
IMPEDIBILE. New York. Inizio anni Settanta. Dopo una ventina di premiati romanzi hard-boiled noir con vari pseudonimi o con il proprio nome, l’immenso Donald Edwin Edmund Westlake (1933 – 2008) firma “Tiro di sponda”, secondo della serie degli “ineffabili cinque”, principale protagonista il mesto geniale pessimista ladro John Archibald Dortmunder, alto, spalle curve, capelli diradati e senza vita, volto da cane bastonato; poco fortunato e capace raramente di sorridere, anche con la solerte fidanzata May. Lo troveremo complessivamente in 14 romanzi e 11 racconti pubblicati fino al 2009, qui ancora insieme ai competenti pressapochisti amici e colleghi Kelp (furti d’auto) e Murch (madre tassista, indispensabile se si vuole fuggire nella Mela), che tornano, Victor ed Herman X, che s’aggiungono. Il titolo fa riferimento a quella preziosa vecchia banca trasferitasi temporaneamente su una casa mobile, potremmo provare a portarcela via tutt’intera, chissà, il piano è perfetto, come al solito.
Tag: Donald E. Westlake, Fanucci, Tiro di sponda, Valerio Calzolaio
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