Recensione di “Con la china in testa. Fumetto e memoria culturale. Per una lettura di Maus e Palestina” di Cristina Greco

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chinaPresentiamo ai lettori di Liberidiscrivere “Con la china in testa. Fumetto e memoria culturale. Per una lettura di Maus e Palestina” un saggio davvero interessante edito dalla Libreriauniversitaria.it della studiosa Cristina Greco che attualmente collabora con la Facoltà di Scienze della Comunicazione presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” e con la cattedra di Semiotica dove è tutor dell’area di ricerca sul fumetto e sul cinema di animazione. Attraverso l’analisi semiotica dei capolavori di Art Spiegelman e Joe Sacco, Maus che racconta la Shoa e Palestina che parla del conflitto arabo-israeliano, la Greco si sofferma sul fatto che il fumetto quando diventa graphic novel oltre ad affermarsi come vera e propria opera d’arte può raccontare un evento drammatico diventando un vero e proprio canale di rivalorizzazione della memoria culturale. Sfatando il preconcetto che il fumetto sia solo uno strumento di svago e di intrattenimento, è evidente che la portata di riflessione e approfondimento che si può raggiungere attraverso la scrittura di un racconto che unisce una parte visuale e una parte discorsiva è notevole. Le immagini e il testo verbale infatti interagendo generano un canale di comunicazione privilegiato che acquista il valore di testimonianza e invita a riflettere su temi seri e profondi che coinvolgono in prima analisi chi ha partecipato agli avvenimenti, ma anche chi si trova ad esserne spettatore. L’ Olocausto, la guerra, attraverso la tecnica del fumetto che non risparmia descrizioni di uccisioni, torture, martiri, ribellioni, prigionie vengono rappresentatati trasmettendo in via privilegiata tutto il carico di dolore e di morte anche se in tutta questa sofferenza non manca mai il discorso ironico che non tende certo a ridicolizzare quegli eventi, ma più che altro a mantenere viva l’attenzione del lettore. Le scelte stilistiche in questi tipi di testi sono principalmente mirate infatti a farne testi accessibili non solo agli appassionati, ma a chiunque si accosti anche per la prima volta al genere rendendo la sua comprensione più immediata e soprattutto con l’obbiettivo primario di ri-svegliare la coscienza del lettore.

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Una Risposta to “Recensione di “Con la china in testa. Fumetto e memoria culturale. Per una lettura di Maus e Palestina” di Cristina Greco”

  1. utente anonimo Says:

    bella recensione e ibro interessante 🙂

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