:: Intervista con Enzo "Bodycold" Carcello redattore capo del sito Corpi freddi – Itinerari noir

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lansdale_bodycoldBenvenuto Enzo su Liberidiscrivere e grazie per aver accettato la mia intervista. E’ un onore oltre che un piacere ospitare uno dei più carismatici caporedattori di blogs letterari. Raccontaci qualcosa di più su di te: quanti anni hai, dove sei nato, descriviti con pregi e difetti.

Oddio! Ho riletto la domanda tre volte e puntualmente mi sono chiesto se l’intervista fosse davvero indirizzata a me…eheheh. Allora, sono siculo di nascita e (per adesso) romano d’adozione. 36 anni portati malissimo, sento più dolori io che un novantenne. Cocciutissimo ma non arrogante, forse un po’ troppo spesso sottovaluto le mie potenzialità e non prendo mai la vita sul serio.

Puoi raccontarci una tua giornata tipo? E’ dura capitanare la ciurma di Corpi Freddi?

Non ho una giornata tipo. Mi alzo per andare a lavoro, faccio finta di lavorare quando sto in ufficio, nel frattempo leggo, recensisco e cazzeggio. I Corpi Freddi sono una ciurma molto autonoma oramai, ogni tanto devo frustarli ma sono dei bambinetti molto in gamba. A parte gli scherzi, “capitanare” è un termine molto grosso poiché il tutto va avanti con stimoli propri e l’amicizia che ci lega è talmente forte che la nave viaggia a 10 nodi pure a mare piatto.

 Partiamo dall’inizio: “Corpi freddi” era il nome di un gruppo nato sul social network Anobii.com. Vuoi parlarcene?

 Esatto. Il gruppo nasce da una costola del gruppo anobiiano omonimo creato dalla nostra Stefania che oramai ha raggiunto un numero vasto di iscritti (circa 2.800) e che, ti assicuro, in alcuni momenti non è facile da gestire e per questo è doveroso un gran plauso alla Stefania per la capacità di moderare i più scalmanati.

Poi circa un anno fa nacque il sito, uno dei più visitati dagli amanti di thriller non a caso il nome completo è Corpi freddi – Itinerari noir. E’ una idea tua? Quanti collaboratori siete?

L’idea iniziale è nata circa due anni fa, quasi per gioco. Mi venne in mente di aprire una pagina web scrivendo il nome corpi freddi a mò di mosaico in cui ogni tassello rappresentava l’avatar dei membri più presenti. Non avendo altro da fare nella vita (ride), ho pensato bene di avventurarmi in questa “pazzia” con altri 15 malati di letteratura di genere che continuano a leggere, recensire e intervistare a oltranza.

 Blogs e siti letterari online ce ne sono molti cosa pensi bisogna fare per distinguersi ed emergere?

Non credo esista una ricetta. Posso cercare di spiegare come noi ci muoviamo. Aborriamo qualsiasi tipo di marchetta letteraria, "autori amici" non vengono mai recensiti dal redattore amico. Esempio: se io sono molto amico di Marilù Oliva, non recensirò mai un libro di Marilù anche se tengo a precisare che semmai dovessi farlo sarei comunque privo di ogni tipo di favoritismo verso l'autrice. Questa almeno è la base su cui ci si muove. Poi altri ingredienti sono di sicuro la ricerca degli autori e dei loro contatti per interviste. Presto inizierò a scrivere editoriali libriferi, non perchè ci si è montati la testa, ma al fine di esprimere il nostro pensiero, anche se magari fotte nulla a chi ci legge e ancor meno a chi non ci legge πŸ˜›

Recentemente ho visto alcune tue foto nel soggiorno di Andrea Camilleri, come è nata questa intervista?

Il problema non è stato tanto vederla nascere, quanto la gestazione! Una delle cose più complicate che abbia mai fatto in vita mia. Premetto che Andrea Camilleri per me è il Dio in terra, vuoi perchè è del mio stesso paese, vuoi perchè ho iniziato a leggere tantissimo rapito dai suoi libri, quindi ti lascio immaginare che quando siamo arrivati ad un accordo per una data per intervistarlo a casa sua, ho chiamato tutta la rubrica del cellulare per annunciare il lieto evento. Siamo andati lì armati di videocamera e cannoli siciliani e quando ci ha aperto la porta volevo morire. Inutile dire che è una persona assolutamente alla mano e di una squisitezza unica.

Tu e Alessandra Buccheri de l’Angolonero avete organizzato a Roma un ciclo di incontri letterari. Il ciclo ha anche un iniziativa gemella a Mantova a cura di Marco Piva alias il killer mantovano. Vuoi parlarcene?  Pensate di riproporli il prossimo anno?

"Corpi Freddi – Itinerari noir" è un ciclo che ci ha regalato davvero delle grandi emozioni ad ogni presentazione. Marco, Alessandra Buccheri ed io stiamo replicando l'esperienza per la seconda volta in un anno. Il killer ha già stilato il calendario degli eventi (http://corpifreddi.blogspot.com/2010/09/corpi-freddi-itinerari-noir-presenta.html), mentre io e Ale lo finiremo a giorni (speriamo!!). La cosa più difficile è sicuramente decidere chi tener fuori dagli incontri, nel senso che, da lettore e da appassionato, io terrei incontri tutti i giorni, ma fisicamente non tengo botta per più di 10 incontri a ciclo e quindi bisogna necessariamente fare una scrematura e, come detto prima, è davvero difficile. Il Killer, che invece è un pazzo furioso da camicia di forza, andrebbe ad oltranza tutto l'anno. A fine anno gli regalerò un test antidoping!

So che tu e Marco Piva vi volete bene come fratelli. Digli qualcosa che non hai mai osato dirgli.

Hihihihih questa è una domanda stronza però πŸ˜€
Diciamo che per carattere difficilmente se ho da dirti una cosa te la nascondo, ma se mi sforzo un pò… mmmm…. tenetevi forte: "

Raccontami l’episodio più bizzarro o divertente che ti è successo legato a Corpi Freddi .

Ne avrei centinaia da raccontare. A mente fredda posso ricordare di un raduno dei corpi freddi tenutosi a Roma l'anno scorso a ridosso della fiera della piccola e media editoria. Avevamo sistemato tutti i Corpi Freddi vicino casa mia e, non l' avessi mai fatto, intorno alle 6.30 di una domenica mattina sento citofonare. Rinco dal sonno mi alzo bestemmiando in nepalese per via dell'orario e rispondo. Dall'altra parte sento una vocina femminile con un accento dell'estremo Nord Italia che mi dice "Ciao Enzo, noi siamo gente di montagna e non siamo abituati ad alzarci tardi e non sapendo che fare siamo venuti da voi." Beh, adesso posso anche confessarlo, ho tappato la cornetta del citofono e ho iniziato ad inveire contro gli austriaci perché non ci hanno conquistato quel pezzo di Italia, più altre parolacce che pare brutto ripetere tra le vostre pagine. La mia risposta fu "Ma ca**o! Sono le 6.30, io manco sapevo che esistesse quest'ora pure di mattina!". Continuando a inveire, apro a Martina "Palazzo Lavarda" e marito e vedo Marco Killer e Giulia Principessa affacciarsi dalla camera degli ospiti e, appena saputo del loro imminente arrivo, gridare in coro "E tu gli hai aperto?" …
Se ci penso tuttora mi sganascio dalle risate πŸ˜€

Tempo fa girava la voce che Marco Piva avrebbe curato un programma radiofonico legato a Corpi Freddi. Come procede la cosa? Vuoi parlarcene?

Ti dico la verità, sai che non lo so!? πŸ˜€ Ho composto i jingle per la trasmissione (Sottofondo Criminale e  Radio Criminale]. So che Marco si stava prodigando per partire ma non so davvero a che punto stia. Mò che me l'hai ricordato glielo chiedo πŸ˜€

Parliamo di cosa ami leggere nel tuo tempo libero. Quali sono i tuoi autori preferiti? Cosa stai leggendo in questo momento?

Adesso sto leggendo "Certezze Provvisorie" di Cristina Cattaneo. Ciò che adoro leggere rappresenta anche il mio più grande difetto, ovvero io sono un lettore monogenere quindi non riesco a leggere libri lontani dal giallo/thriller/noir con qualche capatina sul fantasy (tipo la Zimmer Bradley); di conseguenza gli autori che più amo sono Lansdale, da poco sto adorando Gischler (grazie Matteo per avermelo fatto conoscere!!) e hardboiled in generale. Ritengo geniali gli autori che hanno come caratteristica quella di unire sangue a fiumi e umorismo nero.

 Quale è il segreto per una buona recensione?

Essere intellettualmente onesti e, personalmente, evitare paroloni. Alcune volte mi sono trovato davanti a recensioni che analizzavano un libro con termini che manco un ingegnere aerospaziale avrebbe utilizzato e ti porta al punto che per capire l'analizzato devi analizzare l'analizzante. Lo ritengo assurdo in un Paese dove già si è in quattro a leggere e se uno di quei quattro ti vuole consigliare un libro ti rincoglionisce di frasi che metà basterebbero a buttare nel cesso il romanzo e attaccarti alla X-Box.

Cosa ne pensi della critica letteraria in Italia. Pensi sia sufficientemente autonoma e indipendente?

Un "no comment" non ti basta vero? grrrrr lo sapevo… Diciamo che la critica letteraria fatta sul web la ritengo bene o male indipendente. Quella cartacea è piena di marchettari e parlando con alcuni di loro ne ho anche avuta conferma. Davvero triste come cosa.

Quali sono i tuoi blogs letterari più amati? Conosci Liberidiscrivere? Ci leggi ogni tanto?

Devi sapere che ogni mattina mi alzo circa 30/40 minuti prima del dovuto solo per attaccarmi al pc e farmi il giro dei miei siti "quotidiani", tra cui il vostro che conosco bene e che leggo quotidianamente. Mi appizzo a Angolonero, Thriller Cafè, ecc. Li ritengo ben fatti e aggiornati.

Nel panorama letterario italiano c’è un esordiente che ti ha particolarmente colpito per originalità , contenuti, coraggio?

Ti svelo una cosa: prima di creare il sito dei Corpi Freddi leggevo quasi esclusivamente romanzi di autori stranieri, ma grazie ai vari consigli dei ragazzi della redazione ho imparato ad amare anche gli autori nostrani tanto che ad un certo punto mi ci ero pure incaponito. Adoro tuttora leggere autori emergenti di case editrici piccole/medie. In questo modo ho avuto modo di conoscere Sacha Naspini (che ritengo un genio), Luigi Carrino (un altro autore di cui leggerei anche gli scontrini se scritti da lui), Pandiani, Custerlina, ecc.

 Cosa ti piace e cosa non ti piace dell’editoria italiana?

Ti giuro, ho tenuto questa domanda per ultimo perché ritengo difficile darti una risposta. Forse la cosa che mi piace meno è che la voglia di investire sui nuovi talenti nelle case editrici grandi è davvero poca e che, diciamoci la verità, saremo anche un popolo che legge poco, ma è anche vero che i prezzi dei libri non incentivano poi così tanto l'acquisto. Adoro invece il fermento delle piccole case editrici, dove spesso riesco a leggere delle perle letterarie che farebbero invidia alle holding della letteratura. Poi se mi chiedi cosa mi fa schifo, ti rispondo: la legge ad aziendam fatta dall'imprenditore Berlusconi per parare il culo alla figlia Maria Elvira Berlusconi detta Marina che ha frodato il fisco per svariati miliardi.

Gli italiani leggono poco, soprattutto i giovani. Luogo comune o realtà? Che strategie si dovrebbero attuare per avvicinarli alla lettura?

E lo chiedi a me? Sarò anche poco originale, ma il tutto deve partire necessariamente dalla scuola. Ritengo assurdo che nel 2010, solo in Italia, un bambino con la "mania" di leggere venga guardato come un malato o un diverso. All'estero è il contrario, tant'è vero che in Europa siamo tra i Paesi in cui si legge meno e se consideri che in Finlandia (che ha lo stesso numero di abitanti del mio palazzo, credo…) si leggono in media due libri al mese per abitante, questo, oltre a far riflettere, induce ad una depressione intellettuale enorme. I politici chiaramente non fanno un cazzo e passano il tempo a cambiare metodo di esame, ordinamenti, ecc. ad ogni legislatura. Non ho capito manco come si svolgono gli esami adesso. Mi pare che la Gelmini ti faccia fare prima la prova scritta in aramaico e poi l'orale sollevando pesi. Boh!

Quale è la recensione più difficile che hai scritto? Ti è mai capitato di destreggiarti con uno scrittore scontento dopo una tua stroncatura?

Ci siamo ritrovati a dover tenere a bada editor e autore per la stroncatura di un libro orrendo. Chiaramente non dirò il titolo, e probabilmente noi abbiamo esagerato un tintinino, ma ti assicuro che alcune volte ti viene il sangue al cervello quando ti ritrovi a leggere romanzi oggettivamente squallidi e ti vien da pensare quando magari leggi interviste di autori che dicono "Inizialmente ho avuto difficoltà a trovare una casa editrice..". Per quanto riguarda la recensione più difficile, personalmente ritengo complicatissimo recensire libri che ti hanno entusiasmato per la loro bellezza. Ho sempre paura di essere additato come quello che ".. fa solo recensioni positive". Difficilmente grido al miracolo ma quando lo faccio è perché ci credo.

Il fenomeno dei blogs letterari più o meno professionali che forniscono recensioni e consigli di lettura sta vivendo un vero e proprio boom. Da semplici strumenti di promozione stanno assumendo il ruolo di coscienza critica. Quanto pensi facciano bene al fenomeno libro?

Quanto faccia bene al fenomeno libro a me poco interessa e ti dirò il perché. Chi recensisce libri non dovrebbe essere al servizio dell'autore o della casa editrice, bensì del compratore. Quindi se la critica è onesta ed è positiva io compro il libro e SOLO di conseguenza ne giova l'autore, la casa editrice e il mercato in generale. Del resto, lo facciamo anche quando dobbiamo vedere un film al cinema: leggiamo opinioni e se ci convince spendiamo 7 euro, altrimenti usi qualche animale da fattoria (epecore, ecavalli, emuli, ecc). Questo vale anche per i libri e forse è pure amplificato visto che oramai per comprare 10 libri devi chiedere un finanziamento a Findomestic (li mortacci vostra!).

Definiscimi il concetto di libertà. Nel tuo ambito c’è reale libertà? Pensi ci sia in questo momento un serio tentativo di imbavagliare la stampa e limitare il potere di critica? Ti è mai capitato di ricevere pressioni?

Allora, pressioni dirette no. Ma uffici stampa che sanno fare bene il loro lavoro (ovvero insinuarsi viscide come bisce per riuscire a convincerti di averti mandato il libro dell'anno), si. Molti di questi uffici stampa non mi mandano più i libri πŸ˜€

L’ebook sostituirà mai il libro di carta?

Romanticamente, vorrei dirti di no, ma ahimé è semplicemente un ricambio generazionale necessario per riuscire ad acquisire nuove leve di lettori, tipo i 15enni del 2015 che avranno il loro IPhone 10XL che fa anche da lettore Ebook. Anni fa mi occupavo di musica e spesso, al solo pensiero di veder sparire i vinili, mi si accapponava la pelle. Oggi il vinile è materiale quasi solo da cultori. Stessa fine farà il libro cartaceo.

So che hai presentato a La Spezia un importante festival della letteratura nera organizzato dallo scrittore Alessandro Zannoni. Vuoi farci un bilancio della manifestazione?

Ogni festival letterario a cui si partecipa ti lascia dentro qualcosa. "Leggere Fa Male" di per sé è un titolo bellissimo e il patron (Zannoni) è stato encomiabile per lo sbattimento. Ti dico solo che il giorno del rientro lo chiamai al cellulare e gli chiesi dove fosse, la sua risposta fu "Sto in piazza e sto smontando a mano il palco sotto al sole". Il bilancio non può che essere positivo. Avere a che fare con gente (che non oso chiamare colleghi) del calibro di Serino, Forlani, Buccheri, Maugeri è stato molto istruttivo e per di più la scelta degli autori, fatta dallo Zannoni, è stata molto interessante. Ma diciamoci la verità: il divertimento (da gita scolastica) erano le scorazzate con la mia auto che portava, oltre me e mia moglie, Maugeri, Carrino e Palazzolo!! 8 km di tornanti per arrivare al Castello di Fosdinovo dove alloggiavamo. Un continuo ridere e maledire Palazzolo per le storie sui fantasmi del castello che ci raccontava durante il viaggio.

Progetti per il futuro?

Nell'imminente futuro? Dopo 23 domande? πŸ˜€ Andare a dormire!!! Poi, domani, mandarti la mail con le risposte e 3miliardi di scuse per il ritardo. Chiudendo a chiave l'Enzo idiota nell'armadio e ridando la tastiera all'Enzo serio, posso dirti che di progetti legati ai Corpi Freddi ce ne sono davvero tanti. Alcune cose fattibilissime e a cui stiamo già lavorando e che naturalmente non vi anticipo (prrrrrrrr), altre sicuramente più complicate e dispendiose che spero di riuscire a realizzare almeno nel lungo termine. Personalmente sto lavorando come agente letterario con (dicono) ottimi risultati… vedi la mia prima cliente Marilù Oliva uscita a luglio per Elliot con ¡Tú la pagarás!.

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