‘Okay. Niente panico. Ho la situazione sotto controllo. Sono io, Rebecca Brandon (nata Bloomwood), l'adulta. Non la mia bambina di due anni. Il problema è che non so bene se lei se ne renda conto. "Minnie, tesoro, dammi il pony." Cercò di assumere un tono pacato deciso, come quello che ha Tata Sue in televisione.’
Una delle prime scene raccontate dall'autrice, giunta al sesto capitolo delle divertenti vicende di Becky Bloomwood, l’inimitabile e ormai leggendaria shopaholic famosa in tutto il mondo per le sue strampalate avventure tra centri commerciali, carte di credito, debiti ed esilaranti trovate che la salvano sempre ad un passo dall’inevitabile caduta libera nel baratro finanziario in cui riesce a catapultarsi in ogni episodio, fa il verso alle precedenti peripezie, richiamando l'apertura del primo episodio di questa saga moderna e divertente, tutta al femminile. Ma questa volta non è solo la bizzarra protagonista a creare pasticci, ad essere al centro di situazioni imbarazzanti e a stupire il lettore suscitando il sorriso, ma la sua piccola figlia di due anni che, nemmeno a dirlo, sembra aver ereditato dalla mamma l'amore per l'acquisto e la passione per i guai. Questo romanzo, come i precedenti cinque, è un inno al buonumore, una cordiale presa in giro che coinvolge un po' tutte le donne di oggi, fatalmente attratte dalle shopping, sbadate, forse ingenue ma in fondo sognatrici e generose, alle prese con le sfide della vita quotidiana, con la creazione di una famiglia, con l'amore e le difficoltà economiche. I critici possono anche storcere il naso, ma se pensate, come la sottoscritta, che la lettura debba essere anche uno svago, questo libro, come tutte le altre opere di Sophie Kinsella, è un garbato capolavoro di umorismo, una creazione leggera ma intelligente, che regala alle lettrici l'opportunità di ridere sui piccoli difetti comuni quasi tutte le donne, filtrandoli attraverso la sconcertante, vulcanica ed inattesa personalità della protagonista. Confermando la tendenza già mostrata nella sua penultima opera edita in Italia da Mondadori, ‘La ragazza fantasma’ (2009), l'autrice posa il suo sguardo anche sulle difficoltà emotive ed affettive delle famiglie moderne, raccontando con delicatezza i contrasti generazionali, le tensioni tra genitori e figli che non riescono a riconciliare un passato di separazione e mostrando una particolare predisposizione a suscitare il desiderio di un'armonia familiare del tutto moderna e sfrondata dalla retorica, ma pervasa da buoni sentimenti. Non si tratta di un libro imperdibile, ma questa è un'opera che non inganna il lettore, che è scritta per far sorridere ed intrattenere, obbiettivo che centra pienamente, presentandosi come un prodotto perfettamente confezionato, di qualità, di certo adatto per chi voglia prendersi una pausa e liberare la mente senza abbandonare un pizzico di autoironia.
11 settembre 2010 alle 6:33 |
Trovo che anche "I love mini shopping" sia uno dei libri assolutamente imperdibili della Kinsella! Sia per chi ha seguito dall'inizio le esileranti e complicate avventure di Bex, sia per chi ama il genere chick lit o anche per chi vuole un momento di puro divertentissimo svago…