Il Medio Evo, chiamato così in maniera dispregiativa dopo il Rinascimento, è durato per oltre un millennio in Europa, portando con sé importanti cambiamenti e vicende personali affascinanti, oltre che una cultura capace di elevate espressioni artistiche e culturali che sono rimaste fino ad oggi, influenzando anche l’immaginario.
La californiana Patricia Bracewell, docente di Storia e scrittrice, ha deciso di raccontare come romanzo e non come biografia la vicenda umana di Emma di Normandia, regina d’Inghilterra per quarant’anni dall’inizio dell’anno Mille, figura oggi poco nota rispetto ad altri ma in realtà emblematica di un momento fondamentale della Storia britannica, tra invasioni straniere e consolidamento di uno Stato sovrano che mise le fondamenta di come si sviluppò il popolo inglese.
Emma compare nelle pagine del libro quando va in sposa quindicenne al vecchio re Etelredo d’Inghilterra, per consolidare i legami dinastici tra due terre divise dalla Manica, e si trova catapultata in una corte dove non è benvoluta dai figliastri che vedono in lei e nei suoi possibili figli una minaccia al loro potere e dove il suo stesso sposo non ha gran rispetto per lei.
Un personaggio poco noto, quindi, che si trova a dover essere una pedina in un gioco più grande di lei, in un’Europa divisa ma dove compaiono i primi Stati sotto il dominio di re, al centro di una vicenda interessante, poco nota anche perché legata a documenti consultati solo da storici e studiosi. Patricia Bracewell dimostra quindi le sue radici di storica, raccontando una vicenda di intrighi, complotti, infelicità, realmente avvenuta, dal punto di vista di una donna, privilegiata certo rispetto alle popolane, ma sempre tenuta in una condizione subalterna, dalla quale comunque la giovane regina seppe sollevarsi, diventando nel corso della sua vita un personaggio importante, tanto da ispirare celebrazioni da parte dei contemporanei.
Interessante comunque ricordare l’apporto delle donne alla Storia, tutt’altro che di secondo piano, senza il bisogno di ricorrere a figure inventate di avventuriere e simili, interessanti e simpatiche ma forse poco realistiche: Emma è realmente esistita, e Patricia Bracewell la sa rendere in maniera efficace, non rinunciando al romanzesco ma rendendola profondamente reale, in questo mondo lontano, non facile, ostile, in preda alle invasioni di popoli come i Vichinghi, ma molto interessante.
Il libro, molto dettagliato ma scorrevole, racconta quindi solo un pezzo della vita di Emma, i primi anni di matrimonio con Etelredo, fino alla nascita del sospirato erede maschio, che sarà Edoardo il Confessore, celebre re britannico. Seguiranno altri due libri, il prossimo, con il titolo inglese di The price of blood, è annunciato per l’inizio del 2015, per continuare a raccontare la storia di questa regina, persa nelle nebbie del tempo ma ancora molto interessante oggi.
La vera Emma di Normandia regnò non solo sull’Inghilterra fino alla morte nel 1052, e fu la bisnonna di Guglielmo il Conquistatore, il re di Normandia che diventò re d’Inghilterra nel 1066 con la battaglia di Hastings, e dire che il matrimonio di Emma era stato deciso, decenni prima per evitare questo. Ma anche se sono fatti noti sarà comunque bello scoprirli con i prossimi capitoli di questa storia. Traduzione di A. Di Luzio.
Patricia Bracewell è nata in California, dove ha insegnato letteratura prima di dedicarsi alla carriera di scrittrice. Attratta dalla storia inglese, si è imbattuta nella figura, poco studiata, di una delle grandi regine d’Inghilterra, Emma di Normandia, che per quattro decenni ha governato il destino di uno dei più potenti regni d’Europa. Questo è il primo volume di una trilogia dedicata a Emma.
27 giugno 2014 alle 13:32 |
[…] :: L’ombra sulla corona, Patricia Bracewell, Sonzogno, 2014 a cura di Elena Romanello | Liberi di …. […]