NON FARE LA COSA GIUSTA-di Alessandro Berselli- Perdisapop 15,euro
Stefano Di Marino
C’è qualcosa di ognuno di noi in Claudio Roveri come c’era sicuramente qualcosa di Luca Parmeggiani in ognuno di noi. Dunque tutti kattivi? Parrebbe di sì, se non ci fosse comunque una luce che se non giustifica almeno ci fa fare il tifo per i personaggi di Alessandro Berselli giunto con Non fare la cosa giusta a una piena maturità di narratore sia sotto il profilo contenutistico che stilistico. Finalmente non è un romanzo che si traveste da noir. E' una storia. C’è morte, ci sono tradimenti, ci sono persone (molto) cattive ma questo accade in tantissimi romanzi senza che per venderli si debba per forza attaccargli un’etichetta. L’interesse di Berselli è quello di raccontare un disagio, portato più o meno consapevolmente dal protagonista alle estreme conseguenze. Una narrazione impeccabile, due parti che si fondono come nel simbolo Yin e Yang con ciascuna una fettina dell’altra. Claudio Roveri conduce una vita apparentemente di successo. Invece cova disagio e desiderio di rivalsa. Un cattivo maestro gli indica una strada che, però, crediamo avrebbe imboccato ugualmente. E quando la mancata risposta a una telefonata lo proietta in una voragine reagisce con ferocia. Soprattutto verso se stesso. Resta una domanda: se avesse risposto a quella maledetta telefonata sarebbe cambiato qualcosa? Io credo di no… Il male è lì,che aspetta nel buio come in una giornata di sole. Per quanto uno faccia c’è sempre un diavolo che ti tira giù dalla montagna. Grande Ale!
Rispondi