:: Vintage dream, Erica Stephens, (Garzanti, 2014) a cura di Elena Romanello

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vintageTraduzione dall’inglese di Adria Tissoni.

In questi ultimi anni si sono moltiplicati nelle nostre città i negozi e i mercatini di abiti vintage, non solo per un motivo di risparmio (che non sempre c’è), ma anche per interesse e curiosità verso un passato percepito a volte come remoto ma che affascina, se non altro per l’originalità e creatività dei suoi vestiti.
Di abiti vintage e non solo parla Vintage dream di Erica Stephens, storia di due donne, una di oggi e l’altra di ieri, che si incontrano appunto grazie ai vestiti dei decenni passati e alla passione di restaurarli e metterli in vendita.
Amanda è una donna di oggi, sulla quarantina, ha un negozio di abiti vintage che le dà soddisfazioni ma anche qualche grattacapo e una relazione ballerina con un suo amore di ragazza che però è sposato con un’altra donna. Olive è una ragazza di inizio Novecento, che cerca un lavoro con cui realizzarsi fuori dal destino preordinato per le donne, e che adora la moda e il mondo dei grandi magazzini, in cui troverà la sua strada, dopo la morte prematura del padre e con il desiderio di avere la sua vita in mano.
Due storie di realizzazione femminile, con sullo sfondo la città di New York, uno dei posti mitici di sempre, da dove è nato molto dell’interesse per la moda vintage, e due storie raccontate con garbo, grazia, simpatia e originalità, per parlare di due modi diversi, tra ieri e oggi, di vivere la propria vita come donne, con tutti i problemi e le gioie del caso.
Non è un libro leggero o rosa, e nemmeno frivolo, come qualcuno potrebbe pensare: il vintage, importantissimo nella vicenda (e gli stimatori e stimatrice troveranno senz’altro ottimi spunti per le loro cacce al pezzo unico), è alla fine uno spunto per parlare di donne che cercano un loro posto al mondo, a vent’anni e cent’anni fa come Olive o oggi a quaranta come Amanda, tra aspirazioni, esigenze, problemi, senza cacce al principe azzurro e altre cose ormai anacronistiche, ma parlando di lavoro, affetti, amicizia, realizzazione, legami anche non tradizionali.
Non è un caso che Vintage dream sia piaciuto molto anche a Khaled Hosseini, autore de Il cacciatore di aquiloni, e non certo un autore frivolo e disimpegnato.
La New York di oggi, tra locali, negozi vintage e vita da single, è ben descritta e interessante, ma l’autrice dà il suo meglio quando parla della New York di Olive, questa città brulicante di vita e di tante etnie, dove tante giovani donne cercavano e trovavano una loro dimensione esistenziale: oggi molta di quella New York non esiste più, distrutta e cambiata da nuove costruzioni e ampliamenti, ma per molti è e resta mitica, soprattutto per chi l’ha vissuta e amata e qui ha trovato la sua strada e il suo universo.
Come Olive, ragazza di provincia che realizzerà i suoi sogni e che, tanti anni dopo, saprà ispirare ad Amanda la forza per continuare a credere in se stessa e in quello che fa.

Erica Stephens ha studiato a Berkeley e alla New York University. Vive a New York City con la sua famiglia.

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