Trevor, uomo di oggi, racconta ai suoi figli quello che gli successe nell’ormai lontana estate del 1990, quando il padre, in crisi con la moglie, lo trascinò nella zona di Seattle, nella casa di famiglia di Riddell House, costruita dal bisavolo commerciante in legno e devastatore di foreste, per cercare di venderla e di sistemare l’anziano padre, e risolvere così i problemi economici e personali. Niente andrà come era previsto.
Una luce improvvisa, nuovo libro di Garth Stein dopo L’arte di correre sotto la pioggia racconta la scoperta della vita, delle bugie degli adulti, dei loro segreti ma anche delle cose per cui vale la pena vivere da parte di Trevor, ragazzino in un’epoca che non è lontana ma lo sembra, in cui non esistevano smart phone e tablet, in cerca di una sua strada tra il conformarsi a cui suo padre vorrebbe e lo scoprire invece nuove possibilità.
Sono tanti gli argomenti che si ritrovano in Una luce improvvisa: le colpe dei padri e dei nonni, il rapporto tra le generazioni, gli amori omosessuali proibiti delle convenzioni di decenni fa, il recupero del passato, l’obbligo delle donne di occuparsi sempre e comunque dei familiari senza tenere conto dei loro veri sentimenti e inclinazioni, il rapporto tra le generazioni, la ricerca della verità, ma anche l’ecologismo e il passato di devastazione che molti magnati misero a segno in varie zone naturali degli States, distruggendo equilibri e creando situazioni di cui ancora oggi si pagano le conseguenze.
Diventa anche non semplice definire Una luce improvvisa, visto che ci sono elementi del romanzo di formazione, della saga familiare, della storia d’amore, della ricostruzione d’epoca, del thriller, del romanzo fantastico e paranormale con echi di autori come Stephen King, Neil Gaiman ma anche la veterana Daphne du Maurier: tutto insieme concorre a costruire una storia che prende davvero per mano il lettore, ricordando l’importanza del passato per costruirsi una vita in cui cercare almeno di non commettere gli errori delle generazioni precedenti e non dimenticarle, evitando che, come Ben, che comunica con Trevor il suo passato, spariscano con le loro vicende struggenti in un passato che non è concluso.
La grande protagonista del libro è Riddell House, dimora lussuosa e voluta dal suo costruttore in spregio alla natura e alla vita degli altri, ora in rovina insieme ai discendenti di quella famiglia, ma vero e proprio organismo vivente, inquietante e avvolgente, nelle cui stanze Trevor diventa grande e acquista consapevolezza, scoprendo come non si può andare avanti senza chiudere i conti con il passato e che le gioie si sommano anche ai dolori, alcuni irrisolvibili.
Una luce improvvisa è un libro per tanti lettori e lettrici, di varie età, perché ognuno può trovarci qualcosa di sé, qualcosa di utile, qualcosa per capire, qualcosa con cui commuoversi e divertirsi, nel labirinto di Riddell House, che forse, in vari momenti della vita, bisogna attraversare per andare avanti con un bagaglio nuovo, guardando avanti senza dimenticare cosa è successo prima.
Garth Stein vive a Seattle, ed è l’autore di uno dei maggiori bestseller internazionali degli ultimi anni, L’arte di correre sotto la pioggia, pubblicato in Italia da Piemme. Una luce improvvisa, attesissimo in tutto il mondo, è schizzato subito ai primi posti delle classifiche americane e ha ricevuto una magnifica accoglienza di pubblico e critica.
Tag: Elena Romanello
19 marzo 2015 alle 15:21 |
[…] :: Una luce improvvisa, Garth Stein (Piemme, 2015) a cura di Elena Romanello | Liberi di scrivere. […]