Domani 23 febbraio è in uscita per Hobby & Work una nuova avventura del arguto e paziente Maggiore Aldo Morosini, personaggio nato dalla penna del giornalista e scrittore torinese Giorgio Ballario, un autore capace con le sue storie di farci rivivere le atmosfere coloniali dell’Africa Italiana degli anni 30; uno scrittore davvero insolito nel panorama letterario italiano dallo stile colto e salgariano, con trame gialle intricate all’Agatha Christie e una spruzzata di amaro disincanto decisamente noir. Dopo Morire è un attimo e Una donna di troppo, ecco Le rose di Axum.
Dal risvolto di copertina:
Febbraio 1936: mentre divampa la guerra contro l’Abissinia, voluta dal Duce per “ridare” all’Italia un impero e sedersi da vincitore al tavolo delle grandi potenze, nelle saline di Massaua, retrovia del conflitto, viene scoperto il cadavere di un indigeno orribilmente torturato e sfigurato.
Per Aldo Morosini, maggiore dei Reali Carabinieri, potrebbe essere solo un’indagine di ordinaria amministrazione, perché le autorità coloniali liquidano l’accaduto come una banale vendetta fra clan eritrei.
Invece l’omicidio dell’ignoto indigeno finirà per intrecciarsi con un’oscura vicenda di interessi privati, spionaggio e complotti internazionali che condurrà Morosini fino alla mitica città di Axum, capitale di uno dei regni più misteriosi dell’antichità africana.
In questo viaggio verso l’ignoto il maggiore dovrà anche scortare un gruppo di archeologi tedeschi intenzionati a recuperare la mummia di Caléb, il più grande fra i re axumiti. Tuttavia Morosini scoprirà presto che dietro la facciata della missione scientifica si celano ben altri scopi, assai più oscuri e inquietanti. E che i suoi nuovi compagni di avventura non sono esattamente ciò che appaiono.
Sfoderando tutto il suo acume investigativo, mentre si destreggia fra agguati e omicidi, serpenti e scorpioni, agenti segreti e fotoreporter in gonnella, predoni abissini e monaci copti, a poco a poco Morosini raccoglierà e ricomporrà tutti i tasselli del mosaico, scoprendo infine la terribile verità che si cela dietro le “rose di Axum”…
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