
Leggere un nuovo libro di Marco Niro, giornalista esperto di comunicazione ambientale, è sempre un viaggio.
Dentro e fuori da noi, da ciò che ci circonda, dalla natura che ci ospita.
In “L’uomo che resta” l’autore ci pone davanti a tre piani temporali di narrazione dove gli esseri viventi sono costretti a fare i conti con il cambiamento. Come ho già detto, dentro e fuori da sé. Saranno in grado di gestirlo? Di averne cura? Oppure preferiranno fuggire per non affrontarlo?
Questo libro è fatto di piccole tracce, di piccole impronte che ci conducono dal Paleolitico al futuro. Di piccoli e grandi gesti arrivati fino a noi ma anche oltre. Gesti capaci di farci aprire le braccia per stringere o di tenderle in avanti con forza per allontanare. Che cosa? Il clima. Un clima attorno al quale ruota la vita. Un clima dapprima glaciale, poi via via sempre più torrido. Un clima che ha bisogno di essere curato ma, da dove iniziare?
Forse da un amore giovanile o da uno scontro fra bene e male oppure ancora da una grotta che aprirà la mente allo stupore. O ancora dalla semplice parola, tramandata da un essere all’altro.
Magari un piccolo uovo nero potrebbe modificare tutto…
L’uomo che resta ha intenzione di proteggere il proprio mondo, di curarlo e di adattarsi. L’uomo che fugge forse non ha capito cosa lo aspetta. O forse sì.
La trama è molto efficace e si sente la passione e la conoscenza dell’autore per le problematiche ambientali. Senza dimenticare la cura nella caratterizzazione dei personaggi e del loro luogo di appartenenza.
Molto interessante la playlist legata a questo libro, ascoltabile attraverso Qr code.
Lettura assolutamente consigliata.
Marco Niro (1978) è giornalista e scrittore. Laureato in scienze della comunicazione, ha collaborato con varie testate giornalistiche e oggi, oltre a scrivere, si occupa di comunicazione ambientale. Ha all’attivo un saggio (Verità e informazione. Critica del giornalismo contemporaneo, Dedalo 2005), due libri per ragazzi (L’avventura di Energino, Erickson 2022; Alice nel Paese delle Tavole Imbandite, Erickson 2024), un romanzo (Il predatore, Bottega Errante 2024) e, con il collettivo di scrittura Tersite Rossi, quattro romanzi (È già sera, tutto è finito, Pendragon 2010; Sinistri, e/o 2012; I Signori della Cenere, Pendragon 2016; Gleba, Pendragon 2019) e due raccolte di racconti (Chroma. Storie degeneri, Les Flâneurs 2022; Pornocidio, Mincione 2023).
Source: omaggio dell’autore.
Tag: Federica Belleri, L'uomo che resta, Les Flâneurs Edizioni, Marco Niro
Lascia un commento