SCRIVERE CRIME STORY a cura di Sue Grafton con J Burke e Barry Zeman in collaborazione con gli autori della Mystery Writers Association of America- traduzione Delia Mazzocchi- 310pp- Delos Books euro 18
di Stefano Di Marino
Si può insegnare a scrivere thriller? Visto che partecipo a seminari, insegno in corsi di scrittura, scrivo articoli e ho persino firmato un manuale credo che la ‘mia’ risposta più logica dovrebbe essere sì. La verità è che la creatività è un dono che può essere coltivato ma deve essere innato e purtroppo molti pensano di averlo o di poterlo carpire ad altri. Quindi vi dirò che si può trasmettere qualcosa della nostra esperienza ed essere utili a coloro che sono predisposti ad apprendere ma anche ad elaborare. E credo sia proprio lo spirito che ha spinto gli autori della Mystery Writers Association americana a partecipare a questo bel volume curato da Sue Grafton. Ognuno di loro ha scritto un articolo (una ‘lezione’ se vogliamo) su un aspetto della scrittura coprendo praticamente tutto l’argomento. Sono d’accordo con tutti i loro pareri? Non sempre ma è logico, gli autori stessi seguono vie personali e a qualcuno potranno saltare agli occhi divergenze. Ma questo è il nostro lavoro. Raccontare una buona storia richiede la conoscenza di alcune regole che, negli anni, magari sono cambiate. A seconda del genere di ‘crime story’ cui vogliamo dedicarci ci sono norme che in una altro filone non sarebbero valide. Lo scopo di questo manuale non credo sia tanto ‘insegnare’ un’elusiva tecnica per sfornare best seller quanto far partecipe chi legge8profano o professionista come me) di una esperienza. E ritrovo con piacere autori che amo, altri che non conoscevo e persino amici che ci anno lasciato come Sturart Kaminski. Ognuno di loro ha qualcosa da dire. Ascoltatelo e poi decidete da soli sei suoi suggerimenti fanno per voi. Anche questo fa parte del processo creativo. Il libro si legge comunque con grandissimo piacere ed è anche una guida alla lettura, all’affinamento di quel gusto che purtroppo manca a moltissimi lettori che si accontentano di acquistare scegliendo dalla pila più alta o attirati dalla fascetta che (sempre!) ci informa che si tratta di ‘un autore da milioni di copie’. Invece il denominatore comune di tutti i pezzi dei colleghi qui raccolti mi sembra un altro, più vero. Se volete scrivere un bel libro fatelo credendoci… e dateci dentro.
Lascia un commento