:: Intervista con James Rollins a cura di Giulietta Iannone

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L'altare dell'Eden di James RollinsCiao Jim. Grazie per aver accettato la mia intervista e benvenuto su Liberidiscrivere. Raccontaci qualcosa di te. Chi è James Rollins pseudonimo di Jim Czajkowski? Punti di forza e di debolezza.

“James Rollins”, è uno scrittore di thriller, ma come lo pseudonimo implica, spesso indosso un paio di maschere. Sono anche “James Clemens,” scrittore di fantasy. E “James Czajkowski,” veterinario. Con tanti nomi, a volte mi è difficile tenere tutto sotto controllo.

Raccontaci qualcosa del tuo background, dei tuoi studi, della tua infanzia.

Prima di tutto, do a mia madre la colpa per la mia carriera di scrittore. Ho sempre letto sin da quando ero ragazzo. E’ da questo tutta la follia ha avuto iniziato. Certo, ero anche interessato agli animali e alla scienza e sapevo che sarei diventato un veterinario – ma amavo anche leggere. E la lettura è stata come gettare benzina sul fuoco di una fervida immaginazione. Sono cresciuto con tre fratelli e tre sorelle,  e io ero il “narratore” della famiglia (quello che mia madre chiamava “The Liar”). Così la scrittura mi è entrata nel sangue, fin da molto giovane. Ma non ho mai considerato la scrittura come una vera carriera. Pensavo che per poterlo fare avrei dovuto essere figlio di un autore di successo, chessò di Hemingway o di Fitzgerald. Così, invece di fare lo scrittore mi sono occupato della mia altra passione: la medicina veterinaria. Ma fu un errore. Ho continuato a leggere e in qualche contorto angolo della mia immaginazione ha continuato ad albergare questo sogno e così intorno ai trent’anni ho cominciato a dilettarmi di nuovo con la scrittura. In primo luogo, ho scritto un mucchio di storie brevi, sepolte in qualche angolo del mio cortile, poi il mio primo romanzo, che effettivamente è stato un successo.

Che lavori hai svolto in passato?

Prima di diventare un veterinario ed un autore, ho fatto il cameriere, lanciato pizze in aria, e ho fatto il lavapiatti. Ho anche lavorato in un negozio di animali, in un grande magazzino, e in supermercato di alimentari. Ho anche insegnato chimica all’università.

Quando hai capito che avresti voluto diventare uno scrittore? Come hai scelto la fiction?

Come accennato in precedenza, ho sempre amato raccontare storie. Ma fu solo al liceo che ho realmente provato a scriverle. Al college poi ho messo tutto da parte per concentrarmi sui miei studi veterinari. Dopo il college, ho scritto alcuni articoli di saggistica di medicina veterinaria, che mi hanno fatto capire di voler scrivere narrativa. E così un giorno ho deciso di fare proprio questo.

Raccontaci qualcosa del tuo debutto. La tua strada verso la pubblicazione. Hai ricevuto molti rifiuti?

Certo, ho avuto la mia parte di rifiuti: in primo luogo per tutti quei racconti, poi per il mio primo romanzo. Il manoscritto è stato respinto da 50 agenti diversi prima che uno ha finalmente accettato di rappresentarlo. Poi si è scatenata una guerra di offerte tra due editori e finalmente ne ho venduto i diritti. Ho anche venduto i diritti cinematografici. Sono contento che almeno ad un agente il libro sia piaciuto.

E’ vero che Clive Cussler, Robert Ludlum e Wilbur Smith ti hanno influenzato ?

Assolutamente. Leggo ancora Cussler e Smith, e mi manca Robert Ludlum. Ma devo anche dire che Michael Crichton mi ha influenzato moltissimo.

Chi sono i tuoi autori viventi preferiti?

Adoro Stephen King, Dan Simmons, George RR Martin, Steve Berry, Nevada Barr … oh, l’elenco potrebbe continuare all’infinito.

Tu sei l’autore di numerosi bestseller sia thriller che fantasy ricchi di azione e di avventura. Puoi raccontarci qualcosa dei tuoi libri? Quale è il tuo preferito?

E ‘difficile scegliere un preferito, ma il primo libro (quello che è stato respinto da così tanti agenti) occupa un posto speciale nel mio cuore. Questo libro è stato pubblicato negli Stati Uniti con il titolo Subterranean. Anche se è stato pubblicato come un thriller, alcuni personaggi sono creature marsupiali con poteri telepatici che vivono in Antartide … così anche nel mio thriller d’avventura, c’è un po ‘di fantasy. Tutto sommato, mi piace miscelare la scienza weird e i misteri storici tutti insieme.

Nel 2007, sei stato assunto per scrivere il romanzo tratto dalla sceneggiatura del film Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo. Raccontaci qualcosa di questa esperienza.

Prima di tutto, sono un grande fan di Indy. In effetti, mi ricordo quando ho visto I predatori dell’arca perduta per la prima volta. Ci fu un anteprima di quel film, e volevo essere il primo a vederlo. Sono un fan di questo genere di film da geek (e ne sono fiero!). Ma avevo anche prenotato un viaggio in rafting per lo stesso giorno. Mi ricordo che pagaiai molto, molto velocemente per essere sicuro di essere fuori da quel fiume in tempo per vedere il film. Non feci molto in fretta. Così andai direttamente dal fiume al cinema e guardai il film con le scarpe da ginnastica bagnate e i vestiti umidi … e tutto sommato, non è un brutto modo di guardare I predatori dell’arca perduta, ha aggiunto un qualcosa in più alla visione. Per quanto riguarda la scrittura del romanzo, l’ho trovata una sfida interessante e affascinante. E ‘stato molto coinvolgente e liberatorio: decostruire la sceneggiatura, creare i monologhi interiori, espandere alcune scene, e accorciarne altre, e inventare alcune scene nuove di zecca. Lo Studio mi ha dato massima libertà. E tutto sommato, sono stato in grado di aggiungere una dozzina di scene completamente nuove che non sono nello script o nel film. Così mi sono immedesimato così tanto che ho indossato il cappello di Indy e la sua frusta (anche se solo nella mia immaginazione).

Raccontaci qualcosa a proposito della serie Sigma Force?

SIGMA Force è la mia serie attualmente in corso che ha per protagonisti un gruppo di ex soldati delle forze speciali che sono riqualificati in diverse discipline scientifiche e inviati nel mondo per indagare sulle minacce globali. Sono fondamentalmente “scienziati con la pistola”, che si trovano in ogni sorta di guai.

Perché hai deciso di scrivere L’altare dell’ Eden, il tuo ultimo libro pubblicato in Italia dalla  Nord Editore?

Ho sempre voluto unire il mio amore per gli animali con la mia passione per la scrittura. L’altare dell’ Eden mi ha offerto questa possibilità. E ‘quello che io chiamo il primo “thriller veterinario.”

Quanto è durato il processo di scrittura di L’altare dell’ Eden?

Come per la maggior parte dei miei romanzi, trascorro circa 3 mesi facendo ricerca e lavorando sulla trama in generale, poi ci vogliono circa 7 mesi a scrivere il libro e un altro mese per perfezionare il tutto.

Quali opere ti hanno ispirato nella scrittura di questo romanzo?

La più grande ispirazione può essere trovata all’inizio di questo romanzo. Io uso una citazione tratta da  L’isola del dottor Moreau  di HG Wells.. L’altare dell’ Eden è il mio omaggio a quella grande storia.

Puoi dirci qualcosa sulla trama di questo libro senza rivelarci il finale?

Certo. Ha per protagonista una veterinaria, che si imbatte in un traffico di contrabbando di animali esotici, solo per scoprire che c’è qualcosa di terribilmente sbagliato in questi animali, frutto di alcuni devastanti esperimenti a livello genetico. Deve scoprire perché questo è stato fatto e come fermare i responsabili prima che si scateni una calamità in grado di minacciare l’intera umanità.

Puoi dirci un po’ di più sui tuoi protagonisti?

La veterinaria è la dottoressa Lorna Polk. Lei lavora per un laboratorio di ricerca nei dintorni di New Orleans che sta tentando di salvare alcune specie in pericolo. Quando è chiamata dalla pattuglia di frontiera dopo il ritrovamento di un peschereccio naufragato, deve collaborare con Jack Menard, un agente di pattuglia di confine che condivide con lei un tragico passato. La storia è piena di avventura, suspense, ed esplora il potere di redenzione dell’amore.

Quando uscirà in Italia il tuo prossimo libro?

La mia prossima uscita appartiene alla serie per ragazzi (Jake Ransom and the Howling Sphinx) e uscirà nell’estate del 2012. E il prossimo libro Sigma (The Devil Colony) sarà pubblicato nello stesso periodo … se non prima. Non mi hanno ancora detto la data esatta di uscita.

Vuoi descriverci una tipica giornata di lavoro?

Diciamo che è praticamente la stessa di tutti i giorni: scrivo 4-5 pagine ogni mattina, pranzo, e scrivo  altre 1-2 pagine facendo modifiche nel pomeriggio. Il resto del tempo (1-2 ore al giorno) lo trascorro occupandomi del lato business della scrittura: rispondo alle mail, ecc… Ho di solito giornate molto piene. Lavoro dal Lunedi al Venerdì-e mi prendo il fine settimana libero.

I tuoi libri sono stati tradotti in vari paesi. È eccitante?

Sì, è molto emozionante. L’obiettivo di ogni autore è quello di far sì che i suoi libri siano letti da più gente possibile. Sapere che le mie storie sono ora lette in oltre trenta paesi ed è al tempo stesso gratificante e preoccupante.

Sei un autore acclamato dalla critica. Hai ricevuto anche recensioni negative?

Naturalmente. Penso che sia impossibile che un libro possa piacere a tutti i lettori. Ci saranno sempre i lettori a cui non piace. Il mio obiettivo è quello di scrivere un romanzo il più emozionante e sincero possibile. Ad alcuni piacerà, ad altri no.

Scrivi anche racconti o solo romanzi ?

Scrivo anche  qualche racconto. Alcune mie storie sono state pubblicate in alcune antologie a cura di James Patterson, George RR Martin, e RL Stine. E ho appena scritto una storia disponibile in formato e-book che leggerete nel prossimo romanzo Sigma. E’ per me un grande divertimento  poter scrivere una storia più breve di tanto in tanto.

Progetti di film tratti dai tuoi libri?

Sì, ultimamente il grande Dino De Laurentiis lesse i miei libri durante un viaggio in Italia. Li ha letti in italiano e li ha amati abbastanza da chiamarmi e invitarmi a casa sua a Hollywood. Dopo questo incontro, ho finito per vendere alla sua società i diritti cinematografici della serie Sigma.

Cosa stai leggendo in questo momento?

In realtà sto leggendo i candidati all’Hugo (concorso che premia i migliori romanzi di fantascienza). Lo faccio ogni anno. Attualmente sto leggendo Cryoburn di Lois McMaster Bujold.

Ti piace fare tour promozionali? Raccontaci qualcosa di divertente accaduto durante questi incontri.

Certo. Ho anche fatto un tour in Italia un paio di anni fa. E naturalmente sono accaduti anche episodi divertenti: a volte ho incontrato persone in costume, un’altra volta un tizio mi si presentò davanti per far autografare un mio romanzo con un boa al collo … e una volta mi hanno anche fatto una proposta di matrimonio (che ho rifiutato in quanto non avevo mai incontrato questa persona prima).

Hai molti fan. Qual è rapporto con i tuoi lettori? Come possono i lettori mettersi in contatto con te?

Ho molti contatti online con i miei lettori. Il mio sito ha un pulsante  “contatta James” per l’invio di una email, ma sono molto attivo anche su Facebook e Twitter. Quindi, se volete sapere cosa sto facendo sono quasi tutti i giorni su Twitter o in alternativa potete trovarmi su Facebook.

Infine, l’inevitabile domanda: a cosa stai lavorando ora?

Sto rifinendo il volume di prossima uscita della mia serie per ragazzi, che ha per protagonista il giovane archeologo, Jake Ransom, e sto lavorando alla prossima grande avventura Sigma. Sto anche lavorando ad un progetto segreto di cui non sono ancora autorizzato a parlare. Vorrai mica porre fine ad un mistero?

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