Nemmeno Houdini di Alessio Mussinelli è un ritratto fresco e simpatico di quella piccola, a tratti strampalata, ed esuberante provincia italiana fatta di chiacchiere, in italiano e pure in dialetto, di pettegolezzi e di intrallazzi socio-familiari di ogni genere, che la contemporaneità ipertecnologica di oggi sembra aver dimenticato per sempre.
Alessio Mussinelli è nato e vive in provincia di Bergamo, a due passi dal lago d’Iseo. Laureato in Lettere, ha conseguito il diploma di Master in scrittura e produzione per la fiction e il cinema presso l’Università Cattolica di Milano. Appassionato di dolci e fai-da-te, è tastierista in un gruppo di musica da ballo e si dedica con grande trasporto alla scrittura. Nel 2013, con Fazi, ha pubblicato Nemmeno le galline.
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