:: Recensione di L’altare dell’Eden di James Rollins a cura di Giulietta Iannone

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L'altare dell'Eden di James RollinsPer gli amanti dei romanzi di avventura la scomparsa improvvisa di Michael Crichton è stata sicuramente una grave perdita o almeno lo è stata per me e quindi è stato naturale guardarmi intorno nel panorama letterario non proprio amplissimo del genere e un nome si è fatto strada forse più degli altri, quello di James Rollins. Un autore che è stato accostato anche a Clive Cussler, Wilbur Smith e Matthew Reilly ma a mio avviso più simile a Crichton tanto da essere sicuramente un suo degno erede sia per stile sia per quella sua tendenza a corredare le parti più di fantascienza con dati, tabelle, reali e scientificamente attendibili capaci di creare una realtà parallela a volte solo precorritrice dei tempi.
Forse inizialmente Rollins ha raggiunto una certa notorietà grazie all’adattamento letterario del film Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo, ma in realtà è stato capace di creare decine di romanzi avventurosi pieni di quel mix tra esotico e fantastico che caratterizzano il suo stile condito da una punta di originalità che lo differenzia dai suoi colleghi magari anche più famosi pensiamo solo ad Amazzonia a mio avviso uno dei suoi libri migliori.
Il mese scorso la Casa Editrice Nord, che ha pubblicato di quest’autore già diversi titoli tra cui l’intera serie Sigma Force  La mappa di pietra, L’ordine del sole nero, Il marchio di giuda, La città sepolta, L’ultimo oracolo e La chiave dell’apocalisse ha pubblicato L’altare dell’Eden romanzo stand-alone che vede protagonisti un’ intrepida veterinaria Lorna Polk e un ruvido e  brusco agente della Border Patrol di New Orleans Jack Menard destinati a rincontrarsi dopo anni e ad unire le loro forze per seguire un’ indagine altamente pericolosa sulle tracce di una fantomatica organizzazione clandestina che attraverso la manipolazione genetica cerca di costruire l’arma perfetta.
Tutto ha inizio a Baghdad nei pressi dell’antica Babilonia, un giorno di aprile del 2003. Due ragazzini irakeni si aggirano tra le rovine dello zoo cittadino in cerca di cibo. Anche rubare un osso avanzato al pasto di un leone per farci un brodo è un modo per combattere la fame. Ma l’arrivo di alcuni uomini armati li spinge a nascondersi spaventati dietro un muretto di calcestruzzo e dalla loro postazione assistono ad uno strano ritrovamento.
Uno degli uomini emerge dai sotterranei sotto lo zoo, sede di un laboratorio segreto dove si testano armi biologiche, con una grossa valigia di metallo. Al suo interno una serie di uova bianche contenenti degli embrioni ancora vivi. Prima di riuscire a fare piazza pulita del laboratorio uno dei ragazzini viene scoperto e un attimo prima di venir ucciso una sagoma grossa e scura scivola fuori dal laboratorio e assale l’uomo armato che lo tiene sotto tiro. Una bestia terrificante, nei cui occhi feroci brilla una scaltra intelligenza umana, uno degli ultimi esemplari di un esperimento che mina a sovvertire le leggi del creato.
L’azione poi si sposta anni dopo negli Stati Uniti. Un vecchio peschereccio arenato sulla spiaggia viene rinvenuto nel delta del fiume Mississippi, una zona di confine nascondiglio ideale per contrabbandieri e trafficanti che approfittavano degli uragani per introdurre negli Stati Uniti droga, armi e anche esseri umani. Al suo interno gli unici superstiti: strani animali esotici deformi che soprattutto attirano l’attenzione perché sono dotati di una strana intelligenza decisamente superiore agli standard delle loro razze.
Jack Menard incaricato di seguire le indagini chiama immediatamente in aiuto la dottoressa Polk che subito intuisce che quelle anomalie non sono affatto naturali e che quegli animali non sono nient’altro che cavie di qualche azzardato esperimento genetico. Prima di essere riusciti a mettere in salvo tutti gli animali il peschereccio esplode portandosi con se la maggior parte dei suoi segreti. Alcuni esemplari riescono ad essere portati al Centro in cui la Polk lavora per accertamenti, ma uno degli animali un gigantesco giaguaro con i denti a sciabola geneticamente modificato è in libertà per le paludi intorno a  New Orleans e inizia a seminare vittime.
Jack e Lorna superando le loro personali incomprensioni si alleano e si mettono all’inseguimento del pericoloso animale. E’ l’inizio di un’ avventura entusiasmante tra colpi di scena, suspence, dubbi morali e raccapriccianti esperimenti scientifici. Rollins tratta temi di attualità con una competenza frutto del suo notevole bagaglio culturale e scientifico e del suo autentico amore per la natura e gli animali, ricordiamo per molti anni ha svolto con successo la professione di veterinario prima di dedicarsi alla scrittura. E’ piuttosto abile nel creare e innescare una crescente tensione narrativa che come negli antichi romanzi a puntate alla fine di ogni capitolo crea aspettative e curiosità.
La trama è ben strutturata, originale, logica, capace di rendere credibili anche gli aspetti più fantascientifici sempre tratti da spunti reali, e alla fine del libro dedica alcune pagine intitolate Verità e finzione in cui segnala la line di demarcazione tra questi due estremi. Un’ ottima qualità del romanzo è la capacità dell’autore di creare un’ ambientazione davvero realistica, mi è piaciuta molto la parte svolta nelle paludi della Louisiana descritte rispettando i vari ecosistemi, descrivendo la vera fauna e vegetazione che si trova in quei luoghi. Poi movimentate e  vivaci le scene di azione che si susseguono in tutta la narrazione rendendo la storia la trama ideale per un film d’azione. I personaggi sono realistici e caratterizzati efficacemente.
L’inevitabile love story tra i due protagonisti può apparire priva di originalità ma è davvero sfumata e più che altro atta a creare un ammorbidimento sulla tensione narrativa a volte creata anche con spunti spiccatamente horror. Se devo essere sincera un po’ di inquietudine a dire il vero me l’ ha messa questo romanzo e soprattutto mi ha fatto pensare a quanti laboratori clandestini esistono realmente dove si portano avanti esperimenti proibiti dalla legge e anche eseguiti su cavie umane, il pensiero agli esperimenti nazisti svolti dai vari dottor Mengele non può che fare capolino. Certo è un libro di intrattenimento ma ci sono anche alcuni spunti su cui riflettere. Sicuramente consigliato.

L’altare dell’Eden di James Rollins, Editrice Nord, Collana Narrativa Nord, Traduzione di Enrica Budetta, Titolo originale dell’opera  Altar of Eden, 2011, 440 pagine, rilegato, Prezzo di copertina Euro 19, 60.

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