:: Recensione di Scarlett Il bacio del demone di Barbara Baraldi

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COP_Baraldi_Scarlett-2Barbara Baraldi è senz’ altro una delle giovani scrittrici italiane più versatili e interessanti. Soprannominata dal Corriere della Sera “La regina del gotico italiano” ha due doti piuttosto rare la dolcezza unita alla semplicità che la rendono unica e riconoscibile e nello stesso tempo difficilmente classificabile in un genere o in un cliché. Scrittrice sicuramente italiana, che ama ambientare le sue storie in Italia, nello stesso tempo ha un respiro internazionale che la rende apprezzata anche all’ estero altrimenti non si spiegherebbe il successo che riscuote in paesi come l’Inghilterra, la Germania e gli Stati Uniti di solito diffidenti, al contrario di noi, verso i prodotti stranieri e dopo tanti libri di importazione è bello quando succede il contrario. Con Scarlett uscito l’anno scorso per Mondadori, la Baraldi ha iniziato per la prima volta ad occuparsi di letteratura per ragazzi dando il via ad una trilogia, che unisce elementi tipici del paranormal romance ai più classici dell’urban fantasy, rivolta ad un pubblico young adult prettamente femminile e romantico. Con Scarlett. Il bacio del demone, uscito questa primavera sempre per Mondadori nella collana Shout, continuano le avventure della giovane protagonista, la sedicenne Scarlett, questa volta alle prese con i dilemmi del cuore e in lotta con un demone che uccide nel sonno le sue vittime. Ambientato in Toscana, nella dolce e romantica campagna senese, Scarlett. Il bacio del demone, è un romanzo di impronta classica dove temi universali e importanti come l’amore e l’amicizia fanno da sfondo ad una storia che mette in moto il classico scontro tra bene e male con venature horror/thriller sempre moderate considerato il giovane pubblico a cui il libro è rivolto. Il sovrannaturale è poi un tema congegnale all’autrice che già di per sè sembra una creatura fiabesca e fatata, protetta dalla Luna, amica della notte e di tutte le creature che la popolano.  E il suo modo di scrivere riflette bene questa sua anima gotica e dark, il suo stile poetico e suggestivo cadenzato da una estrema cura nella valorizzazione dei dialoghi e nell’ evoluzione degli stati d’animo dei personaggi. Un hurban fantasy caratterizzato da atmosfere cupe e tenebrose dove al giorno è preferita la notte, al sole la pioggia, forse riflesso del bagaglio da noirista dell’autrice. Scritto bene, con proprietà di linguaggio, attenzione per le sfumature, rigore stilistico, forte del caposaldo che non perché è letteratura per ragazzi sia concessa l’approssimazione e la trascuratezza. Anzi con delicatezza l’autrice padroneggia la materia con estrema attenzione per la sensibilità dei suoi lettori. Si sente che non è un lavoro improvvisato, ma c’è uno studio pregresso, una conoscenza della letteratura young adult. Forse manca di eccessiva originalità, ma gli archetipi del genere sono fissi, l’eroina è sempre destinata nel suo processo di crescita a incontrare l’amore e a lottare contro il male che sia incarnato in un demone o no. Una lettura piacevole  e divertente, l’idea giusta per un regalo adatto per preadolescenti e adolescenti.

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