:: Recensione de “La città del sesso” di Leonardo Palmisano a cura di Valentino G. Colapinto

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palmisanoLa città del sesso. Dominazioni e prostituzioni fra immagine e corpo” di Leonardo Palmisano: 128 pp. ill. e rilegato, prezzo di copertina 15,00€, disponibile anche in formato epub a soli 2,99€ [CaratteriMobili, 2010].
 
Leonardo Palmisano(Bari, 1974), sociologo ed etnografo nonché romanziere (Trentaquattro, Il Grillo Editore 2010), è l’autore di un’indagine senza veli su un fenomeno oggi più che mai attuale: la prostituzione.
Il campo di ricerca è ristretto alla città di Bari, ultimamente al centro delle cronache per vicende di escort e scandali assortiti.
La città del sesso” è frutto di un grande lavoro di ricerca sul campo, che ha portato Palmisano a intervistare oltre cinquanta persone tra professioniste della prostituzione, protettori o clienti, di cui vengono riportati molti stralci.
Le prostitute sono divise per aree geografiche omogenee tra nigeriane, rumene-albanesi e sudamericane. Ne esce fuori uno spaccato crudo, privo di ogni malinteso pudore o romanticismo, che ci mostra la prostituzione per quello che è, ossia riduzione in schiavitù di esseri umani, la cui carne viene mercificata da sfruttatori senza scrupoli e clienti incapaci di una vita affettiva e sessuale soddisfacente.
Tra tutte le nigeriane sembrano trovarsi sul gradino più basso del mercato, sottoposte a ogni genere di abusi e spesso soggiogate anche psicologicamente dalla magia tribale delle “madame” (le protettrici, a loro volta ex prostitute, cui spetta fino al 60% dei guadagni).
A spingerle, come sempre, la miseria e il miraggio di un lavoro onesto e ben retribuito. Ma spesso sono le stesse famiglie a vendere le proprie figlie pur di sopravvivere.
Dopo un viaggio infernale, che prevede una sosta di parecchi mesi nei campi di lavoro forzato della Libia, quando le sventurate approdano in Italia, scoprono che la realtà è molto diversa dai loro sogni. Le aspetta una vita durissima, in cui il poco tempo libero viene impiegato essenzialmente per riposarsi, e priva di ogni integrazione nel tessuto sociale della città, in cui restano corpi alieni.
Sembrano più smaliziate, invece, le prostitute dell’est europeo, ben consapevoli di quello cui vanno incontro quando si trasferiscono in Italia, eppure spesso costrette a questo passo dai debiti familiari, da cui non di rado è impossibile affrancarsi, a causa di tassi usurai che non lasciano scampo.
Palmisano analizza anche il discusso mondo della prostituzione dell’alto bordo, in cui non è raro imbattersi in ragazze che esercitano la libera professione, affittando coi propri risparmi un appartamento in centro e procurandosi i clienti grazie ad annunci pubblicati sui giornali e sulla rete. Qui i prezzi salgono esponenzialmente ed è realmente possibile per una professionista accumulare finalmente un piccolo capitale, ma non ci si lasci ingannare. Dietro ogni escort c’è sempre una vita traumatica, spesso tragica, che ha costretto in un modo o nell’altro queste ragazze a scegliere un simile mestiere.
L’autore passa quindi ad analizzare il funzionamento del mercato del sesso, strettamente correlato a quello della droga (cocaina soprattutto). Figura chiave è diventata quella del ragazzo di buona famiglia ma con qualche vizietto di troppo, che per sdebitarsi si ritrova a fare da intermediario tra clienti danarosi e clan malavitosi, permettendo a questi ultimi di infiltrarsi in ambienti altrimenti inaccessibili.
L’indagine si conclude con un’interessante riflessione sull’influsso della pornografia online sui modelli di consumo della prostituzione.
Impreziosito dalla prefazione del noto semiologo Omar Calabrese e da un saggio finale del ricercatore di storia dell’arte Christian Caliandro, il libro di Palmisano unisce al rigore scientifico la scorrevolezza dell’inchiesta giornalistica, senza dimenticare l’ottima cura dei particolari e della veste grafica, cui Caratteri Mobili ci ha abituato.
 
Valentino G. Colapinto

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