:: Recensione di Il colpevole, Lisa Ballantyne, (Giano, 2012) a cura di Viviana Filippini

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colpevole

Un cadavere di bambino – Ben Stoker- ritrovato tra gli alberi del Barnard Park. Un presunto sospettato – Sebastian Croll- poco più grande della vittima messo sotto interrogatorio dalla polizia di Islington. Un giovane avvocato – Daniel Hunter- intento a smontare ognuno dei capi  d’accusa contro Sebastian. Tutto questo è Il colpevole, il primo romanzo della scozzese Lisa Ballantyne. Un thriller psicologico acuto e avvincente che evidenzia quanto ogni essere umano possa rendersi colpevole e, allo stesso tempo,  induce ognuno di noi lettori a riflettere sulle azioni compiute nel quotidiano. La trama di questo libro d’esordio ha un ritmo incalzante che risucchia chi legge in un vortice emotivo dal quale è impossibile uscire, se non quando si è arrivati all’ultima pagina. Da una parte, nel presente, c’è Daniel Hunter in lotta con i giudici e l’accusa per dimostrare l’innocenza del giovane Sebastian sospettato dell’omicidio del suo amichetto. Sebastian è un ragazzino sveglio, bello, intelligente con occhi verdi e lineamenti talmente delicati che è impensabile identificarlo con l’assassino. La sua situazione familiare non del tutto rosea –la madre sotto psicofarmaci, un padre sempre lontano per lavoro e pure manesco con la donna- non rende facile la difesa, ma Daniel Hunter, da sempre alle prese con adolescenti problematici, farà il possibile per dimostrare la non colpevolezza di Sebastian. Dall’altra parte, ed è quella più corposa e appassionante, emerge il doloroso passato esistenziale di Daniel Hunter. Dietro la facciata di affermato e affascinante professionista, l’avvocato cela un‘adolescenza difficile e colma di infelici traumi affettivi che lo hanno segnato per sempre. Figlio di una madre con gravi problemi di tossicodipendenza, sarà affidato a più famiglie, ma mai nessuna riuscirà a tenerlo con sé, solo Minnie saprà comprendere e conquistare Daniel. Tutto sembra andare per il meglio, ma la scoperta di una verità nascosta, costringerà l’irrequieto giovane uomo a sentirsi tradito e a recidere ogni rapporto con la donna. L’oggi e lo ieri si affiancano in modo costante ne Il colpevole, portando Daniel a confrontare la propria desolante adolescenza segnata dall’abbandono e dalla violenza con quella dell’undicenne Sebastian. Hunter vuole salvare Sebastian, perché anche lui è stato salvato e ha potuto riscattarsi, ma per rendere possibile questo desiderio, l’avvocato dovrà riuscire a scagionare il ragazzino. Lisa Ballantyne crea con Il colpevole un noir perfetto che permette a chi legge di addentrarsi nelle pieghe- e direi anche nella piaghe- più nascoste dei cuori umani, dove i dolorosi ricordi del passato sono accantonati, ma non spariscono del tutto. Gli shock sono lì, sempre pronti a tornare in superficie, costringendo i protagonisti a fare i conti con i propri sentimenti. Più si incede nella lettura de Il colpevole, più ci si accorge che ogni personaggio creato della Ballantyne è minato da un profonda debolezza dovuta ad un evento sconvolgente accaduto nel presente o nel passato. Un fatto che ha lasciato segni incancellabili negli animi dei protagonisti, dimostrando quanto ogni essere umano – adulto o bambino, uomo o donna, giovane o vecchio – possa essere fragile e allo stesso tempo colpevole.

Lisa Ballantyne è nata ad Armadale in Scozia. Ha studiato Letteratura Inglese alla University of St. Andrews. Ha vissuto fino ha vent’anni in Cina e parla il Mandarino. Ora vive nel Regno Unito e insegna alla University of Glasgow. Il colpevole è il suo primo romanzo e ha destato molto interesse e scalpore alla Fiera del Libro di Francoforte. I diritti di pubblicazione sono stati venduti in pochi giorni in 21 Paesi.

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