
L’arresto dei dirigenti della Delasen, l’angoscia provata in quelle stanze, ancora oggi si prova un moto di disagio a pensare a tutte le decisioni prese sugli ebrei italiani. Ma Giorgio Nissim sorrideva andando a Firenze rendendosi conto che sposare Myriam era la cosa migliore che avesse potuto fare nella sua vita ed era anche stato l’unico modo per salvarle la vita. Giorgio Nissim: Una vita al servizio del bene, di Alfredo De Girolamo edito da Giuntina, narra la vita di un ebreo italiano da sempre impegnato nel tutelare e difendere la sua gente anche durante il difficile periodo delle “Leggi raziali” che portarono alla deportazione in campi di lavoro e concentramento buona parte della classe media borghese ebraica italiana, che attràversò l’Italia tra la Prima e la Seconda Guerra Mondiale. Una vita dedicata agli ultimi, ai soli, agli abbandonati, a chi ha provato sulla sua pelle che appartenere a una razza, a una religione, a una cultura può diventare un discrimine, si può essere colpiti aldilà dei propri meriti o demeriti personali. Liste, elenchi, classificazioni diventano i criteri con cui incidere come con un bisturi nella società, con il piglio del ragioniere, e la totale assenza di empatia e sensibilità che caratterizza i burocrati al potere. Monito perchè non accada di nuovo, per tutelare soprattutto le nuove generazioni, salvaguardare nella loro interezza la loro anima e coscienza.
Alfredo De Girolamo (1968), manager pubblico, svolge attività pubblicistica su quotidiani e riviste. Attento commentatore del contesto mediorientale, citiamo tra i suoi libri: Gerusalemme, ultimo viaggio (ETS 2009), Kibbutz 3000 (ETS 2011), Acqua in mente (ETS 2012), Israele (ETS 2013), Servizi pubblici locali (Donzelli 2013), Gino Bartali e i Giusti toscani (ETS 2014).
Source: libro inviato dall’editore.
Tag: Alfredo De Girolamo, Giorgio Nissim: Una vita al servizio del bene, Giulietta Iannone, Giuntina
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