Dopo Anne Holt e Jussi Adler Olsen un altro giallista scandinavo mi ha tenuto compagnia quest’estate: Håkan Östlundh. Svedese, giornalista, forse meno conosciuto in Italia dei precedenti, ma altrettanto interessante, (ha accettato una mia intervista e spero di farlo di conoscere di più al pubblico italiano), autore di La vipera Un nuovo omicidio dell’isola di Gotland, (Blot, 2008) secondo episodio della serie di Fredrik Broman, tradotto dallo svedese da Alessandro Bassini ed edito fa Fazi editore.
Il primo episodio della serie Gotland, l’isola di Dio, sempre edito da Fazi, era uscito in Italia l’anno scorso e per una ragione o per l’altra si era perso nella grande produzione dei gialli e thriller che giungono dal grande Nord, non dandomi l’opportunità di leggerlo, ed è stato sicuramente un peccato. Lo stile di Östlundh è sicuramente gradevole, il ritmo più veloce del classico giallo rarefatto e introspettivo nordico, avvicinandosi forse più all’impianto narrativo d’oltre Oceano, sebbene l’autore non disdegni un accurato affresco della società svedese, descrivendone per esempio le rivendite statali dove si possono compare gli alcolici, non ancora disponibili almeno fino al 2008 nei supermercati, come la Coop Konsum, citata nel romanzo, i rapporti parentali allargati e parte del sistema giudiziario e penale.
Levide, isola di Gotland, costa orientale svedese. Kristina Tranues sta aspettando il ritorno a casa del marito Arvid, stabilitosi da anni in Giappone per lavoro. Non è un ritorno gradito, la donna nel frattempo ad iniziato una relazione con il cugino del marito, suo vecchio corteggiatore e l’ansia la spinge a fare un sogno premonitore, una vipera che si insinua nel suo letto. Pochi giorni dopo il suo corpo e quello del suo amante vengono rinvenuti dalla donna delle pulizie nell’elegante salotto della loro villa. Il marito Arvid, presunto colpevole del duplice delitto, sembra scomparso. Ma sarà davvero lui l’assassino? E’ l’inizio di un’ indagine che coinvolgerà la squadra investigativa di Fredrik Broman, che si troverà ad indagare su una vicenda familiare complessa e dolorosa, in cui niente è quello che sembra, fino all’incidente che quasi costerà la vita al protagonista.
In effetti definire Fredrik Broman protagonista, è un po’ impreciso, l’autore rende protagonista tutta la squadra investigativa, Ove Gahnstrom, Sara Oskarsson, Gustav Wallin, Goran Eide, Eva Karlen, dando un afflato piuttosto corale, dove nessun personaggio prende completamente i riflettori su di sé. La struttura narrativa è duplice, accanto all’indagine vista come un lungo flashback, si alternano capitoli in cui viene descritta la degenza di Fredrik Broman, aggiungendo pathos drammatico ad una vicenda già drammatica di per sé. Buoni i dialoghi, sicuramente funzionali ed efficaci, che si alternano alla parte descrittiva in modo complementare. Naturalmente si scoprirà il colpevole, mentre bisognerà aspettare il prossimo episodio della serie per scoprire la sorte che toccherà a Fredrik Broman.
Håkan Östlundh è nato nel 1962 a Uppsala e vive a Stoccolma. Giornalista per il quotidiano «Dagens Nyheter», da metà anni Novanta ha intrapreso la carriera di sceneggiatore per la tv. Della serie di Fredrik Borman, Fazi editore ha pubblicato nel 2012 Gotland, l’isola di Dio.
Tag: Fazi, Giulietta Iannone, Håkan Östlundh, La vipera
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