Nicola Lombardi “I ragni zingari” Edizioni XII, collana Eclissi, 2010, pagine 145.
Dopo l'armistizio del '43, Michele, un soldato italiano che ha combattuto in Albania, torna a casa, dalla sua famiglia. La trova cambiata, oppressa da una pesante cappa di dolore. Marco, suo fratello è scomparso. Mentre la minaccia che i tedeschi -ora nemici- arrivino anche lì, si fa sempre più concreta di ora in ora, Michele, resta in paese e si mette con coraggio alla ricerca del ragazzino. Cosa sanno i suoi famigliari di questa misteriosa sparizione? Sua sorella Adele, che ormai non è più una bambina… Suo zio Berto che sostiene di aver visto i ragni zingari e di averne anche uccisi alcuni. "In tutto e per tutto simili ai ragni comuni, piccoli o grossi che siano, che si incontrano nella case di campagna, nei fienili, nelle legnaie… Una caratteristica li rendeva ‘ragni zingari’, però: non erano reali."
I ragni zingari escono dagli specchi per rientrarvi a loro piacimento… E, nella disperata ricerca di Marco, Michele s'immerge in un flusso di eventi che fondono insieme il mondo reale e quello delle storie paurose di quando era bambino.
E i ragni, sempre ai margini del campo visivo, lo accompagnano silenziosi nel suo viaggio, portandosi appresso il loro fardello di sventura.
Una storia "malignamente" ben scritta da un veterano dell'orrore letterario come Nicola Lombardi. Un altro colpo messo a segno dalle edizioni XII che con la collana "Eclissi", diretta da Luigi Acerbi, si sono rivelate una delle più interessanti realtà del panorama fantastico italiano.
Lascia un commento