:: La Nuova Zelanda di Sarah Lark a cura di Elena Romanello

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Nella terra della nuvola biancaSarah Lark, tedesca di nascita, ha lavorato per vari anni come accompagnatrice turistica, prima di stabilirsi in Spagna e ha deciso di raccontare una saga al femminile ambientata nel Paese che forse l’ha colpita di più, la Nuova Zelanda, terra giovane agli antipodi dai paesaggi vari, tropicali ed alpini, nota come sfondo cinematografico alla saga fantasy del Signore degli anelli di Peter Jackson.
I primi due volumi, Nella terra della nuvola bianca e Il canto dei Maori raccontano la storia di questa terra ai confini del mondo tra Otto e Novecento, quando fu popolata da pionieri non criminali come era accaduto un secolo prima con l’Australia, e quando le rigide tradizioni vittoriane si scontrarono con la vita più libera dell’etnia indigena, i Maori, in realtà anche loro arrivati alcuni secoli prima dalle isole del Pacifico e desiderosi a non rinunciare ai loro spazi in quel luogo così insolito e diverso.
Nella terra della nuvola bianca si racconta la storia di due eroine moderne ed indomite, la governante Helen e la ricca ereditiera anticonformista Gwynera, che partono per la Nuova Zelanda per sposarsi, la prima dopo aver risposto ad un annuncio per fuggire ad una vita troppo grigia, la seconda dopo essere stata vinta alle carte dal futuro suocero. In quel mondo ai confini di tutto troveranno gioie e dolori, passioni e affetti, tragedie e cambiamenti, in una vicenda ricca di colpi di scena e comunque originale, che si snoda su una ventina d’anni.
Il canto dei Maori  racconta invece le storie delle due nipoti di Helen e Gwynera, la dolce ma determinata Elaine e la spregiudicata e passionale Kura, presto rivali in amore, ma pronte a seguire due strade divergenti, fino a reincontrarsi anni dopo in circostranze sorprendenti e a scoprire che quello che le unisce e più di quello che le divide.
Sarah Lark sa costruire vicende intriganti e appassionanti, tra ricerca storica (i fatti narrati e la società raccontata non son certo così noti) e finzione, mescolando storie d’amore ma soprattutto vicende al femminile di donne in cerca di loro se stesse e di una loro realizzazione, tra desiderio di una vita migliore e fuori dagli schemi vittoriani e volontà di essere qualcuna contro le maglie di un maschilismo presente anche agli antipodi.
Qualcuno ha chiamato in causa per questi libri Via col vento di Margareth Mitchell: certo, c’è qualche eco di Rossella O’Hara in questo quartetto, ma sono anche eroine moderne ed originali, capaci di seguire un loro percorso che si rifà certo alla narrativa popolare e al feuilleton, ma che è comunque qualcosa di nuovo, non più solo romanzo d’amore ma vera e propria narrativa per donne scritta da donne.
Piutttosto, se si vuole cercare un modello per questi due libri, si potrebbe trovare nei romanzi di Nancy Cato, scrittrice australiana di cui era uscito negli anni Ottanta in Italia solo Così scorre il fiume, sull’onda dello sceneggiato tv, molto attenta a raccontare l’epopea al femminile dell’Oceania.
A questo punto si resta in attesa del terzo capitolo di una saga che alla fine conterà cinque libri.

Nella terra della nuvola bianca, Sarah Lark, Sonzogno

IL canto dei Maori, Sarah Lark, Sonzogno

Sarah Lark (Bochum, 1958) è storica di formazione e ha lavorato per molti anni come guida turistica. Ben presto si è innamorata della Nuova Zelanda, terra che l’ha stregata con i suoi paesaggi dalla bellezza quasi irreale.
Nella terra della nuvola bianca (Sonzogno 2012), il suo romanzo d’esordio, è il primo libro di una saga in cinque episodi che ha come palcoscenico la favolosa terra dei maori.

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