Tra i nomi delle ultime generazioni che si cimentano nel genere fantasy, dopo la rivoluzione che ha fatto George R.R. Martin, spicca Joe Abercrombie, uno degli autori più innovativi e originali, capaci di creare universi fantastici mescolandoli con suggestioni noir e western, quelli alla Sergio Leone per intenderci, oltre che con richiami al cinema di Akira Kurosawa nella sua epicità.
Il mondo della saga de La prima legge è un universo di guerre, di vita sui campi di battaglia, di atmosfere dove la magia non esiste quasi e tutto sembra molto vicino a certe realtà non certo fantastiche: dopo una saga in vari libri, Joe Abercrombie racconta una vicenda a se stante in Red Contry, uscito per Gargoyle come già i libri precedenti.
In un mondo dilaniato da guerre intestine, dove l’Impero opprime il Sud, l’Unione deve sedare una ribellione interna e i mercenari sono pronti a combattere per il migliore offerente, mentre gli Spettri, popolo indigeno, non mancano di ribellarsi ai soprusi dei dominatori, ci sono isole dove si crede di poter vivere tranquillamente, come le Terre Attigue, dove vive Shy, giovane contadina.
Dopo il rapimento del fratellino e sorellina minori, Shy parte per ritrovarli, come faceva John Wayne nel classico Sentieri selvaggi di John Ford, percorrendo le strade delle Terre Remote, in un’avventura on the road picaresca dove si trovano tante suggestioni, dal western al Brancaleone di Monicelli passando per la fiaba e il romanzo realista, tra incontri con mercenari, cercatori d’oro, mandriani, attacchi, duelli, faide, per arrivare poi alla destinazione finale.
Red County è una metafora dell’epoca della Guerra civile americana, anche nei nomi dei contendenti, oltre che dell’epopea western, che tanto epopea non fu visto che portò alla devastazione di un territorio e al genocidio di un popolo, ma questa è solo una chiave di lettura. Un universo spietato e avvincente, dove non esistono buoni e cattivi assoluti (un po’ come nei film di Sergio Leone, ma anche in storie come Gli spietati, Deadwood e Hell on Wheels), con al centro un personaggio femminile finalmente diverso da certi archetipi diventati stereotipi del genere fantastico, tra sacerdotesse, guerriere, streghe e fanciulle in pericolo.
Nel libro ci sono riferimenti alle storie precedenti della saga di Abercrombie, eventi e personaggi, ma Red Country è godibilissimo anche come stand alone, ed è un libro che senz’altro piace agli amanti del fantasy, soprattutto a chi cerca storie nuove, ma anche a chi è digiuno del genere e magari non è nemmeno un grande stimatore, ma che ama sperimentazioni, innovazione, tematiche coraggiose trattate con il filtro della fantasia.
Paragonare Joe Abercrombie a George R.R. Martin risulta un po’ superfluo, perché sono autori diversi, capaci di prendere un genere e stravolgerlo, spogliandolo da luoghi comuni e trame che tornano, per creare qualcosa di nuovo. Un libro da leggere e che non lascia indifferente chiunque ami la buona letteratura, in qualunque genere la si voglia incasellare, sempre che questo abbia ancora senso.
Joe Abercrombie è nato nel 1974 a Lancaster (Uk). Sin da studente di Psicologia presso l’Università di Manchester, pensa di scrivereuna saga fantasy dal solido impianto epico-guerresco e ne inizia la stesura. Trasferitosi a Londra per lavorare come montatore freelance e produttore di format televisivi, termina di scrivere il primo episodio, Il Richiamo delle spade, la cui pubblicazione gli vale la candidatura al prestigioso Premio John Campbell. Seguono Non prima che siano impiccati e L’ultima Ragione dei Re. La trilogia – intitolata “La Prima Legge”– viene tradotta in diversi Paesi ed è pubblicata in Italia da Gargoyle. Il suo grandioso successo è confermato dagli stand-alone Il sapore della vendetta, The Heroese Red Country (sempre disponibili per i tipi di Gargoyle). È in corso di pubblicazione la serie young-adult “La trilogia del mare infranto”, di cui è da poco uscito in Italia Il mezzo re per Mondadori.
Abercrombie è fra gli autori della serie della BBC “Worlds of Fantasy”, insieme a China Miéville, Michael Moorcock e al compianto Terry Pratchett.
www.joeabercrombie.com
Tag: Elena Romanello
19 marzo 2015 alle 15:25 |
[…] :: Red Country, Joe Abercrombie (Gargoyle Books, 2015) a cura di Elena Romanello | Liberi di scriver…. […]