Twelve è una ragazza all’apparenza come tante altre. Solo all’apparenza perché Twelve è un’orfana di dodici anni. Il nome non deriva dalla sua età, è sempre stata chiamata Twelve, da quando la direttrice dell’orfanotrofio Moser l’ha trovata, il nome infatti deriva dal fatto che è stata la dodicesima orfanella trovata nel suo anno, anno definito Anno Nero perché dal primo gennaio al 31 dicembre gli orfanelli raccolti sono stati settanta.
Come per tutti gli ospiti dell’orfanotrofio e della città intera anche per Twelve è giunto il momento, con il compimento del suo dodicesimo anno di età, di affrontare gli esami di selezione per entrare in una delle diciotto accademie della città che permetteranno di entrare, al loro termine, nel mondo del lavoro.
Twelve supera alla grande la selezione e mentre si sta dirigendo verso l’Accademia di Servizio, quella in cui le hanno fatto credere di essere entrata, viene rapita e portata alla diciannovesima Accademia, l’Accademia dei Ladri. Un’accademia segreta conosciuta solo come una leggenda.
Twelve cerca di scappare, ma le scoperte che fa sono strabilianti…
Un romanzo fantastico che punta a un target di adolescenti, ma in realtà adatto per qualsiasi lettore di qualsiasi età perché sa coinvolgere in un modo quasi magico.
Trasporta il lettore in un mondo di invenzione che per tutta la durata della lettura sembra reale, a tal punto che il lettore non vuole staccarsi da quelle pagine per paura quasi di poter perdere anche un solo attimo delle avventure dei protagonisti. Personaggi che sono descritti talmente minuziosamente che legano immediatamente con il lettore che si ritrova a patteggiare per uno o per l’altro, incitandoli e supportandoli a ogni pagina, a ogni riga, a ogni parola di tutto il romanzo.
Lo stile segue perfettamente le atmosfere diventando più calmo o più frenetico in base alle esigenze, e il linguaggio semplice permette di potersi godere la lettura senza doversi concentrare troppo su passaggi complessi ma seguendolo come se scorresse linearmente nell’anima.
Un romanzo consigliato a tutti che alla sua fine lascia un senso di vuoto come se avessimo salutato dei cari amici portandoci a voler iniziare il prima possibile il seguito della saga per poterli rincontrare e sapere come proseguono le loro avventure.
Di Amelia Drake si conosce davvero molto poco. Non ama molto le foto e difatti non ne troviamo nemmeno una. Seguendo i suoi racconti autobiografici sappiamo essere molto alta e con i capelli neri, ama i tatuaggi e ne ha fatto uno alla base del collo a forma di lacrima.
Ama i libri, a tal punto che nel suo piccolo appartamento si dice ne abbia più di diecimila.
Ha lavorato per molto tempo come cameriera in un ristorante di lusso, ed è proprio mentre serviva i tavoli che le è venuta in mente la storia di Twelve, così non ha potuto fare altro che prendere la sua penna stilografica d’ottone che si è costruita da sola e iniziare a scrivere il primo volume di questa meravigliosa saga.
Tag: Micol Borzatta
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