Esce domani 22 settembre per Perdisa Editore l’ultimo romanzo di Roberto Saporito, Il rumore della terra che gira, già noto ai lettori di Liberidiscrivere per la sua ottima prova Carenze di futuro qui recensito. Se nell’opera precedente si era cimentato con il noir, con Il rumore della terra che gira imbastisce una storia di affetti o per lo meno di assenza di affetti all’interno della famiglia, struttura sociale ormai in balia del caos in quest’epoca segnata da attentati terroristici e diffusione mediatica dell’insicurezza e della paura. La famiglia dovrebbe essere un baluardo, un rifugio in cui trovare certezze e stabilità ma così non è. Il sogno di un vecchio albese di vedere riunita almeno dopo la morte la sua famiglia si sgretola contro la realtà. Un realtà fatta di incomprensioni, risentimenti, egoismi. Le tre vite dei protagonisti, testimoniate in prima persona utilizzando la tecnica del monologo interiore, ormai corrono su binari paralleli e non sarà certo la cospicua eredità e la stabilità economica a interrompere questo flusso inarrestabile di cose. Venato di un sottile pessimismo e da un intimistico riflettere su se stessi Il rumore della terra che gira si potrebbe definire un romanzo minimalista sia per lo stile che per le tematiche. Caratterizzata infatti da uno flusso narrativo spoglio e diretto la narrazione evoca emozioni contraddittorie e stati esistenziali alterati, tematiche care all’autore. Per ottenere ciò Saporito utilizza una prosa essenziale, quasi frammentaria, cadenzata da continui flashback, scevra di artifizi e sofisticazioni e analizza il rumore di fondo di una società quella occidentale disancorata dai cardini rassicuranti del passato e proiettata in un futuro incerto e disgregante. I temi trattati dall’omosessualità, alla droga, alla solitudine dell’uomo moderno sempre in bilico su un estraniante nulla , inducono il lettore a far emergere attraverso i conflitti interiori dei protagonisti, sensazioni ed emozioni forse sopite ma presenti in tutte le coscienze. Saporito infatti da alle sue riflessioni, assolutamente originali e sottintese con pudore e quasi timidezza più che gridate, un respiro quasi universale che fa avvertire se si fa attenzione un brusio, il rumore proprio della terra che gira. Finale affatto scontato.
Il rumore della terra che gira di Roberto Saporito – Alberto Perdisa Editore – I corsari – 2010 – pagine 112 – Prezzo di copertina Euro 12,00.
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