::La spilla d’oro, Paolo Buchignani (Arcadia edizioni 2024) A cura di Viviana Filippini

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“La spilla d’oro. Memorie da un secolo sterminato” è il romanzo storico di Paolo Buchignani, uscito per Arcadia editore. La cosa interessante della trama non è solo il mescolarsi del presente con il passato, ma il fatto che all’interno dell’impianto narrativo l’autore mette, da una parte le vicende personali, autobiografiche del protagonista Lapo e, dall’altra, i grandi fatti della Storia italiana nell’Italia prima e subito dopo la Grande Guerra. La vicenda comincia nel presente del 2020, quando l’arrivo del Covid 19 stravolse le vite di tutti, compresa quella del protagonista Lapo che pensa spesso al suo passato, al padre e a quelle che potrebbero essere le conseguenze di un contagio con il misterioso virus. In realtà Lapo fa i conti anche con tanti ricordi, compresi i racconti che lo portano indietro nel tempo nella sua famiglia e nella Lucca di inizio 1900. Dal presente si passa al passato, tra la Prima Guerra Mondiale e il successivo affermarsi del Fascismo in Toscana e in tutta Italia. Quello che Lapo, appassionato di ricerca storica fa,  è sì andare per archivi cercando documenti che certifichino quello che lui conosce e ricorda, ma, allo stesso tempo, il protagonista dà voce a uomini e donne della sua famiglia e non, per raccontare la storia dal loro punto di vista di gente comune. Accanto ai parenti di Lapo, compaiono politici, letterati, artisti, pittori, religiosi, socialisti, fascisti, giornali, fotografie, vittime e carnefici, in quella che è una vera e propria comunità umana intenta  fare i conti con la povertà dell’immediato dopo guerra del 1918 e il successivo radicarsi, anche con metodi violenti, del Fascismo. Da un lato la violenza di chi vuole imporsi a tutti i costi e, dall’altra, la volontà di resistere, di non soccombere al prepotente in nome della libertà. Accanto ai personaggi che agiscono avanti e indietro nella narrazione con le loro storie a confronto con la grande Storia, compare spesso anche lei: la spilla d’oro. Lapo la conoscere bene quella spilla dalla  testa rossa, perché sa che la nonna Esterina la  usava, alla vigilia della Grande Guerra, per difendersi dai molestatori nel loggione del Giglio di Lucca.  La spilla d’oro, oltre che essere il titolo del romanzo di Buchignani, diventa il legante, una sorta di lascia passare, che attraversa la Storia, i tanti frammenti di vita di provincia narrati e  che tiene unito il passato e il presente nell’esistenza di Lapo, permettendogli di scoprire e conoscere al meglio la sua famiglia e i fatti di cui essa fu testimone e protagonista nel corso della prima parte del Novecento. “La spilla d’oro. Memorie da un secolo sterminato” (Arcadia Edizioni), di Paolo Buchignani è stra i libri proposti per il Premio Strega 2024. A proporlo Silvana Cirillo.

Paolo Buchignani storico del ’900, docente di Storia contemporanea all’Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria. Ha pubblicato numerosi saggi sul fascismo, sui totalitarismi e sul tema della rivoluzione declinato nelle diverse culture politiche del XX secolo. Come scrittore di romanzi e racconti storici, segnalato a suo tempo da Geno Pampaloni, Romano Bilenchi e Mario Tobino, Buchignani ha pubblicato cinque volumi: uno di questi, “Solleone di guerra”, reca la prefazione di Carlo Lizzani; un altro, “L’orma dei passi perduti”, è stato candidato al Premio Strega 2022.

Source: inviato dall’editore. Grazie all’ufficio stampa 1A Comunicazione.

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