:: Alba tragica di Paola Varalli (Todaro, 2024) a cura di Patrizia Debicke

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Tornano i quarantenni e poco più protagonisti di “Tira mòlla e messèda”: il terzetto formato dal bravo e onesto idraulico Pino dell’acume sopraffino, il prestante e virile gommista Mario detto Marietto , da Viliam (rigorosamente con la V) il barista al bancone del bar figlio di Socrate bravo e irresistibile cuoco e la loro erculea amica Eddy, diminuitivo di leggasi: Edmonda de Amicis, di professione buttafuori in un locale notturno .
La nuova squadra di personaggi della Varalli , ritornano in pista più pimpanti, irresistibili e disincantati che mai e il romanzo è ambientato nella stessa cornice : Milano anni Ottanta e più in particolare nel Bar William, zona Paolo Sarpi, ormai colonizzata dai cinesi che allarga fino a via Canonica, e a via Piero della Francesca, luogo delle loro quotidiane riunioni.
Favolosi anni quelli in cui si credeva ancora, soprattutto nella Milano da bere, che il meglio dovesse venire. Anni in cui ancora si chiacchierava consumando un paio di “biciclette” al bar. Traduco : aperitivi di quei bei tempi, a base di bianchino o spruzzato accompagnati da due olive e quattro patatine. Una città molto meno conosciuta e che bisogna saper spiegare bene , per chi non è nato e cresciuto milanese..
Ma torniamo a noi, ad Alba tragica e dunque per chiarezza ripartiamo da capo. Da un prologo antefatto avvenuto a un alba di metà giugno del 1980 al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Autonomo. Quando un’ambulanza porta a sirene spiegate una quarantaduenne vittima di un incidente stradale. Per salvarla serve un’immediata trasfusione. In sala d’attesa affidata a un vigile urbano, è seduta figlia la undicenne … Ma accadrà qualcosa di tragico.
Qualche anno dopo, Alba Tremonti, appena assunta come lavorante apprendista dello Studio GraficheINdue, aspetta il turno in tipografia, mentre le sue “cape”, Giovanna e Agnese, – grafiche pubblicitarie, ma anche art director, copywriter e donne delle pulizie che possiedono una gatta bianco e nero detta Helvetica Light (come il carattere tipografico più utilizzato) – , si sono appena accorte che ha portato a stampare il lavoro sbagliato sperando di fare ancora in tempo a fermarla. Lei , bassetta grassoccia sempre distratta che non ne fa mai una giusta, si è ormai guadagnata il soprannome di Alba Tragica. E stanno scherzando, su di lei, su quanto sia imbranata, persino Marietto e Pino al Bar William. Oddio Pino l’idraulico, scherza un po’ meno. Si è invaghito infatti della dolce infermiera Ornella: peccato che lei, dopo aver chiesto a Viliam sue notizie si sia allontanata per poi svanire nel nulla, anche se a conti fatti parrebbe non per sua volontà… Infatti passato a chiedere notizie in ospedale saprà dalle colleghe che è stata costretta ad allontanarsi per andare in soccorso di una zia malata.
Ma questo allontanamento di Ornella, condito di assoluto silenzio che si prolunga un po’ troppo e par voler assumere contorni più foschi, finirà con mettere in apprensione Pino. Poco convinto si morde le mani e fa mille congetture. Ragion per cui, dopo avere allargato il raggio delle indagini, anche a Eddy che, messa al corrente, ha trovato informazioni sul luogo di residenza dell’inferma zia dell’Ornella, a Pino e Marietto, Eddy è impegnata e Viliam consegnato dal padre al bar, non resta che andare a cercarla a Bologna, non la goduriosa capitale emiliana ma una frazione di Perledo, in provincia di Lecco, sopra il lago di Como, in una baita sperduta ma con una posizione al bacio e una spettacolare vista sul lago e sulle montagne che lo circondano. Ma la zia di Ornella non l’ha mai vista e anzi impensierita consegna a Pino quanto sua nipote le aveva chiesto in caso di sua sparizione e cioè un’inserzione da mettere a Milano sul giornale del quartiere con scritta una frase apparentemente senza senso. Sarà un codice? Parrebbe e bisogna assolutamente trovare il modo di decifrarlo.
Ma i nostri del Borgh di Ortolan sono o non sono i detectives del Bar William? Ci riusciranno e non basta perché sapetelo che in questa loro seconda avventura, densa di colpi di scena, dovranno confrontarsi con non una ma addirittura con due sparizioni. La faccenda è grave perché più di qualcuno minacciosamente tornato dal passato è ricomparso all’orizzonte.
Un altro divertente romanzo corale di Paola Varalli con interpreti e comparse che rimandano alla Commedia all’italiana. Nelle pagine di Alba tragica troviamo infatti : il portinaio Renato Curaluscio (nomen omen), l’infermiera Edera Avvinta e il ricolo ma salvifico architetto Giovanni Saibene della Rocca. Irrinunciabile poi Viliam, sfegatato fan di Ursula Andress. Tanto che in giro si narra addirittura che abbia avuto un storia con lei quando non era famosa. E questa volta la Varalli introduce addirittura una comparsata di una cinquantenne Andress, sempre bella come tutti ricordano in 007, di passaggio al volo in zona Sarpi. E impossibile non citare il padre di Viliam Socrate, inventore del Niente, perfido liquore da lui creato per punire quegli avventori che alla richiesta del barista di ordinare dicono : ‘Niente’.
Ma la maggiore protagonista del libro ancora una volta sarà Milano non quella patinata ma quella genuina e piena di umanità di via Paolo Sarpi e via Lomazzo, la Milano dei bar senza pretese con la Cimbali, i flipper , i jukebox con le canzoni di Massimo Ranieri e di Celentano, i tavoli alla buona, le seggiole impagliate spaiati e il bancone di formica color verde bile.
Un universo variegato fatto di clienti del bar, vicini , pensionati, strani personaggi, per una storia arricchita da una lieve ma godibile trama gialla, resa complicata da tutta una serie di false tracce ma con degli abilissimi investigatori di quartiere che riescono sempre a sbrigarsela facendo a meno dei carabinieri.

Paola Varalli nasce in provincia di Varese, vive tra Milano e il lago di Como, di professione è architetto. Ha pubblicato tre gialli con Fratelli Frilli Editori e ha partecipato a numerose antologie a tema (con Todaro Editore Quattro volte Natale nel 2020 e Odio l’estate nel 2021). Nel 2023 sempre per Todaro ha pubblicato Tira mòlla e messèda – Le indagini del Bar William.

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Una Risposta to “:: Alba tragica di Paola Varalli (Todaro, 2024) a cura di Patrizia Debicke”

  1. Patrizia Debicke - Scrittrice critica letteraria Says:

    […] Recensione apparsa su “Liberi di scrivere” Leggila […]

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