Dopo molti anni e diversi tentativi (le case editrici per cui lavora si erano sempre rifiutate fino ad ora) finalmente Nicolò Ammaniti ci regala una raccolta dei suoi racconti.
Il momento è delicato comprende tutta una serie di racconti, più o meno brevi, che Ammaniti ha scritto negli anni, tra un romanzo e l’altro. Alcuni di questi racconti sono inediti, altri sono già apparsi su riviste, giornali e antologie. Sono stati scritti a partire dal 1995 e due di loro sono nati dal lavoro a quattro mani di Ammaniti e Antonio Manzini.
Sono episodi brevi, concisi, che mostrano tutta una gamma di personaggi: il ragazzino che scappa di casa per una brutta pagella, la coppia di scambisti, il senzatetto, lo studente universitario con il panico da esami, il chirurgo plastico cocainomane e la ragazza che ha paura del buio. Insomma, un’intera umanità racchiusa in una raccolta di racconti!
A prima vista potrebbero sembrare dei protagonisti normali, classici, persino banali. Ma andando avanti nella lettura si scoprono dei risvolti inaspettati, fatti imprevisti, scene grottesche e incisive, colpi di scena e finali imprevedibili. La banalità non fa parte del mondo di Ammaniti!
Racconti da leggere su un treno (come consiglia lo stesso Ammaniti), in un attimo di pausa dal lavoro, la sera prima di addormentarsi e perché no, visto che si va verso l’estate, anche in spiaggia! Si possono leggere ovunque e ci catapultano per brevi istanti in un mondo diverso, facendoci dimenticare per pochi minuti il momento delicato in cui viviamo.
Perché dopotutto, per dirla con le parole del loro autore, il romanzo è una storia d’amore, il racconto è la passione di una notte.
2 settembre 2012 alle 13:53 |
Diceva in un intervista: “basta con queste brutte notizie, se continuano a dirci quanto è brutto il modo…che ci uccidano subito…”
però quello che si prova leggendo i suoi libri è proprio angoscia e annichilimento della speranza
Quando guardo le sue interviste mi chiedo: Ma chi è questo signore veramente? Quando dirà o farà qualcosa che lasci intravedere una persona e non una macchietta volutamente infantile che fa commenti sagaci come se fosse un ragazzetto appena uscito dal liceo? Inconsapevole di regalarci tanta bruttezza così ben descritta? Forse. Tuttavia sembrerebbe di no, allora cos’ha in mente?
Priscilla.it
3 settembre 2012 alle 14:43 |
Dovremmo intervistarlo per saperlo 😉