:: Intervista a Francesco Boschetti

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Parlami della tua esperienza di scrittore:  come è nato il romanzo “Il posto libero” edito da Aletti Editore.

“Il posto libero” nasce un po’ dal caso. Una sera mi capitò di prendere l’autobus per tornare a casa, circostanza per me eccezionale, e guardandomi intorno cominciai a provare un forte senso di alienazione e di malessere: non tolleravo la costrizione di dover condividere il tempo e lo spazio con persone a me estranee, tutte accalcate in un piccolo ed angusto spazio. Il giorno seguente buttai giù una breve descrizione di quel viaggio, estremizzando le sensazioni provate e trasformando l’autobus in un treno metropolitano. Subito dopo provai ad inserire un evento; ed ecco che senza aver preventivato nulla, del tutto inconsapevolmente, avevo concepito Andrea, il mio tormentato protagonista.

La copertina del libro è del grafico Emanuele Iacomini, lo conosci personalmente?

Si, ci conosciamo dall’infanzia, tra noi c’è reciproca stima e profondo affetto. Ho sempre apprezzato le sue capacità stilistiche, e in modo particolare la creatività e la simbologia dei suoi lavori. Per realizzare la copertina pensai subito a lui; gli spiegai il messaggio da rendere ma evitai di fargli leggere la bozza del libro: non volevo condizionarlo; l’immagine in copertina doveva essere autonoma rispetto al romanzo.

Vedo che internet è importante nel tuo lavoro. Che tipo di blogger sei?

“Il posto libero” è il mio primo blog. L’idea è nata per dare un po’ di visibilità al romanzo, ma con il tempo ho preso a scrivere anche di altro. Il blog lo vivo come un mezzo di comunicazione, che utilizzo per condividere pensieri e opinioni. E provo piacere ad immaginare che altre persone, anche lontane e sconosciute, possano ritrovarsi in quello che scrivo.

Oltre che scrittore sei anche un neo-avvocato, parlami della tua tesi di laurea : quanto tempo ci hai impiegato, che difficoltà hai incontrato, pensi di pubblicarla su siti come http://www.tesionline.it?

La tesi di laurea è un ricordo ormai lontano (era il 2002). La preparai in meno di un anno. Ho avuto come relatore un ottimo professore, che non mi ha creato difficoltà. Non ho mai pensato di pubblicare la mia tesi, e sinceramente l’idea non mi entusiasma: preferisco custodirla nel cassetto dei ricordi.

Scrittura e arti visive che ruolo hanno nella tua vita di artista?

Il mio debole è sicuramente il cinema. Nel 2004 ho collaborato alla realizzazione di un film come assistente alla regia ed ho scritto e diretto “Il silenzio”, un quasi-lungometraggio (44 minuti). Alla scrittura creativa mi sono quindi avvicinato con la sceneggiatura. E’ per questo che il mio stile di scrittura ha una forte impostazione cinematografica.

Cosa pensi del rapporto mass media e letteratura.

Ritengo che i mass media prediligano le priorità dell’utente-medio, tra le cui passioni, di sicuro, non primeggia la letteratura. Molto spazio, nel nostro paese, è dedicato ai reality, al calcio, ai pettegolezzi, ecc., e le trasmissioni televisive di carattere culturale vanno in onda sempre la notte, molto tardi.

Saresti favorevole ad una rete televisiva monotematica che si occupasse solo di letteratura fatta da scrittori e indirizzata a scrittori?

Io di sicuro sarei interessato. L’importante è che si dia spazio anche agli scrittori emergenti…

Quali sono i tuoi maestri letterari?

Guy de Maupassant anzitutto, poi Dostoevskij, Kafka ed E. A. Poe.

Che libro stai leggendo al momento?

Al momento nessuno, ma ne ho parecchi in attesa…

Cosa preferisci di più scrivere in un libro, i dialoghi, la caratterizzazione dei personaggi, la descrizione dei luoghi?

Più di ogni cosa mi piace scavare nell’interiorità dei personaggi. Le storie che scrivo ruotano sempre intorno ad un protagonista complesso, la cui costituzione è basata su un contrasto di valori positivi-negativi. A mio modo di vedere, solo la contraddizione e il dualismo sono in grado di accendere la curiosità umana: le persone coerenti, razionali, io le trovo piatte, noiose, maledettamente prevedibili. Il mio protagonista è sempre un tipo disturbato e complesso. E’ un sensibile ed un immorale allo stesso tempo. Nelle sue azioni, a volte, si legge il cinismo, la vigliaccheria, mentre in altre si colgono generosità e coraggio. Posso dire che la contrapposizione è uno dei pilastri su cui si fonda il mio stile di scrittura.

Un’ aforisma, la frase di una canzone, un proverbio che ti è caro.

Volere è potere.

Che consigli daresti ad un giovane autore non ancora pubblicato?

Gli consiglierei di scegliere con attenzione l’editore a cui proporre il proprio lavoro, perché in giro ci sono tante persone che mangiano con le speranze dei giovani esordienti. E soprattutto gli direi di non lasciarsi ingannare da alcuni editori specializzati nella pubblicazione degli inediti, che attraverso lodi e complimenti roboanti illudono gli autori inesperti, per poi spillargli un mucchio di soldi.

Riguardo alle case editrici che pubblicano a pagamento cosa ne pensi, considerato che anche Moravia pubblicò a pagamento ai suoi esordi?

Penso che un contributo moderato può anche andare, se a fronte di ciò vi è un minimo impegno dell’editore a fare qualcosa di buono per il libro e per il suo autore.

A gennaio presso la libreria Gremese di Roma c’è stata la presentazione del tuo libro con un’ introduzione del giornalista Riccardo Loria che bilancio hai tratto da questa esperienza?

E’ stato un evento importante per me, la mia prima presentazione. Ero emozionato: presentando il libro, in fondo, ho dovuto parlare di me, e non era facile. Ma tutto è andato alla grande, ci sono state anche delle parentesi di ironia che hanno contribuito a rendere il clima piacevole ed informale.

Il rapporto tra autori e lettori è per te importante magari creando rapporti più stretti di stima ed amicizia, cosa pensi di fare in tal senso?

L’autore, come ogni artista, ha il duro compito di “catturare” i suoi “fans”. Questi ultimi, dal canto loro, seguono i loro autori preferiti qualsiasi cosa si mettano a scrivere. I due mondi nascono separati e così debbono restare. Se fosse altrimenti l’autore perderebbe l’indipendenza e l’originalità, e i lettori ne uscirebbero altrettanto danneggiati.

Come ti documenti per i tuoi libri?

Utilizzo molto l’esperienza personale. Cerco di scrivere ciò che conosco meglio, e dove la mia conoscenza non arriva, allora “sfrutto” l’esperienza di altre persone, oppure mi documento con ogni mezzo, Internet compreso.

Scriveresti sceneggiature per il cinema o la televisione?

Mi piacerebbe molto. Il lavoro tuttavia diventerebbe più impegnativo, e non so se a quel punto riuscirei a conciliare la passione per la scrittura con la mia professione.

Hai un agente letterario?

No.

Stai lavorando a qualche nuovo libro?

No, per preparare l’esame di stato ho dovuto “congelare” la mia ispirazione. Ma adesso che ho ritrovato un po’ di tempo libero, le porte della mia immaginazione si sono di nuovo aperte. In ogni caso scriverò altre storie soltanto quando avvertirò il bisogno di comunicare qualcosa.

Una domanda tecnica: scrivi molte stesure e correzioni o hai uno stile più spontaneo?

Il principio dei miei scritti sono affidati all’istinto. Quando prende corpo la storia, però, mi fermo e dedico tutto alla struttura, cercando di ottenere un lavoro “razionale”, coerente, senza buchi. Correggo molto, ma le correzioni riguardano sempre la forma, mai la sostanza, che ad un certo punto, nel mio lavoro, diviene immutabile.

Hai relazioni d’amicizia con altri scrittori? Qualcuno da cui hai imparato molto e vorresti ringraziare?

Il blog e i siti letterari danno l’opportunità di mettersi in contatto con altri scrittori.. così ho conosciuto Laura Tufilli, che saluto affettuosamente.

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2 Risposte to “:: Intervista a Francesco Boschetti”

  1. Avatar di Sconosciuto bookswebtv Says:

    mica male il booktrailer!

  2. Avatar di Sconosciuto utente anonimo Says:

    Sto vivendo anche io un’esperienza lavorativa con la Aletti Editore, per il momento mi trovo ad avere un successo parziale, dovuto solo al mio modo di comunicare, dato che il libro sarà in uscita a metà maggio, non sono ne conosciuta ne pubblicizzata! spero di averti mio ospite o sul mio blog o sul mio facebook…loto.blu il mio nick.

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