Ciao Mykle. Grazie per aver accettato la mia intervista e benvenuto su Liberidiscrivere. Raccontaci qualcosa di te. Chi è Mykle Hansen? Punti di forza e di debolezza.
Ciao Giulia! Sono Mykle Hansen, qualcuno mi ritiene un bugiardo. Sono alto dodici metri e sono coperto interamente da gattini. Quando rido, le automobili esplodono. D’altra parte, sono anche allergico al denaro.
Raccontaci qualcosa del tuo background, dei tuoi studi, della tua infanzia.
La mia infanzia è stata una fregatura. I miei genitori si sono separati, così ho vissuto con mia madre in un posacenere di tre stanze. Mia mamma fumava 1000 sigarette al giorno, ed era sempre preoccupata per i soldi. Ero uno studente terribile così ho abbandonato l’università per lavorare nel settore industriale. Tutto quello che so, l’ ho imparato da solo.
Quando hai capito che avresti voluto fare lo scrittore?
Mia madre aveva una macchina da scrivere veramente bella, e quando avevo tre o quattro anni ho cominciato a scriverci su solo per sentire il ritmo del suono dei tasti.
Quali sono le qualità tipiche di un buon scrittore?
E’ importante non imitare troppo gli uni gli altri . Uno scrittore veramente bravo dovrebbe avere una serie di qualità completamente diverse rispetto ad altri bravi scrittori. Prendete me per esempio: la mia pelle si illumina al buio, e sono coperto di vagine. Nessun altro scrittore vivente può dire questo. Inoltre uno scrittore per migliorare deve avere un forte ego e credere in se stesso, pur possedendo l’umiltà sufficiente per riconoscere i propri errori.
In poche parole: cos’è la Bizarro fiction? Puoi dirci i nomi di alcuni degli autori principali di questa corrente?
Bizarro è un genere di fiction per le persone che sono stanche della fiction tradizionale. L’obbiettivo dei Bizarro è quello di provocare una reazione, di evitare cliché, e di esplorare la follia. Molti considerano Carlton Mellick III il padre del movimento, insieme a Jeremy Robert Johnson, Kevin Donihe, Gina Rinalli, e alcuni altri. Bizarro è una grande famiglia – si ricevono un sacco di regali a Natale. Oggi ci sono decine di autori interessanti. Caris O’Malley e Cameron Pierce, per esempio, sono giovani scrittori davvero impressionanti che sembra migliorino ad ogni nuova storia.
Vuoi descriverci una tua tipica giornata di lavoro?
Bevo un bel caffè forte e scrivo tutta la mattina, poi la sera leggo fino a quando ho sonno. Cucino la cena per la mia famiglia alle sei. Il mercoledì pomeriggio lotto con alligatori vivi.
Missione in Alaska è un pazzo, pazzo libro. Cosa ti ha spinto a scriverlo? Qual è stato il punto di partenza nel processo di scrittura?
Un grave mal di schiena. A quel tempo, non potevo nemmeno scrivere, perché non potevo sopportare di stare seduto su una sedia. Alla fine ho inventato una sorta di piano-scrivania, e ho cominciato a scrivere ogni mattina mentre stavo sdraiato sulla schiena. La storia di un uomo bloccato sotto la sua vettura è ovviamente correlata a questo, ma quel pensiero non mi è mai venuto in mente in quel momento. Stavo solo cercando di raccogliere tutte le frustrazioni della mia vita: la mia salute, il mio paese, lo stato del mio mondo. Ero arrabbiato, e avevo bisogno di ridere. Marv Pushkin ha risolto il mio problema.
Puoi parlarci un po’ del tuo protagonista, Marv Pushkin, un vero bastardo e di come la storia ha inizio?
Marv è un pastiche di tutti i generi di persone che mi danno fastidio. Ma poiché sono una Bilancia, cerco sempre di vedere le cose dalla parte del mio avversario in ogni argomento. Quindi, in ogni capitolo ho cercato di simpatizzare con pareri o idee che normalmente mi offendono: il razzismo, il sessismo, l’industrialismo, l’avidità, l’egocentrismo, l’ arroganza, e così via.
La società americana è così negativa o Marv Pushkin è una sorta di assurda esagerazione. Sei ottimista?
Non c’è un solo giudizio sull’ America. Sarebbe come se un pesce desse lezioni sull’acqua. Il nostro governo è stato gravemente danneggiato da decenni di corruzione, e alcuni miliardari stanno lavorando duramente per erodere tutti i progressi sociali del secolo scorso. Ma l’America è ancora molto viva, vivace, piena di possibilità. Invito tutti i disperati, la gente oppressa del mondo a venire in America e ad aiutarci a risolvere il problema.
Ma il vero protagonista è l’orso. Qual è il suo ruolo nel libro?
E’un modo di vedere le cose: Mister Orso rappresenta il mondo naturale, l’ambiente, e Marv Pushkin è il suo contraltare, rappresenta tutte le azioni umane distruttive che minacciano il mondo naturale: la deforestazione, l’inquinamento, lo sfruttamento e il sovraffollamento.
Se Hollywood chiamasse, chi vedresti bene nella parte di Marv?
Morton Downey Jr., di sicuro. O Marcello Mastroianni, se solo fosse ancora vivo. John Goodman nella parte dell’orso.
Qual è stata la parte più laboriosa durante la scrittura?
In realtà, Missione in Alaska è stato il libro più semplice che abbia mai scritto. Sono stato preso da un’ ondata di ispirazione e che mi ha trasportato a riva. Naturalmente le revisioni hanno preso tempo, ma mi sono goduto ogni singolo momento.
Quali sono i tuoi autori preferiti contemporanea? Parlami delle tue influenze letterarie.
Ho appena scoperto Sam Lipsyte e sto leggendo tutto ciò che ha scritto. Mi piacciono gli scrittori, come lui, che capiscono la poesia e la usano per scrivere in prosa. Mi piace la sua bellissima lingua, ma non per se stessa. Joy Williams è un altro grande scrittore del genere. Sono anche molto appassionato della generazione appena precedente alla mia: Martin Amis, Jim Thompson, Raymond Chandler, Donald Barthelme… Sono piuttosto ignorante per quanto riguarda i classici, ma mi piace moltissimo Moby Dick.
Pensi che i critici abbiano influenzato il tuo lavoro?
La “critica” nel senso accademico del termine non ha grande spazio nel mio paese. Ho letto un sacco di critica sociale in riviste come “N +1” o “The Baffler”, ma non voglio essere troppo analitico, o addirittura consapevole del modo in cui la mia scrittura funziona. Ho fiducia nell’istinto.
Scrivi anche racconti o solo romanzi?
I racconti sono la mia forma letteraria preferita! La mia prima collezione di racconti, Eyeheart everything, è stata appena ripubblicata dopo dieci anni, e ho un’ altra raccolta di prossima uscita. E’ piena di storie divertenti sulla morte.
Cosa stai leggendo in questo momento?
Party Like It’s 1984 è una interessante raccolta di racconti brevi in inglese di scrittori della Cina contemporanea. Sono circa a metà. La prima storia, The Devoured Man di Josh Stenberg, è un vero gioiello.
Ti piace fare tour promozionali? Raccontaci qualcosa di divertente accaduto durante questi incontri.
Amo leggere ed esibirmi, e quando Missione in Alaska uscì per la prima volta ideai una performance promozionale in cui mi battevo con un orso vivo sul palco. L’orso suonò anche canzoni d’amore con la chitarra, mentre io davo corso ad una proiezione di diapositive su vari orsi reali e immaginari del Nord America. E’stato un grande successo, anche se girare gli USA con un orso nella mia macchina è stata un esperienza unica che non ripeterò.
Verrai in Italia per presentare i tuoi romanzi?
Certamente l’Italia è un paese bellissimo! Ma non sono sicuro di come superare la barriera linguistica. Avrei bisogno di un traduttore, o forse potrei insegnare all’orso a fare il mimo.
Quando uscirà in Italia il tuo prossimo libro?
E ‘troppo presto per dirlo, dobbiamo vedere come va questo. Pubblicare un libro è un affare rischioso. Siete pregati di acquistare tutti i miei libri. Se li avete già comprati, siete pregati di acquistarli di nuovo. Acquistate molte copie. Spendete tutti i vostri soldi nel loro acquisto. Grazie.
A Marco Vicentini, il boss di Meridiano Zero, il tuo editore italiano, piace molto il tuo libro. Come vi siete conosciuti?
Non ci siamo ancora incontrati. Per quanto suoni poco affascinante, mi ha trovato su Facebook. Come ha trovato il mio primo libro è una domanda che devi fare a lui. Abbiamo solo avuto uno scambio di lettere finora. Ma penso che abbia fatto un ottimo lavoro con la progettazione del libro, e la traduzione sembra funzionare perché un sacco di fans italiani mi contattano online. (Fans Ciao!)
Parlaci del rapporto con i tuoi lettori?
C’è un piccolo campo di fronte a casa mia pieno di miei lettori. Aspettano fuori per giorni con le loro macchine fotografiche e i loro binocoli, sperando di intravedermi. Mia moglie gli porta tè e popcorn al mattino, ma ogni volta che provo a parlare con loro si comportano in modo così strano – si inginocchiano, mi baciano i piedi, mi porgono i loro bambini, piangono e così via – ed io non so cosa dire. Lo trovo molto imbarazzante. Così li saluto di tanto in tanto dalla finestra, o altrimenti provo ad ignorarli.
Come possono mettersi in contatto con te?
Online, tramite Facebook, o sul mio sito web mykle.com . (Per favore, andate via dal campo davanti al mio cortile).
Infine, la domanda inevitabile. Stai attualmente lavorando ad un nuovo romanzo? Eventuali altri progetti?
Troppi progetti, sempre. Sto scrivendo un romanzo su un unicorno gay, e sto finendo le modifiche ad una raccolta di racconti, poi sto scrivendo un insieme di saggi sui modi in cui i morti possano fornire un vantaggio economico a favore dei vivi. C’è anche una biografia che spero di iniziare presto, se riesco a ottenere l’accesso a determinati documenti, e alcuni progetti per Hollywood e sono in pauroso ritardo. L’arte è bella, ma c’è dietro un sacco di lavoro da fare.
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