Noi è la storia di un matrimonio. Connie e Douglas sono sposati da venticinque anni. Douglas è un biochimico, tutto lavoro, razionalità e precisione. Connie un’artista, impulsiva ed irrazionale. Si sono conosciuti a una cena a casa della sorella di Douglas. Si sono innamorati, amati e sposati. Hanno avuto un figlio, Albert, che ora si sta preparando per lasciare la casa di famiglia e trasferirsi al college. Il loro è un matrimonio felice, o almeno è quello che ha sempre pensato Douglas fino a quando, in piena notte, Connie lo sveglia per dirgli che il loro matrimonio è giunto al capolinea e che crede che lo lascerà. Inutile dire che da quell’istante la vita di Douglas non sarà più la stessa.
Sperando di far cambiare idea alla moglie, Douglas accetterà di partire con Connie e Albie per un’ultima vacanza di famiglia. Una vacanza insolita: un Grand Tour delle maggiori città europee, simile a quello che intraprendevano i giovani del Settecento prima di entrare nel mondo degli adulti. Douglas organizza il viaggio minuziosamente: una rigida tabella di marcia fatta di orari dei treni, prenotazioni, cartine, visite ai musei. Non vuole lasciare nulla al caso. Ha due settimane per riconquistare la moglie e vuole che tutto vada per il meglio. Deve far cambiare idea a Connie, farle capire che il loro matrimonio non è al capolinea solo perché Albie lascerà la loro casa. Deve riuscire a convincerla che possono incominciare una “nuova” vita insieme.
Purtroppo però il viaggio si rivelerà fallimentare fin dai suoi primi istanti. Connie e soprattutto Albie faticano a “sottostare” alla tabella di marcia di Douglas. Battibecchi e litigi sembrano essere all’ordine del giorno. Tutto poi andrà in pezzi quando Albie scapperà lasciando soli Connie e Douglas. Connie deciderà di ritornare a casa , Douglas invece si lancerà alla ricerca del figlio girando mezza Europa. In questa sua ricerca Douglas avrà modo di riflettere sul proprio matrimonio e tra continui sbalzi tra passato e presente capiremo che quello tra Connie e Douglas non era per nulla un matrimonio perfetto e che Connie non è l’unica persona che Douglas dovrà riconquistare.
Noi sono Douglas e Connie. Ma Noi sono anche Douglas e Albie: un padre che nonostante tutti i suoi sforzi non riesce ad essere amato dal figlio come lo è la madre e un figlio che si sente incompreso, sminuito e deludente agli occhi del padre.
Noi è un libro che si vorrebbe leggere tutto d’un fiato. Sin dalla prime righe ti avvolge, ti catapulta nell’universo di Douglas, nella sua vita con Connie e Albie. Pagina dopo pagina, città dopo città, ricordo dopo ricordo il lettore accompagnerà Douglas attraverso l’Europa ma soprattutto attraverso la presa di coscienza dell’imperfezione del proprio matrimonio e dei propri errori come padre.
Se, quando ci si allontana per qualche motivo dalle sue pagine, la mente rimane sempre lì, coi suoi personaggi, con la sua storia, allora per me significa che quello è un buon libro, un libro che merita di esser letto. E Noi lo è. Traduzione di Massimo Ortelio
David Nicholls ha lavorato a lungo con la BBC realizzando adattamenti shakespeariani e numerose serie di successo, premiate con due nomination per i BAFTA Awards. Tra i suoi romanzi Le domande di Brian (BEAT 2011), Il sostituto (BEAT 2012) e Un giorno (Neri Pozza 2010), da cui è stato tratto un celebre film diretto da Lone Scherfig, con Anne Hathaway e Jim Sturgess. http://www.davidnichollswriter.com/
Tag: Michela Bortoletto
Rispondi