La ragazza che leggeva nei cuori, Teri Brown, (Corbaccio, 2014)

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la_ragazza_che_leggeva_nei_cuoriAlla fine dello show viene annunciato che il suo libro A Magician Among the Spirits sarà in vendita nell’atrio e che Houdini firmerà gli autografi.
E’ l’occasione che stavo aspettando. Mi alzo subito così evito la ressa. […]
Poi tocca a me.
Lo guardo in faccia, trattenendo il respiro, aspettando che succeda qualcosa, che so, una vaga impressione di familiarità, un riconoscimento inconscio. Ma la sua espressione è la stessa che aveva con la persona prima di me, cortese, amabile formale.
Scommetto che cambierebbe faccia se sapesse come mi guadagno da vivere.
Gli passo il libro con la sensazione di avere in mano un oggetto letale, come se la copertina potesse inghiottirmi tutta intera.
“Vuole una dedica?”
Evito il suo sguardo. Non vorrei rischiare di essere smascherata. “ Si, grazie”.[…]
Lui firma il libro sotto i miei occhi. Cordialmente, Harry Houdini.
Cordialmente. […]
Dovrei andarmene ora ma non lo faccio. Rimango piantata lì.
Lui mi guarda con le sopracciglia alzate. “Si?”
Gli mostro il libro. “ Avrebbe dovuto intitolarlo Cosa non fare”.
Houdini piega la testa di lato. “Perché?”.
Perché nessun medium userà più questi trucchi… ma sappiamo entrambi che ne inventeranno di nuovi, no?”. Gli rivolgo un sorrisetto freddo e me ne vado.
“Aspetti”, mi chiama, ma io continuo per la mia strada perdendomi tra la folla in uscita.
Appena fuori inspiro profondamente l’aria gelida.
Mio padre, un uomo che ho visto solo al cinegiornale, nei film nei ritagli di giornale, ora è fin troppo reale per me. Ed è mio nemico.

Il mondo dell’occulto, la magia, l’illusionismo sono al centro di La ragazza che leggeva nei cuori (Born of Illusion, 2013), romanzo di esordio di Teri Brown, edito da Corbaccio e tradotto da Elisabetta De Medio. Materia interessante, ricca di spunti e di suggestioni, specie se la vicenda trova luogo nella scintillante New York degli anni XX, l’età del Jazz, delle maschiette e del proibizionismo, il periodo in cui Francis Scott Fitzgerald ambientava le sue storie, autore quest’ultimo molto amato dalla Brown, autrice che ha scritto comunque già molti libri sotto pseudonimo, anche se questo è appunto il primo libro che scrive con il suo vero nome.
Tra ciarlatani e imbonitori da fiera, leggitori di tarocchi ed escapologi,  medium e sensitivi, la realtà e la finzione sfumano e in questa affascinante terra di mezzo si muovono i personaggi di questo originale romanzo, sicuramente diverso dai classici romance che affollano gli scaffali delle librerie. Sì, si parla di amore, di sentimenti, particolarmente approfondito il rapporto tra madre e figlia, Madame Marguerite Estella Van Housen alias Meggie Moher di Eger e sua figlia Anna, sua assistente, dama di compagnia, cameriera, vera protagonista del romanzo.
Si parla di realizzazione personale, di capacità di tracciare la propria strada nel mondo, di onestà di coraggio, ma non solo. L’originalità del romanzo, che lo differenzia da molti romanzi simili è la capacità dell’autrice di ricreare un mondo in cui i poteri paranormali esistono davvero. Anna davvero percepisce le emozioni degli altri, davvero vede il futuro, poteri che la metteranno in serio pericolo, facendola diventare oggetto delle mire di gente senza scrupoli.
Ad accrescere la magia di questo romanzo, la presenza di Henri Houdini, uno dei più famosi e abili illusionisti ed escapologi di tutti i tempi, presunto padre naturale di Anna, da cui ritiene di avere ereditato la sua naturalezza nei giochi di prestigio e il suo amore per le esibizioni sul palcoscenico. Un padre assente, comunque, che forse neanche sa della sua esistenza, che Madame Van Housen utilizza per incuriosire il suo pubblico, per attrarre clienti, da grande attrice e maestra degli inganni, affascinate ed egoista, anche se nel tempo anche lei ha subito i raggiri di impresari senza scrupoli, e sfruttatori di ogni sorta.
E’ un modo duro, difficile, quello della magia, popolato da figure inquietanti e oscure, reso ancora più precario dalle leggi sempre più restrittive sui chiaroveggenti, basta un cliente insoddisfatto che va a fare la spia alle autorità per trovarci in un mare di guai. Ci lasciano tenere gli spettacoli di magia e mentalismo perché li considerano una forma di intrattenimento innocua, ma le sedute spiritiche non sono permesse. Il denaro che fruttano però vale il rischio.
La scrittura è scorrevole, piacevole, anche grazie alla buona traduzione di Elisabetta De Medio. Un’ ottima lettura per chi ami la magia e gli Anni XX, con sullo sfondo una storia d’amore condita da un pizzico di mistero.

Teri Brown vive con il marito e i figli a Portland, in Oregon. Appassionata di animali, amante di sport come il parasail e il free climbing, lettrice compulsiva innamorata di Francis Scott Fitzgerald, ha scritto numerosi libri sotto pseudonimo prima di presentarsi al pubblico internazionale con «La ragazza che leggeva nei cuori».

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