:: SeGreta Garbo La prima diva queer di Stefano Mastrosimone (Love – Compagnia Editoriale Aliberti 2024) a cura di Valentina Demelas

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Pubblicato sotto il marchio Love della Compagnia Editoriale Aliberti, SeGreta Garbo. La prima diva queer di Stefano Mastrosimone offre un ritratto inedito e affascinante di una delle più grandi stelle del cinema mondiale, un’icona senza tempo. Il libro non si limita a raccontare l’ascesa artistica di Greta Garbo, ma ne svela il lato più autentico e rivoluzionario, restituendole il ruolo di pioniera queer in un’epoca che ancora non aveva parole per definirla.

Pagina dopo pagina si va oltre la storia conosciuta dell’attrice, oltre la sua immagine: si scopre e si abbraccia un simbolo di libertà, eleganza, modernità e ribellione. Greta Garbo fumava, guidava, indossava pantaloni e giacche maschili con disinvoltura e parlava di sé stessa al maschile, scardinando le convenzioni di genere già alla fine degli anni Venti. Mastrosimone ricostruisce con precisione e passione il percorso di questa donna straordinaria, nata in una famiglia operaia di Stoccolma nel 1905 e diventata, nel giro di pochi anni, una diva inarrivabile. Il libro segue la sua carriera fulminante: dagli esordi in Svezia alla scoperta da parte del regista Mauritz Stiller, fino alla consacrazione a Hollywood grazie alla casa di produzione cinematografica Metro Goldwyn Mayer, di cui divenne rapidamente l’attrice di punta fra gli anni Venti e gli anni Quaranta.

Oltre alla carriera, il libro illumina la sua complessa vita sentimentale, raccontandola senza morbose curiosità, mostrando la sua inclinazione affettiva al di là delle etichette. Ne emerge un ritratto di donna libera, poco incline ai compromessi e determinata a rimanere padrona della propria esistenza. È proprio nell’indagine della sua identità e della sua immagine pubblica che questa biografia trova il suo punto di forza. L’autore sottolinea come il fascino androgino della Garbo fosse al tempo stesso il segreto del suo successo e la causa di una certa diffidenza da parte dell’industria cinematografica maschilista. Con straordinario anticipo sui tempi, la Garbo incarnò un’idea di genere fluida e un’identità che oggi definiremmo non binaria, anticipando molte battaglie contemporanee.

Un passaggio molto interessante dell’opera è l’analisi delle ragioni del ritiro dalle scene della Divina,avvenuto nel 1941 quando aveva solo 36 anni. Mastrosimone analizza le ragioni di questa scelta: la disillusione nei confronti di Hollywood, il desiderio di sottrarsi alle pressioni dello star-system e il bisogno di autenticità. Dopo due decenni di successi, l’attrice scelse il silenzio, rifiutando offerte milionarie e lasciando dietro di sé un’aura di mistero che alimentò il suo mito.

SeGreta Garbo. La prima diva queer è una biografia avvincente e rigorosa, capace di restituire la Garbo non solo come leggenda del cinema, ma come donna moderna, anticonformista e coraggiosa. Un libro imperdibile per chi vuole riscoprire un’icona che ha sfidato il suo tempo e continua a ispirare ed emozionare ancora oggi.

Stefano Mastrosimone è autore/ideatore di programmi televisivi, ha lavorato con alcuni dei volti più amati della televisione: Fabrizio Frizzi, Lorella Cuccarini, Amadeus, Antonella Clerici, Gerry Scotti, Enrica Bonaccorti, Alberto Castagna e Al Bano. Ha pubblicato i libri: “Una specie di follia” (Aliberti editore, 2010) e “Donne dell’altro mondo”. È ideatore e sceneggiatore dei due film documentario “Conversazioni con Alda Merini” e “Valentina Cortese. L’ultima Diva”.

Source: libro inviato dall’editore, ringraziamo l’ufficio stampa Love – Compagnia Editoriale Aliberti.

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