:: Da una fine all’altra del mondo, Michele Moro (Ottolibri, 2015) a cura di Micol Borzatta

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ottUn ragazzo che ha appena perso il lavoro si trova a passare le sue giornate da solo in casa con il suo gatto Loki nella periferia milanese. Il suo migliore amico Teo cerca di spronarlo per fargli cambiare quel carattere introverso, ma non ottiene nessun risultato. Solo un sogno che lo tormenta tutte le notti e l’arrivo di una strana busta gialla contenete una cassetta con la voce della nonna morta riescono a far cambiare lo stile di vita del ragazzo portandolo a uscire di casa per indagare su questo mistero inspiegabile: uno strano suono che ha la capacità di guarire chi lo ascolta.
Appena inizia le indagini il ragazzo non sarà solo, infatti tutte le notti riceve la visita di un maiale antropomorfo di nome Mr. Krinkle, riceverà telefonate anonime che lo minacciano e sarà seguito ogni passo.
Un romanzo molto allucinogeno che trasporta il lettore in un modo strano, onirico, a metà tra il sogno e la veglia creando situazioni paradossali.
Le descrizioni sono fatte davvero molto bene, i personaggi sono descritti a 360 gradi, molto approfonditamente, mentre i luoghi sono descritti specificatamente ma solo dal punto di vista del protagonista.
L’argomento trattato è molto particolare e interessante, ma molto allucinogeno, porta il lettore a seguire con ansia e attenzione tutto il romanzo, ma la fine è un po’ deludente, lasciando il lettore con tante domande senza risposte come se l’autore avesse fretta di concludere senza curare l’ultima parte come ha curato tutto il resto del romanzo.

Michele Moro nasce a Milano nel 1987, ma si trasferisce a Bareggio dove vive e lavora tutt’ora nel campo della ristorazione. Nel 2015 pubblica la raccolta Destro artistico edita da Cellardoor Editore e scrive periodicamente sul blog ilbrucomangiasogni.wordpress.com.

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