
Un sisma di magnitudo 6.0 ha scosso nella notte le regioni orientali di Kunar e Nangarhar, causando almeno 800 morti e migliaia di feriti, secondo un bilancio ancora provvisorio. La macchina dei soccorsi è in forte difficoltà, ostacolata dalla mancanza di risorse e dai problemi di accesso nelle zone montane al confine con il Pakistan.
Il terremoto ha avuto epicentro a circa 27 chilometri da Jalalabad e ha causato il crollo di centinaia di abitazioni. Il portavoce del Ministero della Salute afgano ha rivolto un appello urgente alla comunità internazionale, denunciando la mancanza di mezzi per gestire l’emergenza.
La situazione umanitaria in Afghanistan è definita “gravissima” dalle agenzie internazionali. Il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha dichiarato che gli operatori dell’ONU già presenti nel Paese sono al lavoro per fornire i primi soccorsi.
Anche l’alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, Filippo Grandi, ha esortato la comunità internazionale a non abbandonare l’Afghanistan, sottolineando la necessità di un intervento immediato per salvare vite umane.
(dal sito della Caritas Italiana).
(Appena avrò canali attendibili di soccorso dove mandare gli aiuti aggiornerò l’articolo.)
Intanto questi sono canali sicuri per la cusale, Sisma Afghanistan.
Caritas Italiana per l’emergenza, utilizzando il conto corrente postale n. 347013
Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT 24 C 05018 03200 00001 3331 111
Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – Iban: IT 66 W 03069 09606 100000012474
Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT 91 P 07601 03200 000000347013
UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063 119
In alternativa si può scegliere di aiutare durante questa emergenza anche con bonifico bancario, intestato a Associazione della Croce Rossa Italiana – ODV, IBAN: IT12T0623003204000030737371
La tempestività dei soccorsi è fondamentale.
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