:: Il gioco di Ripper, Isabel Allende, (Feltrinelli, 2014) a cura di Elena Romanello

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130d19b87eL’abbiamo conosciuta come autrice di alcune delle cronache romanzate più struggenti della recente storia cilena, basate sulla sua vera esperienza, ma poi Isabel Allende non ha smesso di stupirci provando vari generi, buon ultimo il thriller con Ii gioco di Ripper, dove ad un’efficace storia di investigazione all’ultimo respiro fanno da contraltare le tematiche che le sono care, il ruolo delle donne, il rapporto tra le generazioni, la coesistenza di culture diverse.
Teatro stavolta della sua storia è San Francisco, città emblematica della California e non solo, simbolo di libertà e incontro, di cui ci ha già raccontato gli albori ne La figlia della fortuna, quando era un crocevia di gente in cerca di fortuna durante la caccia all’oro: da queste nuove pagine emerge la San Francisco di oggi, immersa in un inverno che la vede insanguinarsi di omicidi efferrati, all’apparenza senza un filo conduttore ma che si dimostreranno parte di un delirio più ampio.
Anche stavolta le eroine scelte dall’autrice sono interessanti e fuori dagli schemi: Indiana è una ex ragazza madre divorziata, curatrice olistica con il forte appoggio del padre farmacista, ancora in cerca del grande amore e con un’indole da sognatrice. Sua figlia Amanda è invece una nerd intelligentissima, destinata ad un brillante futuro al MIT di Boston, che passa molto del suo tempo in partite di un gioco di ruolo on line (inventato dall’autrice ma simile a molti di quelli reali), Il gioco di Ripper, in cui si fanno indagini poliziesche e in cui la ragazza e i suoi compagni reali nascosti dietro ad uno schermo cominciano ad indagare sui delitti di San Francisco, con vittime così diverse ma con in comune alcune cose da nascondere.
Gli appassioanti di thriller, dai romanzi di Thomas Harris e Patricia Cornwell a telefilm come Criminal Minds e Bones troveranno pane per i loro denti, in una ricerca che crea false piste, vari piani di storie e personaggi, nella migliore tradizione del genere, mentre chi ama Isabel Allende trova in pieno il suo stile pieno di vita e di amore per la medesima, di attenzione al mondo e all’umanità, di ricostruzione della tanto variegata realtà di oggi, dove spesso si dimenticano le sfumature, come i reduci del Medio Oriente e gli abusi di potere delle istituzioni. Belli i personaggi di Amanda e Indiana, ma interessanti anche due delle figure maschili, l’anziano e protettivo nonno Blake e il tragico reduce dell’Afghanistan Ryan, che ha visto la guerra davvero e non in tv.
Nelle pagine del libro trovano spazio anche strizzate d’occhio al mondo dei giocatori di ruolo, agli appassionati di fantasy e thriller scandinavi: il tutto in attesa del prossimo esperimento dell’autrice, e forse non spiacerebbe un giorno o l’altro ritrovare Indiana, Amanda, nonno Blake e tutto il mondo che c’è intorno a loro.

Isabel Allende è nata a Lima, in Perù, nel 1942, ma è vissuta in Cile fino al 1973 lavorando come giornalista. Dopo il golpe di Pinochet si è stabilita in Venezuela e, successivamente, negli Stati Uniti. Con il suo primo romanzo, La casa degli spiriti del 1982 (Feltrinelli 1983), si è subito affermata come una delle voci più importanti della narrativa contemporanea in lingua spagnola. Con Feltrinelli ha pubblicato anche: D’amore e ombra (1985), Eva Luna (1988), Eva Luna racconta (1990), Il Piano infinito (1992), Paula (1995), Afrodita. Racconti, ricette e altri afrodisiaci (1998), La figlia della fortuna (1999), Ritratto in seppia (2001), La città delle Bestie (2002), Il mio paese inventato (2003), Il Regno del Drago d’oro (2003), La Foresta dei pigmei (2004), Zorro. L’inizio di una leggenda (2005), Inés dell’anima mia (2006), La somma dei giorni (2008), L’isola sotto il mare (2009), Il quaderno di Maya (2011), Le avventure di Aquila e Giaguaro (2012), Amore (2013), Il gioco di Ripper (2013). Negli Audiolibri Emons Feltrinelli: La casa degli spiriti (letto da Valentina Carnelutti, 2012) e L’isola sotto il mare (letto da Valentina Carnelutti, 2010). Inoltre Feltrinelli ha pubblicato Per Paula. Lettere dal mondo (1997), che raccoglie le lettere ricevute da Isabel Allende dopo la pubblicazione di Paula, e La vita secondo Isabel di Celia Correas Zapata (2001).

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2 Risposte to “:: Il gioco di Ripper, Isabel Allende, (Feltrinelli, 2014) a cura di Elena Romanello”

  1. Avatar di Elena Elena Says:

    Non conosco l’Allende come scrittrice nonostante sia molto famosa e osannata ma ad un thriller ben fatto non so resistere e questo mi pare proprio così!

    • Avatar di Shanmei liberdiscrivere Says:

      Ricordo di aver letto Eva Luna e La casa degli spiriti, e devo dire mi erano piaciuti molto, aveva un modi di scrivere molto particolare, può piacere o non piacere ma è interessante. Questo libro è già più “americano”. Sono curiosa anche io, anche se non ho sentito solo critiche positive. Ma di Elena mi fido per cui gli darò una possibilità.

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