Il mondo dei teenager è un mondo a parte, noi adulti possiamo solo osservarlo ricordandoci come eravamo alla loro età, con certo meno internet, smartphone, e-reader e tutti quei congegni tecnologici che oggi sembrano indispensabili e che rendono simili, e forse un po’ omologati, i ragazzi di Seattle, come quelli di Milano o quelli di Madrid, come in questo romanzo Buongiorno Principessa (Buoenos dias, Prinsesa!, 2012) di Francisco De Paula, tradotto dal casigliano da Silvia Bugliolo ed edito da Corbaccio. La copertina molto simpatica, raffigurante un cuore con le ali, dà subito l’idea del pubblico di lettori a cui è indirizzato: giovanissimi, ragazzi come Bruno, Elisabet, Ester, Maria, Raul e Valeria, sedicenni madrileni, legati da una profonda amicizia, che insieme cercano di crescere, e di conoscere il mondo degli adulti, di vincere la timidezza, di conquistare l’amore. L’amore, l’amicizia, la solidarietà, la lealtà, sono infatti temi importanti a quell’età, quasi scoperti per la prima volta, resi preziosi forse come in nessun altra età della vita e Francisco De Paula si impegna a cercare di analizzarli con un stile semplice e fresco, spiritoso e moderno. Forse se avessi letto questo libro a sedici anni mi sarei immedesimata maggiormente, ora vedo le loro storie un po’ con l’occhio critico di chi sorride con tenerezza per avvenimenti che a quell’età sono serissimi, o di chi considera superficialità certi atteggiamenti forse solo spontanei e spensierati. Premetto che non ho letto Moccia a cui il libro è accostato e tendo a diffidare delle opere generazionali, ma considerando il pubblico a cui è rivolto, è un romanzo piacevole, forse troppo lineare e senza malizia, ma il tipo di lettura che una volta si diceva i genitori avrebbero apprezzato che i figli leggessero. Il mondo tratteggiato nel romanzo, soffuso dai tratti della commedia più che del dramma, anche se piccoli drammi ce ne sono nel romanzo dalla separazione dei genitori, alla crisi economica che non permette di spendere soldi in svaghi superflui, dai sentimenti non corrisposti agli abbandoni, ha comunque un che di fiabesco; ma a volte è bello sognare, sperare che le avversità siano sempre limitate, che la vita non ci gravi con i suoi pesi di sofferenza e infelicità a volte troppo grandi da sopportare. E la storia di questi ragazzi ha questo di bello, non ferisce, non scoraggia, non causa amarezza. Forse mi sono maggiormente identificata con Valeria, personaggio che più mi somiglia, e infatti la sua storia è quella che ho seguito con più interesse ricordandomi come ero un tempo, e forse sono ancora sotto la maschera che da adulti indossiamo. Il libro finisce con un interrogativo, dovremo aspettare i prossimi romanzi per sapere di più del misterioso César, ma non si dovrà aspettare troppo, uscirà infatti già il 30 maggio il prossimo episodio dal titolo Il Club degli incompresi.
Francisco de Paula è nato a Siviglia. Si è iscritto alla facoltà di Legge ma dopo un anno ha deciso di cambiare vita e si è trasferito a Madrid dove ha studiato giornalismo all’Università Europea. Ha collaborato con diverse testate e parallelamente ha coltivato la sua grande passione per la scrittura, alla quale ormai si dedica a tempo pieno. È autore della trilogia «Canciones para Paula», una serie di romanzi nati in rete, così come Buongiorno Principessa! Che, una volta pubblicato in Spagna, è diventato un caso editoriale entrando subito nella classifica dei libri più venduti e affermandosi come il romanzo dei teenager del terzo millennio.
Tag: Buongiorno Principessa, Corbaccio, Francisco De Paula, Giulietta Iannone, Silvia Bugliolo
27 aprile 2013 alle 10:58 |
Ciao! Ho scoperto da poco il tuo blog. Sono un po’ titubante a leggere questo libro; non mi convince a pieno anche se ne sento parlare bene da molti! Comunque passa dal mio blog, c’è un premio per te: http://ilpianetadellibro.blogspot.it/2013/04/il-pianeta-del-libro-viene-premiato-di.html Buone letture