Marcello Simoni ci ha abituato ad avvincenti romanzi storici nei quali il giallo, il thriller, e il mistery si mescolano alla perfezione. Tutto questo torna unito alla storia dell’arte nella nuova saga -Codice Millenarius- che in questo primo episodio, intitolato L’abbazia dei cento peccati, mette subito sotto pressione il protagonista Maynard de Rocheblanche. L’uomo è sopravvissuto per miracolo ad una disfatta militare dalla quale oltre ad aver avuta salva la vita, ha ricevuto in dono una piccola pergamena. Il documento, del quale il nuovo eroe è invitato a non dire nulla, è un antico scritto che contiene dei riferimenti ad un’importante e preziosa reliquia, nota con il nome di Lapis exilii. Cardinali, principi e molte altre persone sono interessati a possedere il misterioso documento e l’eroico Maynard dovrà scappare per proteggere la pergamena e il segreto che essa contiene. Un viaggio lungo, che porterà il nobile – d’animo e di casato- protagonista de L’abbazia dei cento peccati prima a Reims, dalla sorella Eudeline badessa del convento di Sainte-Balsamie e poi in Italia, a Pomposa. Qui Maynard incontrerà alcune persone – padre Andrea e l’artista Gualtiero de’ Bruni – che un po’ alla volta lo aiuteranno a scoprire il mistero aleggiante attorno all’enigmatica reliquia, conosciuta a fondo dal monaco deforme Facio da Malaspina. La nuova narrazione epica creata da Simoni è ambientata nel Trecento, per la precisione in un tardo Medioevo turbolento nel quale non mancano crisi politiche scatenate da guerre lunghe un secolo, carestie e malattie pestilenziali che decimano il genere umano. In questo universo, dove tutto sembra andar a rotoli, agiscono i personaggi–uomini e donne- che hanno una psicologia e un animo ricchi di emozioni e sentimenti contrastanti. Le vite di ognuno di loro sono spesso caratterizzate da supplizi, da traumi del passato che riaffiorano nel presente come nel caso di Eudeline, la sorella del protagonista che ha avuto un rapporto non facile con il proprio padre. Altro tema trattato dal Simoni sono la competizione e il conflitto generazionale tra genitori e figli, come quello che affligge il giovane pittore Gualtiero de’ Bruni in lotta con il padre per gli affreschi da realizzare nell’abbazia di Pomposa. L’abbazia dei cento peccati è l’inizio di un avventuroso viaggio nel quale tra un combattimento e l’altro; tra interpretazioni di scritti e dipinti; tra intrighi politici e rocamboleschi inseguimenti, Maynard de Rochemblanche porterà i lettori alla scoperta di un mondo lontano. Un passato dove l’amicizia, l’amore, l’ossessione per il potere, l’odio e la voglia di giustizia si intrecceranno alla Storia e alla storia dell’arte per dare animo ad una vicenda nella quale fiction narrativa e realtà si mescolano alla perfezione in un crescendo di suspense che lascia il lettore, appassionato del genere o neofita, con il fiato sospeso dalla prima all’ultima pagina.
Marcello Simoni nato a Comacchio, è un ex archeologo, laureato in Lettere che svolge attualmente il lavoro di bibliotecario. Ha pubblicato diversi saggi storici, ha partecipato all’antologia 365 racconti horror per un anno, a cura di Franco Forte (2011). Altri suoi racconti sono usciti per la rivista letteraria «Writers Magazine Italia». Con Il mercante di libri maledetti (Newton Compton 2011), il suo primo romanzo, ha vinto il Premio Bancarella. Nel 2012 sempre con Newton Compton ha pubblicato La biblioteca perduta dell’alchimista, nel 2013 Il labirinto ai confini del mondo e L’isola dei monaci senza nome nel 2014 L‘abbazia dei cento peccati.
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