Acheloo è una divinità fluviale presente nella mitologia greca, anzi è stata una delle più importanti divinità greche ed oggi corrisponde ad uno dei fiumi più lunghi della Grecia: l’ Aspropotamo. Va bene, ma chi era davvero Acheloo? A raccontarci la vita di questa mitica figura del passato ci pensa il volume Acheloo di Helga Di Giuseppe, edito da Scienze e Lettere. La casa editrice romana ha dato vita alla collana Monstra nella quale si occupa di tutte quelle divinità greche ibride caratterizzate da fattezze in parte umane e in parte animali. In questo volume è Acheloo, in prima persona, racconta al lettore quella che è stata la vicenda che lo ha portato al combattimento con Ercole. Secondo qualcuno, Acheloo era figlio di Oceano e Teti e secondo qualcun altro della Terra. Non solo, perché per gli autori antichi la divinità fluviale era anche il padre delle Ninfe, delle Sirene e di alcune fonti d’acqua. Acheloo era, e lo è ancora oggi, considerato il più potente dei corsi d’acqua che la gente temeva e venerava con il massimo rispetto. Come vuole la sua natura ibrida, Acheloo poteva trasformarsi a seconda delle situazioni e accanto ai tratti somatici umani poteva assumerne altri che richiamavano il toro o un serpente. Con queste sembianze, nelle quali uomo e animale si mescolano, la mitica creatura affrontò tanti combattimenti, compreso quello contro Ercole, suo rivale in amore. Dopo un duro scontro, Acheloo, con un corno spezzato, accetterà la sconfitta e cederà ad Ercole il diritto di sposare la bella Deianira. Acheloo non si unirà alla sua amata, e non proverà nemmeno rancore verso Ercole per la sconfitta subita, perché il corno spezzato venne tramutato nella cornucopia (corno dell’abbondanza) colma di frutti della terra, che gli uomini poterono consumare per continuare a vivere. Acheloo, di Helga Di Giuseppe, come gli altri volumi che seguiranno, sono un’interessante iniziativa che permetterà ai piccoli- ma anche adulti- lettori odierni di riscoprire e mantenere in vita le storie della cultura Classica, scovando in esse valori utili ancora oggi. A rendere ancora più apprezzabile e visibile la storia di Acheloo ci pensano le colorate illustrazioni di Emanuele Carosi.
Helga Di Giuseppe è archeologa, esperta di cultura materiale di periodo repubblicano, imperiale e tardoantico. I suoi interessi di ricerca riguardano l’archeologia della produzione ceramica e tessile, l’archeologia del rito, la storia dell’insediamento urbano e rurale nei territori antichi e l’economia delle ville romane. Ha scavato a Roma, in Italia e all’estero. Ha pubblicato molti articoli scientifici, scritto e curato varie monografie e collane, tra cui, l’ultima, Monstra, dedicata ai più giovani. Il suo incontro con Acheloo è avvenuto in occasione del ritrovamento di una fattoria/villa nell’area dell’attuale Auditorium Parco della Musica di Roma. Da qui si è sviluppato un ampio studio che ha coinvolto vari contesti dell’Italia antica e ora, abbandonati momentaneamente i panni scientifici, è qui per restituire con fantasia e conoscenza.
Emanuele Carosi è grafico pubblicitario e illustratore. Da sempre coltiva la passione per il disegno. Collabora con la casa editrice Scienze e lettere per l’illustrazione e la progettazione grafica delle collane dedicate ai più giovani Terre incantate e Monstra, dove riversa tutto l’entusiasmo e la fantasia della sua giovane età. I suoi disegni, ispirati a fonti iconografiche antiche, sono realizzati e colorati a mano e, successivamente, ripresi al computer.
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